Secondo quanto dichiarato da Italia Nostra, lassociazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della nazione, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo non fa abbastanza per sostenere le soprintendenze, dal momento che la sua azione sarebbe concentrata solamente sui grandi musei.
Proprio per i musei sono appena partite le selezioni che dovranno portare alla nomina dei nuovi direttori in alcuni istituti autonomi che al momento hanno la direzione vacante o in scadenza.
Secondo lassociazione il problema sarebbe da ricondursi alle difficoltà incontrate con la riforma 2014/16 e alle riorganizzazioni che si sono succedute dal 2014, le quali avrebbero determinato una importante frattura tra tutela e valorizzazione che pesa sul precario e insufficiente assetto delle varie istituzioni ministeriali presenti nei territori. La pur apprezzabile nascita di nuove Soprintendenze, senza preliminari studi, non potrà che aggravare il sistema del rapporto con il territorio. Nella fattispecie la riforma avrebbe influito sulla disciplina dei Beni Culturali: la separazione tra Tutela e Valorizzazione; secondo quanto sostenuto da Italia Nostra sembra che le attività del Ministero siano riducibili a due separati settori: luno, quello delle Soprintendenze intese come burocratici uffici preposti al rilascio di autorizzazioni e pareri su beni di proprietà privata; laltro come gestioni di Musei e Luoghi della Cultura di proprietà statale.
La riorganizzazione del ministero nel frattempo prosegue. Il Mibact ha comunicato la reintegrazione di Cecilie Hollberg direttrice del Museo dell’Accademia di Firenze e Valentino Nizzo direttore del Museo nazionale etrusco di Roma rimossi da Alberto Bonisoli, ministro dei beni e delle attività culturali nel precedente Governo Conte I. Contemporaneamente è partito il bando internazionale per la selezione di tredici direttori di altrettanti musei di grande rilevanza nazionale.