Roma. Niente bus turistici nel centro storico con il nuovo piano pulman

da | 21 Dic 2018 | Leggi e regolamenti, Turismo

La scorsa settimana il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento (il nuovo piano pulman, ndr) presentata da parte degli operatori del settore. Al centro della protesta il nuovo regolamento comunale che dal 2019 vuole i bus turistici fuori dal centro.

Con la normativa che entrerà in vigore tra dieci giorni chi vorrà transitare in pullman, senza posteggiare, nella zona a traffico limitato in prossimità dei monumenti più importanti potrà farlo solo pagando un carnet di accessi, da 50 a 300 giornalieri, con un costo che oscilla tra i 5.400 e i 25 mila euro annui. Stop invece alla sosta breve, fino a 15 minuti, attorno all’anfiteatro Flavio o nelle vie limitrofe. Contingentato invece l’accesso nella zona del Vaticano.La Ztl Centro Storico sarà interdetta ai bus turistici, a eccezione di quelli con a bordo scolaresche, clienti di hotel con un numero di stanze pari o superiore a 40, con un accesso massimo fino a 30 mezzi giornalieri. Servirà anche una prenotazione anticipata per l’accesso alle zone più sensibili della Ztl. Il testo prevede anche l’aumento del numero di stalli di posteggio destinati ai pullman.

La sindaca Virginia Raggi ha incontrato una delegazione, ma ha definito «inaccettabile» la situazione. «Roma è tenuta sotto scacco dai bus turistici: il centro va subito liberato, sciogliete l’assemblea perché state paralizzando la città. È finito il tempo in cui i bus turistici scorazzavano per la città»

«Dalla sindaca abbiamo avuto una chiusura totale. Venerdì andremo a Montecitorio: sarà guerra: bloccheremo davvero la città» ha annunciato al megafono uno degli autisti che ha incontrati Raggi.

Alla protesta, hanno aderito anche le guide turistiche dell’Associazione Guide Turistiche Abilitate di Roma, preoccupata dei risvolti che il nuovo piano potrà avere sull’economia cittadina e sulla vita di tutti i giorni per i romani. “Il nuovo piano pullman – spiega la presidente di AGTAR, Isabella Ruggiero – si basa su alcuni presupposti completamente errati: che il traffico sia dovuto soprattutto ai pullman turistici e che tali bus inquinino molto. La infondatezza della seconda ragione è stata dimostrata da studi scientifici, consegnati al Comune ma ignorati. Quanto al traffico, guardando meglio sarebbe facile rendersi conto che esso è in gran parte dovuto alle auto private”. Ruggiero paventa il rischio che l’impossibilità di utilizzare i pullman turistici per raggiungere il centro storico possa ridimensionare l’arrivo in città di gruppi organizzati di turisti: “Il Comune non dice che la cancellazione di centinaia di gruppi danneggerà tutto il settore e avrà ricadute sull’indotto: oltre alle categorie più direttamente interessate, anche alberghi, bar, ristoranti, negozi del centro e tanto altro. Si sta colpendo al cuore un settore produttivo fondamentale nell’economia della città e dell’Italia”. Prosegue la presidente di AGTAR:” Se la sindaca e l’assessore Meleo vogliono combattere (giustamente) il traffico, si occupino delle vere criticità, come la viabilità sbagliata in alcune zone, la carenza di corsie preferenziali per i mezzi pubblici, le soste in doppia fila, i troppi permessi per auto di servizio, i pullman ?Hop-on Hop-off’ che procedono lentamente anche nelle strade già oggi inaccessibili ai pullman turistici e che non vengono toccati nemmeno dal nuovo piano”.