Organizzata dalla Qatar National Library in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Doha, assieme alle ambasciate francese e statunitense, si è chiusa il 12 settembre, dopo quattro giorni di lavori, la terza edizione della conferenza internazionale sul contrasto al traffico illecito dei beni culturali; lo riferisce il sito della Farnesina.
L’evento, ha consentito di formare, con obiettivi di “capacity building”, una platea di esperti e funzionari in materia di polizia, controllo doganale e gestione dei beni culturali provenienti dall’intera area mediorientale, grazie all’esperienza messa al servizio dai Paesi partner della conferenza, tra cui l’Italia che mantiene, tra i partecipanti, un ruolo di primo piano fin dalla prima edizione,
L’iniziativa si colloca all’interno del progetto “Himaya”, voluto dal ministro di Stato e presidente di Qatar National Library, Hamad bin Abdulaziz Al Kawari, con cui la biblioteca è divenuta centro regionale dell’IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions), distinguendosi a livello nazionale e nell’area del Golfo per le numerose attività volte a potenziare le capacità in materia di contrasto al traffico di beni culturali, alla tutela e alla prevenzione.
Il tema di questa edizione, che ha visto alternarsi 24 relatori di diversa estrazione professionale, dai giuristi agli archeologici, dagli storici ai dirigenti delle forze di sicurezza, è stato il rafforzamento del quadro giuridico e legislativo di contrasto al traffico illecito di beni culturali e la connessa costruzione di capacità istituzionali a livello internazionale. Per quest’edizione, l’Ambasciata d’Italia è stata presente con tre relatori, che hanno aperto i lavori della prima, della terza e della quarta giornata: Manlio Frigo, avvocato presso Bonelli Erede e professore di Diritto Internazionale presso l’Università degli Studi di Milano; Giuliana Ciriello, dirigente del Ministero della Cultura; e il maresciallo Antonella Spagnuolo, carabiniere del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, vero fiore all’occhiello del Sistema Italia in materia di prevenzione e contrasto al traffico del patrimonio storico-artistico.
L’ambasciatore Paolo Toschi ha sottolineato come “l’Ambasciata d’Italia a Doha e la Qatar National Library sono partner uniti da molti importanti progetti di cooperazione culturale. Tra questi, Himaya costituisce la prova tangibile del nostro impegno condiviso nella tutela del patrimonio culturale, con l’Italia che è stata uno dei principali attori dell’iniziativa sin dalla sua prima edizione”, ha detto. “In tempi di instabilità internazionale, siamo fieri di poter condividere la nostra esperienza nel delicato tema del traffico di beni culturali in Qatar e in tutta la regione mediorientale. Tutto questo”, ha concluso l’ambasciatore, “al fine di prevenire la circolazione illecita e promuovere la resilienza e la capacità operativa delle istituzioni locali”.