L’inaugurazione dell’apertura è fissata per il 19 maggio, poi dal 20 la riapertura al pubblico con la trasformazione in museo a cura dello scultore Jago e la Cooperativa La Paranza.
Sant’Aspreno dei Crociferi è un complesso religioso situato nell’omonima piazzetta del Borgo dei Vergini, nel cuore del rione Sanità. Dedicata a sant’Aspreno, primo vescovo di Napoli e patrono principale fino al 1673, anno in cui fu poi sostituito da san Gennaro.
La struttura religiosa fu costruita nel 1633 per poter assistere gli infermi del quartiere, danneggiata dalle lave, venne ricostruita nel 1760 grazie a Bartolomeo e Luca Vecchione, collaboratori del celebre Luigi Vanvitelli. La facciata, preceduta da una scalinata in pietra lavica, costruita proprio per far sì che l’accesso alla chiesa fosse rialzato rispetto al manto stradale per evitare all’acqua,di allagare nuovamente la chiesa.
Nel 2020 è stata adibita a laboratorio dell’artista Jago per la realizzazione della scultura in marmo a grandezza naturale della Pietà in versione maschile. L’opera, torna al suo luogo d’origine dopo varie esposizioni di successo. Oltre alla Pietà, verrà svelato per la prima volta il nuovo gruppo scultoreo di Aiace e Cassandra.
Il nuovo polo museale si pone oggi come protagonista di due progetti che stanno contribuendo a dare forma ai sogni dei giovani del quartiere: Luce al Rione Sanità e Tornaccantà.
L’investimento è ancora una volta sul capitale umano. “La scultura, la pittura, la musica, il teatro, sono per noi del rione Sanità – spiega don Antonio Loffredo, rettore della chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi – un nutrimento indispensabile per la crescita del capitale umano”.