Il Ministro della Cultura Giuli: “Esempio virtuoso nell’ottica della cooperazione culturale internazionale”
Accordo di gemellaggio firmato tra il Parco archeologico del Colosseo e l’Autorità di Petra. Ancora un passo in avanti per la cooperazione culturale e turistica. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Esempio virtuoso da perseguire e mantenere nell’ottica della cooperazione culturale internazionale”.
Via a un accordo a favore della cooperazione internazionale
Il Parco archeologico del Colosseo e l’Autorità di Petra hanno firmato un accordo di gemellaggio per rafforzare la cooperazione culturale e turistica. L’accordo mira a promuovere la cooperazione tra i due siti, entrambi presenti nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità.
Gli obiettivi
Lo scopo è favorire la condivisione degli obiettivi culturali reciproci, la promozione congiunta tra le due entità e il turismo. L’accordo è stato firmato dal dottor Fares Braizat – Commissario Capo dell’Autorità di Petra – e dalla dottoressa Alfonsina Russo, Direttore Generale del Parco archeologico del Colosseo.
Tra eventi culturali e visite reciproche
Nello specifico, l’accordo prevede la cooperazione in diversi ambiti, tra cui l’organizzazione di workshop per la conservazione dei siti archeologici, la realizzazione di eventi culturali congiunti e lo scambio di informazioni sulle attività comuni tra le due istituzioni. Include anche la creazione di programmi di visite reciproche per promuovere entrambi i siti, insieme alla presentazione di materiali promozionali e video introduttivi da esporre in ciascun sito.
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli: “Esempio virtuoso nell’ottica della cooperazione”
Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha sottolineato l’importanza di ampliare le relazioni internazionali con i paesi del Mediterraneo, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei: “La firma del memorandum d’intesa con Petra rappresenta un valore ulteriore per i due siti Patrimonio Unesco e inseriti nel numero delle nuove 7 meraviglie del mondo. La possibilità di raggiungere la promozione dei reciproci valori culturali, sviluppando strategie di condivisione e valorizzazione costituisce un esempio virtuoso da perseguire e mantenere nell’ottica della cooperazione culturale internazionale”.
Favorire il dialogo tra popoli
La dottoressa Alfonsina Russo ha affermato che l’accordo è in linea con l’impegno del Colosseo a collaborare con istituzioni internazionali per valorizzare il ruolo della cultura nel favorire il dialogo tra popoli. Ancora il Direttore Russo ha evidenziato l’importanza di rafforzare la cooperazione con Petra, una delle città antiche e dei siti archeologici più famosi al mondo.
Materiali di Petra nel Colosseo
Il dottor Fares Braizat ha concluso spiegando che l’accordo rientra negli sforzi continui dell’Autorità per sviluppare Petra dal punto di vista economico, culturale e turistico. Ha sottolineato come questo gemellaggio apra nuovi orizzonti per lo scambio culturale e il marketing turistico, permettendo la diffusione di materiali promozionali di Petra all’interno del Colosseo, che ogni anno accoglie circa 14 milioni di visitatori.
Una partnership globale
Entrambe le parti hanno sottolineato che questo accordo non rappresenta semplicemente un patto di collaborazione, ma simboleggia una partnership globale che contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale e storico sia di Petra sia del Colosseo, consolidando ulteriormente il loro status di destinazioni turistiche di fama mondiale, capaci di attrarre visitatori da ogni parte del mondo.
Petra, Patrimonio dell’Umanità
Petra è fra le principali attrazioni turistiche della Giordania ed è dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. L’antica città nabatea di Petra si trova nel Wadi Araba, che si estende tra il Mar Morto e il Golfo di Aqaba. Il nome deriva dal termine roccia o pietra in greco antico. Petra è collocata tra gole e montagne. Questa antica città è oggi un importantissimo sito archeologico, meta del turismo mondiale.
Opere scavate nella pietra
Petra affascina soprattutto per alcune architetture scavate direttamente nella pietra arenaria, caratterizzata da un particolare colore rosa. Si tratta di opere spesso adibite a tombe e alte fino a 30 metri, che sorgono dove un tempo era costruita la città di Petra.
La riscoperta del sito in pillole
La riscoperta di questo luogo risale all’inizio dell’Ottocento quando, grazie all’iniziativa dell’esploratore e studioso svizzero Johann Ludwig Burckhardt, le rovine tornarono a risplendere. Gli scavi archeologici sono stati portati avanti nel corso del XX secolo e hanno permesso di indagare in modo sempre più approfondito questa realtà urbana e la civiltà dei Nabatei, il popolo che la abitava.
Il Parco archeologico del Colosseo
Il Parco archeologico del Colosseo è stato istituito nel 2017, con la finalità di assegnare a un istituto dotato di autonomia speciale il compito di provvedere alla tutela e alla valorizzazione dell’area archeologica centrale di Roma. Il territorio di competenza del Parco racchiude sia aree e monumenti di diretta competenza statale (Colosseo, Domus Aurea, Foro Romano, Palatino, Meta Sudans, Arco di Costantino ma anche Auditoria di Adriano e Colonna Traiana), sia in consegna a Roma Capitale (Circo Massimo, Fori Imperiali), nonché il ricchissimo patrimonio ecclesiastico costituito dalle chiese che si affacciano su via dei Fori imperiali e lungo il Palatino e le sue pendici (quali per esempio la basilica dei Santi Cosma e Damiano, San Bonaventura e Sant’Anastasia al Palatino), di proprietà di diversi Enti (Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, Vicariato di Roma e altri).