Una mostra a Palazzo Reale di Napoli celebra Giacomo Casanova

da | 1 Apr 2025 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Palazzo Reale di Napoli celebra i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, con una mostra nelle sale dell’Appartamento di Etichetta.

Il prossimo 2 aprile, ricorre l’anniversario della nascita di Giacomo Casanova e il Palazzo Reale di Napoli partecipa alle celebrazioni per i 300 anni ospitando dal prossimo 20 maggio, nelle sale dell’Appartamento di Etichetta, tre opere del pittore veneziano Giambattista Pittoni (1687-1767) appartenenti ad un collezionista americano e alcuni materiali provenienti dal fondo del casanovista Aldo Ravà conservato presso la Biblioteca del Museo Correr. I tre dipinti di Pittoni, rappresentano Venere e Diana e Apollo (quest’ultimo è un inedito), riproducono le atmosfere voluttuose e maliziosamente libertine sul cui sfondo si svolsero le vicende umane e intellettuali di Casanova e provengono dagli eredi Miari Cumani, discendenti di due antiche famiglie venete. Considerate scomparse, le opere sono state rinvenute e riconosciute dallo storico dell’arte Andrea Gianluca Donati nel 2024. A lui è affidata la curatela della mostra che sarà inaugurata il prossimo 20 maggio nella reggia partenopea, con il supporto scientifico e tecnico dello staff di Palazzo Reale, che ne curerà anche l’allestimento, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. L’accesso sarà compreso nel biglietto d’ingresso.

La figura di Casanova

La storia di Casanova si lega non solo a Napoli, ma anche al Palazzo Reale dove si reca nella sua seconda visita nella città partenopea, come racconta Croce nel suo testo “Aneddoti e profili Settecenteschi”, e incontra una sorta di guida che si sarebbe offerta di fargli vedere l’edificio. Nonostante la sua attività di scrittore, saggista e poeta, Casanova viene a tutt’oggi ricordato principalmente come avventuriero e, per la sua vita amorosa movimentata, come colui che fece del proprio nome l’antonomasia del raffinato seduttore e libertino. Essere un “casanova” è tutt’oggi considerato come un appellativo che definisce un uomo amante delle donne, delle avventure amorose e della seduzione. Nonostante i continui e frequenti viaggi rimarrà sempre profondamente veneziano, innamorato della sua città, nonché mante della “dolce vita” della città che si svolge tra teatri, bische (fortissime le somme che perderà al Ridotto) e casini, dove organizza cene elegantissime. ambizioso e brillante era amante di agi che non sempre si poteva permettere. Di colorito brunastro, alto un metro e novanta, dall’occhio vivace e dal carattere appassionato e volubile, Casanova possedeva più che la bellezza, una personalità magnetica, affascinate e doti intellettive ed oratorie superiori (riconosciute anche dai non pochi detrattori). In una lettera indirizzata a G. F. Opiz, del 1791, parlando di se stesso e delle personalità simili alle sue, scriveva: “Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri che si immaginano che l’Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle astinenze ch’essi gli offrono in sacrificio”.

Le parole di Paola Ricciardi

A proposito dell’esposizione, queste sono le parole di Paola Ricciardi, dirigente delegata di Palazzo Reale: “Questa mostra rappresenta un’occasione per ritessere i fili di una vicenda poco nota che lega Napoli a Venezia. Nell’anno in cui si celebrano i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, Palazzo Reale arricchisce l’offerta per il pubblico facendo conoscere, attraverso l’arte, un’altra delle numerose storie di cui è stato testimone e uno dei personaggi illustri protagonista del ‘700 italiano”.

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