Recentemente laccordo tra la ministra della Giustizia Marta Cartabia e il ministro della Cultura Dario Franceschini, ha aperto una collaborazione storica tra lamministrazione penitenziaria e la tutela dei beni culturali. Il progetto di cooperazione verrà messo in atto tramite listituto della messa alla prova, introdotto nel processo penale nel 2014 dopo la condanna nei confronti dellItalia da parte della Corte Europea dei Diritti dellUomo per il sovraffollamento delle carceri.
Oggi, listituto in questione, introdotto già nel 1988 per i minorenni autori di reato, ha sempre più spazio anche nel settore degli adulti che vede 23.700 persone in messa alla prova.
Le 102 persone beneficiarie del progetto, imputate per reati minori (punibili fino a quattro anni di pena edittale), tramite listituto precedentemente richiamato chiederanno di sospendere il procedimento penale nei loro confronti venendo messi alla prova per un periodo di tempo. Se la prova avrà buon esito, il reato sarà estinto. I futuri impiegatiquindi verranno affidati ai servizi sociali per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità volti alla tutela di 52 siti culturali, riparando il danno commesso.
Sono 1140 invece gli immigrati che saranno coinvolti in un progetto simile, promosso dalla Regione Campania, volto allintegrazione culturale dei cittadini stranieri giunti in Italia che, come i 102 imputati, saranno selezionati per svolgere lavori inerenti ai beni culturali.Liniziativa campana, rinominata Prima-vera in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di cui si occuperà la Scabec la società campana per i beni culturali, sceglierà i nuovi impiegati tra stranieri originari di paesi al di fuori dellUnione Europea come: Nigeria, Pakistan, Marocco, Ucraina, India, Albania, Bangladesh, Somalia ecc, di cui il 30% saranno donne, ha assicurato lassessore regionale allImmigrazione Mario Morcone.
Le critiche e il disappunto da parte dei cittadini campani, circa il suddetto progetto non hanno tardato ad arrivare, dato il tasso di disoccupazione elevato presente nella Regione, con il supporto di Gianpiero Zinzi, capogruppo Lega in Consiglio regionale della Campania, che ha commentato il progetto definendolo un capolavoro di coerenza.
Ma lamministrazione regionale ha risposto, tramite un comunicato, specificando come questa sia uniniziativa esclusiva per i cittadini stranieri: Si tratta è scritto nel comunicato di un bando innovativo che apre allintegrazione culturale, dando unoccasione lavorativa a chi ha strumenti e conoscenze nel proprio Paese utili per un sistema articolato e in sviluppo come quello della filiera dellarte, della cultura e dei beni culturali. Mediatori linguistici, giardinieri, artigiani, esperti in sartoria o falegnameria, operai, cuochi: sono solo alcune delle tantissime le figure che ruotano intorno al mondo della cultura e dello spettacolo e che potrebbero avvalersi di figure di stranieri extra Ue che ne abbiano le competenze o lattitudine.