CoopCulture respinge le accuse. Casuccio: “Abbiamo deciso di affidarci all’Autorità Giudiziaria”
Servizi Biglietteria Parco Archeologico del Colosseo, sanzionati CoopCulture e sei operatori turistici per quasi 20 milioni di euro. La sanzione amministrativa per CoopCulture è di circa 7 milioni di euro. L’antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha irrogato la multa per la prolungata indisponibilità di biglietti di accesso all’area, anche a causa dell’accaparramento tramite bot e altri strumenti automatizzati. CoopCulture respinge totalmente le accuse. Letizia Casuccio, Direttore Generale di CoopCulture, dichiara: “Abbiamo deciso, pertanto, di affidarci all’Autorità Giudiziaria, confidando totalmente nella Magistratura”.
L’inizio dell’istruttoria
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per quasi 20 milioni di euro la Società Cooperativa Culture (CoopCulture) e sei operatori turistici. L’istruttoria era stata avviata a luglio 2023 dopo che l’Antitrust aveva raccolto vari elementi informativi che evidenziavano la sostanziale impossibilità di acquistare online biglietti per l’ingresso al Parco Archeologico del Colosseo.
La vicenda secondo l’Antitrust
Si legge nel comunicato dell’Antitrust: “L’Autorità ha irrogato a CoopCulture, che ha gestito dal 1997 al 2024 il servizio ufficiale di vendita dei biglietti per l’accesso al Colosseo, una sanzione amministrativa pecuniaria di 7 milioni di euro, perché ha contribuito, in piena consapevolezza, al fenomeno della grave e prolungata indisponibilità dei biglietti di ingresso per il Colosseo a prezzo base”. Secondo l’Autorità, CoopCulture non avrebbe adottato iniziative adeguate per far fronte all’accaparramento dei titoli di accesso con metodi automatizzati; dall’altro, avrebbe riservato significativi quantitativi di biglietti alla vendita abbinata alle proprie visite didattiche. L’Autorità specifica che in questo modo i consumatori si rivolgevano a tour operator e a piattaforme “che rivendevano biglietti abbinati a servizi aggiuntivi (ad esempio guida turistica, pick up, salta fila) e a prezzi notevolmente più alti”.
La questione al centro della vicenda
Nel bollettino pubblicato dall’Antitrust numero 34 dell’11 settembre 2023 si legge: “Da informazioni acquisite nell’ambito delle competenze attribuite all’Autorità garante della concorrenza e del mercato dal Codice del Consumo, i sopra citati professionisti, nell’ambito dell’offerta di servizi di vendita dei biglietti di ingresso al Parco Archeologico del Colosseo, avrebbero posto in essere, a partire almeno dal novembre 2022, pratiche commerciali suscettibili di violare la normativa in materia di tutela dei consumatori. Secondo quanto emerge da notizie di stampa, con riferimento alla fruibilità del Parco Archeologico del Colosseo da parte dei visitatori, a partire dal 2022, con il superamento della fase pandemica e la ripresa dei normali flussi turistici nella capitale, la reperibilità dei biglietti per la visita di tale sito archeologico è divenuta sempre più difficoltosa, in quanto non era stata riaperta fino al maggio 2023 alcuna biglietteria fisica presso gli ingressi dei siti; i biglietti emessi dal rivenditore ufficiale, CoopCulture, tramite la piattaforma online, si esauriscono entro pochi minuti dalla messa in rete, poiché non sarebbero stati adottati meccanismi atti a limitare procedure di accaparramento da parte dei sistemi automatici di acquisto dei biglietti. Per tali motivi, i biglietti per la visita del Parco Archeologico del Colosseo non sarebbero mai sostanzialmente disponibili sul sito del venditore ufficiale, bensì soltanto sulle piattaforme di altri operatori”. E ancora: “Ciò preclude l’acquisto diretto sul sito ufficiale a chiunque, visitatori singoli, gruppo-classe o guida turistica, abbia interesse alla visita dei monumenti inclusi nell’area. Inoltre, la vendita dei biglietti sui siti dei citati operatori risulterebbe spesso inevitabilmente abbinata a servizi accessori di guida turistica, così da non consentire l’acquisto del solo titolo di ingresso al Parco Archeologico del Colosseo”.
Altri sei operatori multati
Nell’ambito dello stesso procedimento, l’Autorità ha irrogato sanzioni pecuniarie anche a sei operatori turistici, che hanno acquistato biglietti con bot o altri strumenti automatizzati, contribuendo al fenomeno del rapido esaurimento dei biglietti stessi a prezzo base sul sito del concessionario CoopCulture.
I riferimenti normativi
L’Antitrust specifica i riferimenti normativi: per le condotte di CoopCulture, ci sarebbe la violazione dell’articolo 20, comma 2, del Codice del consumo; per le condotte degli operatori sarebbe accertatala violazione degli articoli 24 e 25 dello stesso Codice e, a far data dal 2 aprile 2023, anche ai sensi dell’articolo 23, comma 1, bb-bis del predetto Codice.
La replica di CoopCulture
Non manca la netta replica di CoopCulture: “CoopCulture respinge totalmente gli argomenti che compongono l’architettura del provvedimento di AGCM, che trova fondamento nella volontà di dare risposta alla pressione mediatica più che a fare chiarezza. Ma non solo, la stessa tiene a precisare come, durante tanti anni di gestione di servizi presso molti luoghi di cultura di altrettanta rilevanza e complessità, non sia mai stata oggetto di qualsivoglia contestazione da parte delle istituzioni competenti, favorendo altresì una crescita dei visitatori e dei servizi a loro destinati. Desta notevole perplessità apprendere che gran parte delle censure mosse riguarderebbero il biennio della pandemia, biennio nel quale, nonostante un’obbligata riduzione e contingentamento del monumento e l’assenza forzata dei turisti, il concessionario si è impegnato esclusivamente a garantire una continuità dei rapporti di lavoro e i servizi oggetto della concessione. CoopCulture ribadisce che la gestione della vendita dei biglietti è stata condotta in stretta conformità con le direttive e le regolamentazioni imposte dalla Direzione del Parco Archeologico del Colosseo, nel pieno rispetto dell’atto di concessione e che è stato profuso un impegno costante nel contrasto all’utilizzo di bot e sistemi automatizzati per l’acquisto massivo di biglietti, implementando e aggiornando sistemi di sicurezza all’avanguardia”. Dichiara la dottoressa Letizia Casuccio, Direttore Generale di CoopCulture: “Abbiamo deciso, pertanto, di affidarci all’Autorità Giudiziaria, confidando totalmente nella Magistratura”.
Il servizio biglietteria in pillole
Sul bollettino dell’Antitrust si legge anche la storia del servizio di biglietteria: “Il servizio di biglietteria del Colosseo è stato gestito sin dal 1997 da CoopCulture. La concessione quadriennale è stata prorogata una prima volta nel 2001, come già previsto nel contratto originale, poi nuovamente nel 2005. Successivamente, a partire dal 2010, le proroghe sono diventate annuali, in quanto le tre gare indette nel 2010, 2017 e 2019 sono state ritirate o annullate per effetto di pronunce giurisdizionali”. Si legge ancora: “Nel 2022 è stata bandita da Consip la gara a procedura aperta per l’affidamento in appalto del servizio di biglietteria presso il Parco Archeologico del Colosseo. La gara è stata aggiudicata il 26 aprile 2023 a CNS (Consorzio Nazionale dei Servizi)”.
Il nuovo gestore del servizio e le novità
Il contratto con il Consorzio Nazionale dei Servizi è stato firmato nel novembre del 2023. Sulla nota stampa del Parco datata 9 novembre 2023 si legge: “Il contratto avrà una durata di 48 mesi, decorrenti dalla data di avvio dell’esecuzione delle attività. Le novità sono molte e segnano un cambio di passo radicale con il passato: innanzitutto la nuova veste giuridica comporta una retribuzione sul servizio effettivamente realizzato, senza aggi sui biglietti e quindi con un aumento degli introiti per il PArCo e per l’intero sistema museale nazionale. La conduzione sarà curata direttamente dal PArCo che provvederà anche a internalizzare i servizi aggiuntivi, didattica e attività di valorizzazione, attuando quindi una gestione più efficace e puntuale di tutte le attività. Saranno inoltre potenziati i canali di vendita, sia tramite call center, sia sul posto con sistemi smart, quali la presenza di operatori in divisa ufficiale dotati di tablet per l’acquisto istantaneo dei biglietti, ma anche macchine automatizzate di vendita. All’insegna della trasparenza e dell’efficienza, saranno infine posizionati schermi led nella piazza del Colosseo con informazioni in tempo reale sulla disponibilità dei biglietti, il tempo di attesa e il costo ufficiale al pubblico dei titoli di accesso”.