In ricordo di Antonio Paolucci – Il Soprintendente Ministro

da | 5 Feb 2024 | Arte e Cultura, Persone e Carriere

Il 5 febbraio, all’età di 84 anni, ci ha lasciato Antonio Paolucci, fiorentino d’adozione era nato a Rimini, la sua lunga carriera lo ha visto Soprintendente per i beni storico-artistici di Firenze poi Soprintendenza speciale per il Polo museale Fiorentino, da cui dipendeva la Galleria degli Uffizi poi, con il Governo presieduto da Lamberto Dini, ministro per i beni culturali e ambientali dal 17 gennaio 1995 fino al 16 maggio 1996. Nel 1997 Commissario straordinario per gli interventi di restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi. Nel 2007 nominato direttore dei Musei Vaticani.

Insomma una vita dedicata alla cultura. Lo conoscevo dal 1975 e quando mi chiamò, durante il suo incarico ministeriale, alla funzione di Vice Capo di Gabinetto Vicario del suo Gabinetto, ne condivisi impegni, problemi operativi ma la cosa che più caratterizzò il suo mandato si concretizzo con un contatto continuo con il territorio, che spesso ho avuto il piacere di accompagnarlo, con diretti contatti con le sue strutture e con coloro che rivestivano responsabilità nelle strutture ministeriali.
Al termine della sua esperienza ministeriale, raccolse le sue esperienze in un libro dove il titolo ci aiuta a comprendere lo spirito di servizio con cui assunse l’incarico ministeriale: “Museo Italia – Diario di un soprintendente-ministro”.

Nella introduzione Paolucci scrive: “Questo libro raccoglie una selezione di articoli scritti durante un anno e mezzo circa..…e trattano argomenti che attengono la politica del Beni Culturali. Le attività delle Soprintendenze, le mostre, i restauri. Spesso si limitano a descrivere pezzi dell’Italia storica, città, musei, monumenti.”

L’esperienza di direttore dei Musei Vaticani ha poi suggellato la Sua esperienza e il suo impegni a favore dei Beni Culturali.
Con lui scompare un Signore ed un grande Storico dell’Arte, ci mancherà, l’auspicio è che sia il Collegio Romano (Sede del Ministero della Cultura) che la Galleria degli Uffizi lo ricordi dedicandogli un luogo, uno spazio che lo ricordi alle generazioni future.

 

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