Convenzione di Nicosia. Ratificata con voto unanime

da | 13 Gen 2022 | Arte e Cultura, Leggi e regolamenti

Via libero definitivo dell’aula della Camera con 376 voti favorevoli, nessun contrario e 2 astenuti al disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulle infrazioni relative ai beni culturali fatta a Nicosia il 19 maggio 2017. La Convenzione ha l’obiettivo di contrastare il traffico illecito di beni culturali che coinvolge in prima linea Stati come l’Italia e la Grecia, e ha un notevole impatto sia dal punto di vista del danno che tali beni subiscono, sia dal punto di vista economico. La Convenzione sostituirà la precedente Convenzione di Delfi sullo stesso tema, aperta alla firma nel giugno 1985, ma mai entrata in vigore per il mancato raggiungimento del numero di ratifiche necessarie (la Convenzione venne infatti firmata soltanto da 6 stati, tra cui l’Italia, cui non seguirono però le tre ratifiche necessarie per la sua entrata in vigore). La Convenzione è frutto di un lavoro preparatorio svolto in seno al Consiglio d’Europa con la collaborazione di numerose organizzazioni internazionali quali l’Unione europea, l’Istituto internazionale per l’unificazione del diritto privato (UNIDROIT), l’UNESCO e l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNOD).

“La ratifica con voto unanime da parte della Camera dei Deputati della Convezione di Nicosia è un’ottima notizia, che ribadisce il ruolo centrale della cultura per il Paese. Negli ultimi anni, infatti, il Parlamento si è sempre pronunciato in modo concorde su tutti i grandi temi che riguardano la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale, dimostrando così quanto esso sia parte costitutiva della nostra identità e fattore di unione tra le diverse parti politiche”. Così il ministro della cultura, Dario Franceschini, commenta il “Auspico adesso- ha concluso il ministro- che anche l’iter del disegno di legge sull’inasprimento delle pene per i reati contro il patrimonio culturale, attualmente all’esame parlamentare, arrivi presto a una giusta conclusione”.

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