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Piano Nazionale Borghi, 1 mld di euro per scommettere sulla rinascita dei Borghi: 21 Progetti Pilota e 1.800 Candidature

da | 21 Mar 2022 | Arte e Cultura, Bandi e finanziamenti

“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto dal Ministero della Cultura ha portato le Regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul PNRR dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”.

Così II Ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo, insieme al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, alla Coordinatrice della Commissione Cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo, e al Professor Giuseppe Roma, componente del Comitato Nazionale Borghi del MiC, alla presentazione previsti dal Piano Borghi del PNRR.

È partito ufficialmente il piano previsto nell’ambito del PNRR e indirizzato al rilancio dei borghi italiani. Nel “piatto” 1 miliardo di euro di finanziamento per una sfida ambiziosa: vincere la partita della crescita sostenibile, favorendo lo sviluppo, in tutta Italia, di una rete economica, sociale e culturale scommettendo sulla crescita dei centri meno conosciuti, spopolati o caratterizzati da fenomeni di abbandono, distanti dalle rotte del turismo e oggi, carenti di infrastrutture. Dopo anni di spopolamento o di abbandono completo, i Borghi italiani dovrebbero rinascere grazie alla realizzazione di progetti di rigenerazione urbana e economica, che riporteranno, questo è il principale obiettivo, le persone in questi piccoli ma numerosi paradisi, sparsi per la Penisola.

Due le linee di azione del piano. La prima linea finanzia con 420 milioni di euro 21 progetti pilota finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. Ciascuna Regione o Provincia Autonoma ha esaminato le candidature proposte e individuato il progetto pilota – con relativo borgo – a cui destinare l’investimento di 20 milioni di euro. Le risorse saranno utilizzate per l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca.

La seconda linea d’azione con 580 milioni di euro mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. Circa 1.800 sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata — fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo. I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali. L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse. Verrà in seguito indetto un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della seconda linea di azione.

Nel corso del suo intervento il Ministro ha inoltre ringraziato il Presidente del FAI, Marco Magnifico, che ha comunicato al Ministero la disponibilità a collaborare, nel fine settimana del 28 e 29 maggio, con i comuni e le comunità locali per raccontare, rendere visitabili e permettere di scoprire i 21 borghi selezionati dalle Regioni.

Questi 21 progetti pilota finanziati: Abruzzo “Rocca Calascio Luce d’Abruzzo”; Basilicata Il borgo di Monticchio Bagni, nel comune di Rionero in Vulture; Calabria “Gerace, porta del sole”; Campania “Sanza: il borgo dell’accoglienza”; Friuli Venezia Giulia “Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture”; Lazio “Treviniano Ri-Wind”; Liguria “Ricordare il passato per ricostruire il futuro” Borgo Castello, nel comune di Andora; Lombardia “Borgo Cre_attivo”. Il borgo di Livemmo; Marche “Metroborgo — Montaltolab — Presidato di civiltà future”; Molise “Pietrabbondante, un angolo di mondo tra cielo e terra”; Piemonte “ALAVETZ! Agachand l’avenir de Elva — SU, AVANTI! Guardando l’avvenire di Elva”; Puglia “FUTURE IN THE PAST — La rinascita del rione Fossi di Accadia”; Sardegna “Dove la natura incontra l’arte”. Il rilancio del comune di Ulassai; Sicilia “Cunziria 4.0 — Oltre il Borgo”; Toscana Il recupero e la rigenerazione del Borgo di Castelnuovo in Avane, nel comune di Cavriglia; Umbria “Cesi porta dell’Umbria e delle meraviglie”; Valle d’Aosta “Fontainemore Borgo Alpino”; Veneto Il rilancio del comune di Recoaro Terme; Provincia di Trento “La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi”; Provincia di Bolzano Il rilancio del comune di Stelvio.

La scelta dei 21 comuni non è certo avvenuta senza contestazioni e polemiche per la mancanza di criteri chiari e insindacabili per la scelta, da parte di ogni regione, dell’unico comune beneficiario del finanziamento di 20 milioni. “ Un biglietto della lotteria da 20 milioni di euro”, lo ha definito il presidente dell’Unione nazionale dei Comuni, comunità ed enti montani (Uncem) Marco Bussone.

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