DTC Lazio, il convegno per le tecnologie applicate ai beni culturali

da | 17 Mar 2025 | Arte e Cultura, Promozione e valorizzazione

A Roma, il 21 marzo, presso Palazzo Merulana, avrà luogo il convegno “Il Centro di Eccellenza DTC Lazio tra innovazione di metodo e tecnologie applicate ai beni culturali”.

Il Distretto Culturale Tecnologico del Lazio valorizza il passato con tecnologie del futuro e lo fa con 50 progetti di cultura immersiva: a Roma, il 21 marzo presso Palazzo Merulana, avrà luogo il convegno “Il Centro di Eccellenza DTC Lazio tra innovazione di metodo e tecnologie applicate ai beni culturali” tra AI, realtà aumentata e scenografie digitali. Nel 2020, grazie a un finanziamento di oltre 5,4 milioni di euro stanziato dalla Regione Lazio attraverso Lazio Innova, sono stati sostenuti 35 progetti di Ricerca e Sviluppo Industriale e Sperimentale. Nel 2023, invece, sono stati finanziati 15 progetti di ricerca e formazione per un totale di 391.000 euro.

I progetti previsti

Tra i progetti previsti, vi cono il utilizzare la robotica marina per esplorare il sito archeologico della Marmotta nel Lago di Bracciano; preservare la memoria storica coniugando rigore scientifico e tecnologie con le pietre di inciampo digitali; ascoltare i suoni inudibili all’orecchio umano delle quattro basiliche papali di Roma; giocare in un virtual game per difendere le bellezze del quartiere di San Lorenzo nella capitale o passeggiare con il fantasma di Caligola tra le gallerie sotterranee del Criptoportico Centrale. Questi interventi hanno contribuito a consolidare il ruolo del Centro di Eccellenza DTC Lazio come una delle più grandi piattaforme italiane dedicate all’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali di collaborazione nel settore Beni Culturali a favore della tutela, della valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale italiano. Sono tutte iniziative orientate al turista culturale, basate sull’utilizzo di tecniche di spettacolarizzazione, scenografie digitali che intersecano ricostruzioni virtuali, intelligenza artificiale, realtà aumentata, digitalizzazione 3D e di fatto sono l’occasione per riflettere su come queste tecnologie possano trasformare l’esperienza del patrimonio non solo in un concreto atto di custodia per le prossime generazioni, ma in un comportamento collettivo responsabile che, oltre a creare nuove figure professionali, promuove nuovi modi di uso che permettono di vivere e condividere la cultura.

Il networking dell’iniziativa

Con otto soci fondatori, tra cui cinque università pubbliche e  tre enti di ricerca, 20 soci privati e oltre 200 laboratori, il DTC Lazio è un Centro  di Eccellenza e un modello di collaborazione che promuove best practice,  networking e innovazione continua per un nuovo utilizzo partecipativo – fisico e  sensoriale – della cultura. Il Lazio, con 102 musei e siti archeologici statali e 65  musei civici, ha registrato una crescita imprenditoriale significativa. Dal 2018 al  2023, il numero di imprese nel settore delle tecnologie per i beni culturali è  aumentato costantemente, passando da 1.350 imprese nel 2018 a 1.577 nel  2022. Il settore ha poi continuato a espandersi con un incremento  del 13,4% nel 2023, proseguendo nel 2024, a conferma della crescente centralità  e rilevanza del settore dei beni culturali nell’economia regionale. Un settore in progressiva crescita – dove è sempre più strategica l’individuazione  di modalità innovative di fruizione per i visitatori, ma anche di supporto e  conservazione dei beni per fornire strumenti di longevità ad un patrimonio  fragile, esposto alle intemperie e al climate change. Ecco allora che diventano  fondamentali l’apporto di telerilevamenti, la sensoristica avanzata, l’analisi dei Big  data, le nanotecnologie, il GIS, per i progetti che monitorano lo stato di degrado  della Necropoli della Madonna dell’Olivo a Tuscania, o l’umidità della Chiesa di  San Rocco all’Augusteo sulle sponde del Tevere; che consentono di identificare  e mappare le minacce che gravano sui siti archeologici, come l’erosione, i  movimenti del terreno e i cambiamenti dell’uso del suolo, o che studiano come  trattare, salvaguardare, conservare i documenti storici, dalle pergamene ai più  recenti e effimeri dati audiovisivi. 50 progetti che sono l’esempio di cosa può  diventare la cultura del futuro, analizzabile e fruibile in modi nuovi e coinvolgenti.

Queste le parole di Simone Bozzato, Presidente CdE – DTC Lazio: “Il Convegno nazionale del Centro di Eccellenza DTC Lazio quest’anno vuole celebrare il lavoro svolto nel suo breve percorso di vita in una chiave prospettica. Una restituzione incentrata su un percorso dedicato a nuove tecnologie, patrimoni culturali e qualità paesaggistiche della regione, con l’obiettivo di rilanciarla attraverso l’innovazione e l’adozione di procedimenti avanzati al servizio dei territori. In questa prospettiva, i risultati ottenuti sono a disposizione per alimentare nuove programmazioni. Inoltre, il valore delle metodologie con cui queste azioni sono state concepite potrebbe rappresentare lo strumento di rilancio di Cultura e Tecnologie a servizio delle Comunità residenti e temporanee. Un dato significativo conferma il ruolo centrale di questo settore per il Lazio: il numero di imprese e startup che operano intorno ai beni culturali è triplicato e ha superato quello della Lombardia, dimostrando come l’innovazione applicata al patrimonio culturale rappresenti una leva strategica di sviluppo economico e sociale della regione.”

Clicca sul Banner per leggere Territori della Cultura n° 59