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Ticket d’accesso per Venezia, sul web il portale per l’ingresso

da | 19 Gen 2024 | Leggi e regolamenti, Turismo

Le prime reazioni alla sperimentazione: netta divisione tra favorevoli e contrari

 

Contributo d’accesso a Venezia, è attivo dallo scorso 16 gennaio il portale per ottenere il titolo attraverso QR Code che attesterà il pagamento del contributo o la condizione di esclusione o di esenzione. Il sindaco, Luigi Brugnaro: “Sperimentazione per migliorare la vivibilità della città”. La discussione sul web è già accesa, caratterizzata da una netta divisione tra favorevoli e contrari.

Alcuni dati
Al giorno di apertura del portale sono state circa duemila le persone registrate al portale come esenti, mentre sono state circa 135 le persone che hanno prenotato come visitatori e pagato il contributo. In poche ore, dunque, il nuovo portale ha fatto il pieno di visite.

Come funziona il portale
Il primo passo è collegarsi sul sito cda.ve.it e verificare se si è esenti dal contributo. Se si rientra tra le categorie di esenzione, è necessario cliccare sulla tipologia interessata e seguire le istruzioni che appaiono sulla schermata, a partire dall’indicazione della data di inizio e di fine del soggiorno e dalla registrazione dei dati personali. Se invece non si rientra tra le categorie di esenzione, bisogna procedere con la prenotazione e il pagamento del contributo necessario per i giorni previsti dall’Amministrazione. È dunque necessario selezionare il numero dei visitatori, inserire il nome e cognome dei visitatori con più di 14 anni d’età, la mail, il numero di telefono e ottenere il codice di accesso dietro pagamento del contributo da esibire in caso di controllo.

Il calendario
Il contributo di accesso è pari a 5 euro  giornalieri per ogni persona che non rientri nelle condizioni che danno il diritto di essere esenti dal pagamento. I giorni previsti che richiedono il contributo sono dal 25 al 30 aprile 2024; dal primo al 5 maggio ma anche il sabato e la domenica dei restanti giorni di maggio 2024 (11, 12, 18, 19, 25, 26 maggio), di giugno con esclusione di sabato 1 e domenica 2 giugno (quindi 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29, 30 giugno 2024) e di luglio (6, 7, 13 e 14 luglio 2024). Il contributo non  è però previsto dalle ore 16:00 alle ore 8:30. I residenti e i nati a Venezia, esclusi dal pagamento, non devono però acquisire alcun voucher di esenzione, poiché basterà esibire un documento che attesti la condizione. In modo simile, i minori di 14 anni, anche essi esclusi dal pagamento, possono dimostrare la loro età con l’esibizione di un documento.

Le zone di applicazione del contributo
Il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia.

Chi non dovrà pagare il contributo di accesso
Non dovranno pagare il contributo di accesso i residenti nel Comune di Venezia i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche se pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in Città antica o nelle Isole minori, gli studenti in viaggio d’istruzione, le persone e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia. Inoltre, sono esentati coloro che soggiornano in strutture ricettive all’interno del territorio comunale, i residenti nella Regione Veneto, i giovani fino ai 14 anni di età, chi partecipa a competizioni sportive, Forze dell’Ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo di accesso, persone con disabilità, che devono effettuare visite mediche in strutture sanitarie di Venezia o che assistono degenti nelle strutture sanitarie del Comune. Per informazioni più specifiche si rimanda al regolamento comunale e alla sezione FAQ della piattaforma.

Le sanzioni
La sanzione amministrativa in caso di irregolarità varia dai 50 euro a 300 euro, oltre a 10 euro come contributo di accesso. Inoltre, c’è la possibilità di denuncia ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali in materia a chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi faccia uso di atti falsi.

La storia in pillole
Il provvedimento nasce con la legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, che prevede la possibilità per il Comune di Venezia di applicare il contributo d’accesso. Il primo Regolamento è stato approvato dal Consiglio comunale nel 2019, ma solo recentemente, il 12 settembre 2023, è stato approvato dal Consiglio comunale il nuovo regolamento, con l’obiettivo di frenare il turismo ‘mordi e fuggi’ presente a Venezia. Nel corso degli anni, non sono mancati confronti e rinvii, con le forze di minoranza più che mai agguerrite, che hanno più volte ribadito la necessità di focalizzarsi su altre questioni rilevanti per Venezia. Ora però la sperimentazione è attiva. Bisognerà attendere nel concreto i giorni di inizio per capire concretamente quali sono gli effetti.

Brugnaro: “Sperimentazione per migliorare la vivibilità della città”
Commenta il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro: “ Non è una rivoluzione, ma il primo passo di un percorso che regolamenta l’accesso dei visitatori giornalieri. Una sperimentazione che ha l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città, di chi ci abita e di chi ci lavora. La porteremo avanti con grande umiltà e con la consapevolezza che ci potranno essere dei problemi. I margini di errore sono ampi, ma siamo pronti, con umiltà e coraggio, ad apportare tutte le modifiche che serviranno per migliorare la procedura. Venezia è la prima città al mondo ad attuare questo percorso, che potrà essere d’esempio per altre città fragili e delicate che vanno salvaguardate”.

La discussione sul web: i contrari
La discussione sul web è più che mai accesa. Alcuni riferiscono di aver provato a registrarsi e puntano l’attenzione sulle persone anziane o con poca praticità nell’utilizzo di Internet. Altri fanno riferimento all’articolo 16 della Costituzione, che prevede la libera circolazione in qualsiasi parte del territorio nazionale, eccetto le limitazioni per ragioni sanitarie o di sicurezza. Sottolinea qualcuno: “Pagare un ingresso ed essere schedati non implica limitare gli accessi e non ha nulla a che vedere con la sicurezza”. Altri evidenziano che “non c’è limite agli accessi”. E ancora altri commentano: “Per quante persone possano entrare a Venezia, mettere un’App e un ticket è contrario alla libertà di circolazione. Il ticket non risolverà i problemi”.

I favorevoli
Nei vari commenti ci sono anche le persone favorevoli: “Giustissimo! Al cinema non entri se la sala è piena; quindi serve regolamentare gli ingressi! Ben venga la prenotazione”. Altri commentano: “Io credo che Venezia sia una città assolutamente unica nel suo genere e vada salvaguardata. Non so se questa sia una soluzione, comunque è necessario trovare una soluzione affinché possa essere mantenuta integra il più possibile”. Qualcuno azzarda qualche proposta: “Proporrei il semaforo 365 giorni l’anno. Ogni giorno un tot di presenze; si raggiunge il tetto previsto? Semaforo rosso e si cambia giorno”.

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