Il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì scorso il Disegno di Legge recante “Disciplina della professione di guida turistica” finalizzato a creare un ordinamento professionale univoco delle guide turistiche, regolamentandone i principi fondamentali e definendo uno standard omogeneo dei livelli della prestazione per tutto il territorio nazionale, parimenti rafforzando il contrasto all’abusivismo. La legge europea, la 97/2013, ha decretato la validità nazionale della professione, tuttavia in Italia le regole che disciplinano l’attività, sono rimaste ancora frammentate.
Ci sono voluti dieci anni per varare una legge che regola a livello nazionale, costruita ascoltando tutte le categorie professionali del settore, la professione di guida turistica, . Si dovrebbe così voltare pagina sulla frammentazione delle regole, prevalentemente regionali, che fino ad ora hanno disciplinato in modo non omogeneo e a volte contraddittorio la professione. Oggi sono circa 27.000 i professionisti interessati dalla nuova legge.
“Con le misure di oggi diamo vita a una vera e propria rivoluzione nel turismo, che finalmente potrà avere, per la prima volta nella storia della Nazione, un piano frutto di una visione industriale che verrà attuato in stretto rapporto con le Regioni. Una rivoluzione che passa anche per la riforma delle guide turistiche approvata oggi nel Consiglio dei ministri che, attesa da oltre dieci anni, è frutto di una concertazione proficua ed efficace con le parti interessate” commenta così il Ministro del turismo Daniela Santanchè il pacchetto di misure sul turismo approvato oggi in Cdm.” dichiara con un comunicato la ministra del turismo Daniela Santanchè.
Il disegno di legge approvato, in sintesi, prevede:
• l’istituzione di un elenco nazionale delle guide turistiche, l’iscrizione al quale è condizione necessaria per svolgere l’attività di guida turistica (fatti salvi coloro i quali esercitano la professione su base temporanea e occasionale o coloro che svolgono visite straordinarie e gratuite presso siti non qualificabili come istituti e luoghi della cultura aperti al pubblico);
• il superamento di un esame di abilitazione nazionale come requisito per l’esercizio della professione di guida turistica, indetto dal Ministero del turismo con cadenza almeno annuale, consistente in una prova scritta, una orale e una tecnico-pratica;
• l’attribuzione di uno specifico codice Ateco, da parte dell’Istat, per definire una specifica classificazione delle attività inerenti alla professione di guida turistica;
• la possibilità, per le guide turistiche, di conseguire ulteriori specializzazioni tematiche e territoriali e l’obbligo di aggiornamento professionale;
• le sanzioni da applicare in caso di esercizio abusivo della professione e di avvalimento di soggetti non iscritti nell’elenco nazionale per lo svolgimento di visite guidate.
Piano strategico del turismo 2023-2027.
Nello stesso CdM è stato approvato anche il Piano strategico del turismo 2023-2027. Il Piano, presenta un’analisi approfondita del turismo e dei suoi segmenti, delineando una politica basata su un rapporto sinergico tra Ministero, Regioni e portatori d’interesse, al fine di favorire l’incremento dell’occupazione e l’impatto sul Pil in termini strutturali.
Il documento formalizza la visione industriale del settore, basata su obiettivi, cronoprogramma e misurazione dei risultati, snodandosi lungo cinque pilastri strategici: governance, innovazione, qualità e inclusione, formazione e carriere professionali turistiche, sostenibilità.
La metodologia di realizzazione del Pst ruota intorno a tre elementi fondamentali: il ruolo delle Regioni, nell’ambito di un modello permanente e condiviso di governance e monitoraggio Stato-Regioni; il ruolo del Tourism Digital Hub, ossia la piattaforma web multicanale dedicata alla gestione integrata e unitaria di tutta l’offerta turistico-ricettiva nazionale; il ruolo della comunicazione, in un’ottica partecipativa e condivisa con i portatori d’interesse. Sarà anche attivato un sistema di ascolto dei territori per raccogliere le progettualità che provengono dalle realtà locali.
Guide turistiche, arriva il registro nazionale
