Sarà introdotto un biglietto d’ingresso al complesso della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon di importo non superiore a 5 euro, il cui ricavato sarà così ripartito: 70% in favore del MiC e 30% in favore della Diocesi di Roma. Lo comunica il Ministero della Cultura a seguito della firma, ieri 16 marzo, della convenzione contenente il regolamento d’uso della Basilica di Santa Maria ad Martyres-Pantheon. L’atto è stato sottoscritto dal direttore generale della Direzione generale Musei, Massimo Osanna, dal direttore della direzione Musei statali della città di Roma, Mariastella Margozzi, e dal Camerlengo mons. Angelo Frigerio.
Tuttora il Pantheon è sia un sito culturale, con la spettacolare cupola e le tombe di artisti (tra i quali, i pittori Raffaello Sanzio e Annibale Carracci) e dei reali d’Italia, ma anche un luogo di culto. Nel VII secolo diventò una basilica cristiana con il nome di Santa Maria ad Martyres, perché nel suo interno vennero collocati i resti di martiri prelevati dalle catacombe. La gestione del sito è, pertanto, condivisa tra il ministero dei Beni culturali e Diocesi.
La convenzione firmata ieri
Il Ministero si farà carico delle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria e di quelle di pulizia, tenendo anche conto delle eventuali richieste di interventi che potrebbero pervenire dal Capitolo ( d’altrone, il Pantheon è di proprietà demaniale., ndr). La Diocesi di Roma utilizzerà le risorse per attività caritative e culturali e per attività di manutenzione, conservazione e restauro di chiese di proprietà statale presenti nel suo territorio ( a queste pensa già il FEC, ndr).
Saranno esentati dal pagamento del biglietto d’ingresso, come già avviene per i musei, i minori di 18 anni, le categorie protette, i docenti che accompagnano le scolaresche mentre i ragazzi fino a 25 anni pagheranno appena 2 euro. L’accesso rimarrà libero e gratuito, oltre che per i casi previsti dalle disposizioni ministeriali in materia, per i canonici del Capitolo della Basilica e per il personale laico e religioso, compresi i volontari, per tutti i chierici e per le guardie d’onore alle Reali Tombe del Pantheon. Continuerà a essere libero, infine, l’ingresso per l’esercizio del culto e delle attività religiose (è una Basilica e come tale, vi vengono celebrate le funzioni religiose con regolarità).
“Dal pagamento saranno esclusi i cittadini di Roma. Le risorse ricavate, una parte delle quali andrà anche al Comune e una parte destinata ad azioni di sostegno della povertà, saranno utilizzate per la cura e la riqualificazione del Pantheon”, ha detto il Ministro Sangiuliano.
Per la fruizione della Basilica al di fuori degli orari riservati alle funzioni religiose e alle attività pastorali, il Ministero provvederà a regolamentare il flusso ordinato dei visitatori, con particolare attenzione relativa al rispetto dovuto all’edificio sacro monumentale, al comportamento da tenersi durante la visita e a tutti gli accorgimenti necessari al decoro della Basilica. L’ingresso quindi sarà vietato ai visitatori durante le funzioni religiose, come avviene già ora la domenica mattina.
Non viene indicata nella convenzione la data di avvio del biglietto d’ingresso ma si attenderà, come indicato nella nota del ministero, “il completamento dei passaggi tecnici necessari per consentire l’acquisto del tagliando da parte dei visitatori”. Sicuramente servirà del tempo per affidare, con evidenza pubblica, da parte del ministero, il servizio di biglietteria. Ci auguriamo con tempi più brevi di quelli trascorsi per affidare la stessa tipologia di servizio, per il Parco del Colosseo.
Monsignor Daniele Micheletti, Rettore del Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres (lo era anche al tempo della firma della convenzione del 2017, ndr), commenta all’agenzia Dire: “A Roma c’è una prassi secondo la quale in nessuna chiesa si paga un biglietto di ingresso, con la quale mi trovo d’accordo, ma mi rendo conto che questo del Pantheon è un caso particolare. Si era iniziato a parlare dell’introduzione di un biglietto già diversi anni fa, quando era Ministro della Cultura Dario Franceschini e il cardinale vicario era Agostino Vallini. Per il Capitolo è importante che sia regolamentato l’accesso dei visitatori, poiché il Pantheon è uno dei monumenti più visitati della città. Inoltre, lo Stato ha la responsabilità del monumento, per cui ha a suo carico tutte le ingenti spese e non si poteva rimanere insensibili alle richieste del Ministero”.
La convenzione firmata l’11 dicembre 2017
A dicembre 2017, l’allora responsabile della direzione musei del ministero, Antonio Lampis ed il Camerlengo, monsignor Angelo Frigerio (lo stesso che ha firmato quest’ultima convenzione) firmarono, alla presenza del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini e del vicario per la diocesi di Roma, monsignor Angelo De Donatis, la convenzione per l’introduzione del biglietto d’ingresso al Pantheon. Veniva stabilito, dal 2 maggio 2018, l’introduzione di un biglietto di 2 euro per l’ingresso al Pantheon. La diocesi di Roma è sempre stata dell’avviso che non si dovessero introdurre restrizioni economiche all’accesso dei fedeli ai luoghi di culto. Così, come per la convenzione sottoscritta ieri, si stabiliva l’ingresso gratuito per i fedeli e per le stesse categorie previste per l’attuale convenzione ( con la differenza, oggi, dell’aumento del biglietto da 2 a max 5 euro e ridistribuzione del ricavo tra ministero, diocesi e comune,ndr). Ma la convenzione è rimasta inspiegabilmente chiusa nel cassetto e si è preferito firmarne una simile. Vuol dire che ora, sono stati rimossi gli ostacoli che hanno tenuto la precedente convenzione inspiegabilmente chiusa nel cassetto? E se si, quali sono stati gli impedimenti per non attuarla dal 2 maggio 2018?