Il bando che ha un valore complessivo di 16,9 milioni di euro, ha per oggetto la digitalizzazione degli archivi fotografici delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Abap) ma anche altri fondi esterni alle Soprintendenze, come ad esempio l’Aero Fototeca Nazionale e alcuni fondi
fotografici dell’Iccd (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione). Le procedure di digitalizzazione sono finalizzate all’acquisizione massiva, per mezzo di scanner e macchine fotografiche, di stampe fotografiche, diapositive, negativi su pellicola e su lastra di vetro, nonché pezzi unici, anche antichi (ad esempio dagherrotipi). L’obiettivo della procedura di gara, per la conclusione di più accordi quadro multilaterali con più fornitori, è affidare agli appaltatori selezionati i servizi di digitalizzazione del patrimonio culturale. La gara è pubblicata da Invitalia in qualità di Centrale di Committenza unica per i progetti di digitalizzazione del patrimonio culturale previsti dal Pnrr. Invitalia ha già pubblicato due procedure (sub-investimento 1.1.5): la prima, volta alla digitalizzazione dei microfilm di manoscritti del Centro Nazionale per lo Studio del Manoscritto di Roma, conclusasi il 20 settembre; la seconda, attualmente aperta e con scadenza fissata al 7 novembre, dedicata alla digitalizzazione di giornali quotidiani postunitari e degli archivi di catasto dei capoluoghi di Regione.
Il progetto di digitalizzazione riguarda oltre 5,5 milioni di fotografie che, assieme a circa 500.000 disegni, andranno a produrre 6 milioni di nuove risorse digitali, ciascuna corredata dai propri metadati descrittivi che ne consentiranno la reperibilità all’interno della digital library nazionale, obiettivo di sviluppo di lungo periodo nell’ambito del Pnrr.
Gli archivi fotografici delle Soprintendenze Abap documentano il patrimonio culturale italiano nel suo svolte dalle Soprintendenze. La digitalizzazione di questi materiali è necessaria per garantire l’accesso a fonti documentali che sono di fondamentale importanza per la conoscenza del patrimonio culturale nazionale; costituisce inoltre una preziosa occasione per effettuare un’attività di prevenzione e conservazione: spesso, infatti, il materiale fotografico analogico è fragile e soggetto a degrado chimico-fisico, che ne impedisce la leggibilità. Dematerializzare le immagini conservate sui supporti fisici è funzionale non solo a una loro maggiore accessibilità, ma anche a una più duratura conservazione degli originali analogici.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del supporto tecnico operativo reso disponibile dal Ministero dell’economia e delle finanze e dall’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library del MiC per la misura ‘Patrimonio culturale per la prossima generazione’ della Componente 3 ‘Turismo e Cultura 4.0’ dedicata ai servizi di produzione per l’incremento delle risorse digitali culturali (M1C3 – Sub-investimento 1.1.5 ‘Digitalizzazione del patrimonio culturale’). A breve verranno pubblicate altre gare, con l’obiettivo di digitalizzare i depositi museali, le opere d’arte per mezzo di tecnologie 3D, i materiali sonori e audiovisivi, nonché altre tipologie di archivi connesse al patrimonio culturale.
La scadenza della procedura è fissata per il 14 novembre 2022. Tutti i dettagli sono disponibili sulla piattaforma
https://ingate.invitalia.it/web/login.shtml Invitalia Gare Telematiche.