L’appuntamento con “Le giornate FAI di Primavera”, il più importante evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro paese, che prevede l’apertura di 750 luoghi in 400 città, è fissato per sabato 22 e domenica 23 marzo. Un evento che si ripete con puntualità da 33 anni, ma che quest’anno assume un significato tutto speciale ricorrendo il cinquantenario della nascita del F A I, ovvero il Fondo per l’Ambiente Italiano che viene costituito da Giulia Maria Mozzoni Crespi, allora al vertice del consiglio di amministrazione del Corriere della Sera, da Renato Bazzoni architetto, ecologista, fotografo e ambientalista ante litteram, Franco Russoli, critico, docente di architettura e storico dell’arte e Alberto Predieri giovane alpino che riuscì a salvarsi dalla ritirata di Russia.
Si dice che sia stata Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, a spingere l’amica Giulia Maria Crespi a impegnarsi per creare anche in Italia un’associazione sul modello del National Trust britannico. E così nonostante qualche perplessità iniziale il 28 aprile 1975 la Crespi firmò l’atto costitutivo e lo statuto del FAI, una dichiarazione d’intenti di persone decise a fare qualcosa di concreto.
E arrivarono le prime donazioni, i primi interventi che hanno fatto storia. Prima fra tutte Cala Junco donata da Pietro di Blasi, poi Panarea nelle Eolie, a seguire il Monastero di Torba comprato e donato dalla stessa Presidente Crespi, l’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, il Castello di Avio, il Monastero di Torba, il Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi ad Agrigento che viene concesso per 25 anni a titolo gratuito dalla Regione Sicilia . Seguono l’apertura di nuovi beni, il loro restauro, i convegni, i censimenti dei luoghi del cuore nello spirito dei fondatori. Il culmine nel 1993 la prima giornata FAI di primavera con l’apertura di 90 luoghi in 32 città. Segue un crescendo di impegno e di partecipazione con i primi apprendisti Ciceroni, un progetto educativo che ha formato oltre mezzo milione di studenti. E di successi con il censimento dei luoghi del cuore. Nel 2022 gli oltre 70 beni tutelati dalla Fondazione in tutta Italia accolgono un milione di visitatori.
Dopo 35 anni dedicati alla guida del FAI la Crespi passa il bastone del comando a Ilaria Borletti Buitoni a cui seguirà il Professor Andrea Carandini , quindi nel 2021 Marco Magnifico, già vicepresidente esecutivo e guida operativa del FAI. Che oggi mostra lo stesso smalto di un tempo come se tutto fosse naturale e scontato e non frutto di un lavoro e impegno costante di fronte alle vecchie e nuove sfide: il problema ambientale che diventa un tema globale e l’attenzione ai temi della sostenibilità, della biodiversità e della mitigazione dei cambiamenti climatici.
In occasione dei cinquanta anni della nascita del FAI l’edizione numero 33 delle Giornate FAI di Primavera che è l’evento principale organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano ETS, grazie anche all’impegno di centinaia e centinaia di volontari, di 350 delegazioni e gruppi FAI attivi nelle diverse regioni, propone 750 lu0ghi sparsi in 400 città d’Italia, grandi e piccolissime, famose e sconosciute, visitabili gratuitamente e a contributo libero, organizzati grazie ai volontar e alle delegazioni presenti in tutte le regioni. Sono palazzi storici, ville, giardini, borghi, monasteri, botteghe artigiane, monasteri, mulini, teatri, torri, scavi archeologici, complessi pubblici e privati.
Da Villa Rosebery sulla collina di Posillipo a Napoli in dotazione alla Presidenza della Repubblica, già residenza di Luigi di Borbone, fratello di re Ferdinando II, alla Certosa di San Girolamo fondata dai Certosini nel 1285 cui si è ispirato Stendhal per “La Certosa di Parma”, alla modernissima Torre Libeskind a Milano, progettata da Daniel Libeskind, alla Diga Eleonora d’Arborea a circa mezz’ora da Oristano. Inaugurata nel’97, in genere inaccessibile al pubblico, è un importante esempio d’ingegneria idraulica. Per l’occasione i visitatori entreranno in una delle gallerie della diga.
E a Roma un’occasione da non perdere. Oltre il cinquecentesco Collegio Romano che ospita nell’ala orientale il Ministero della Cultura con magnifiche sale, come la sala a crociera della Biblioteca Major, e nell’ala sud-occidentale la sede del Liceo Classico Ennio Quirino Visconti istituito nel 1870, si può visitare Palazzo Farnese, il più sontuoso edificio cinquecentesco della città che ha fama di dimora impenetrabile. Un’occasione da non perdere perché rarissima.
La gente pensa addirittura che anche il palazzo sia francese come i suoi ospiti, i membri dell’Ambasciata di Francia che ha sede nel Palazzo dal 1876. Un ‘opinione errata ma che ha qualche ragione di esistere considerando che non è facile potervi entrare. In questa occasione si spera che sia possibile ammirare i capolavori di Tiziano, Mantegna, Sebastiano del Piombo, Botticelli… Le sculture, le monete, i disegni, gli arazzi, i libri. E i due cicli di affreschi eseguiti da Agostino e Annibale Carracci per il Camerino e la Galleria.
Nel 2011 in occasione della mostra “Dalle collezioni rinascimentali ad Ambasciata di Francia” fu possibile entrare e vedere il Palazzo. Speriamo che sia accessibile anche oggi.
Info: elenco dei luoghi e partecipazione: www.giornatefai.it Da sabato 22 a domenica 23 marzo 2025