77.451 persone hanno visitato le Gallerie dell’Accademia di Venezia in soli due mesi, dal 16 aprile al 16 giugno 2024, con una media di 1.270 persone al giorno. Sono numeri da record. Il museo, infatti, con le sue proposte espositive, che comprendono anche la rassegna Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti con una selezione di capolavori assoluti del Museo Berggruen di Berlino (fino al 23 giugno), ha registrato una straordinaria affluenza di visitatori sia nazionali sia internazionali: è l’effetto de Kooning, rilevato fin dal primo giorno di apertura. I dati complessivi superano del 33% i numeri registrati dal museo nello stesso periodo dell’anno scorso.
«Sono numeri eccezionali e incoraggianti – afferma il direttore delle Gallerie, Giulio Manieri Elia –, che dimostrano l’efficacia del lavoro svolto e la bontà della scelta di aprire il museo all’arte moderna e contemporanea (quest’anno con due progetti), in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Arte e in sintonia con le iniziative che si svolgono nel resto della città. Il pubblico ha colto certamente l’eccezionalità della proposta dedicata a de Kooning, un artista di somma qualità, raramente esposto in Italia. Curiosità e interesse ha senz’altro suscitato il tema della retrospettiva, in particolare la suggestione e il legame con il patrimonio artistico del nostro Paese. Un tema che invita il visitatore a scoprire anche i capolavori della collezione permanente delle Gallerie».
Una straordinaria accoglienza anche da parte della stampa e della critica italiana e internazionale; fino a oggi sono più di 400 i giornalisti che si sono accreditati per visitare le rassegne, provenienti da tutto il mondo.
Il progetto de Kooning ha avuto una grande condivisione anche tramite digital e social network dove alcune immagini, in particolare l’opera Villa Borghese, nei giorni di preview sono divenute pressoché virali.
La mostra dedicata a Willem de Kooning, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del ventesimo secolo, si articola nello spazio dedicato alle temporanee delle Gallerie dell’Accademia, in concomitanza con la 60° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia.
Si tratta del primo progetto espositivo che analizza i due periodi che de Kooning ha trascorso in Italia, nel 1959 e nel 1969, e il profondo impatto che hanno avuto sul suo lavoro. Il percorso riunisce 75 opere, tra cui dipinti, sculture e disegni, e costituisce la più grande retrospettiva dell’artista mai organizzata in Italia. I curatori Mario Codognato e Gary Garrels hanno approfondito, come mai è stato fatto, l’influenza sull’opera successiva dell’artista in America. L’effetto prolungato di questi due periodi creativi è testimoniato da una straordinaria selezione di opere che spaziano dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta.
Il catalogo, pubblicato da Marsilio Arte, oltre ai saggi dei curatori, include testi di approfondimento di Jeremy Bleeke, Ester Coen, Anna Coliva, Patrick Elliot e Stephen Mack, che completano un’analisi approfondita e originale dell’opera dell’artista.