Presentato il Padiglione Italia per la Biennale Architettura 2025

da | 16 Mar 2025 | Turismo

Il progetto, intitolato ‘Terræ Aquæ, L’Italia e l’intelligenza del mare’, è presentato e curato dall’architetta Guendalina Salimei

Il Padiglione Italia per la Biennale Architettura 2025 è stato ufficialmente presentato il 14 marzo  a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Il progetto, intitolato TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare, è curato dall’architetta Guendalina Salimei e mira a esplorare il legame tra le coste italiane e il Mediterraneo, in un’ottica di rigenerazione e sostenibilità.
La 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia si terrà dal 10 maggio al 23 novembre 2025, con pre-apertura l’8 e 9 maggio.
Alla conferenza di presentazione hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Direttore Generale Creatività Contemporanea Angelo Piero Cappello e il Presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco.

Terræ Aquæ: il progetto curatoriale del padiglione Italia

Il progetto del Padiglione Italia presentato alla Biennale Architettura 2025 propone un’esplorazione approfondita e visionaria della relazione tra terra e mare, ponendo l’accento sulla trasformazione e rigenerazione delle coste italiane come elementi fondamentali del paesaggio nazionale.
L’obiettivo del progetto curato da Guendalina Salimei è quello di offrire una nuova prospettiva sulle interazioni tra il Mediterraneo e il territorio, promuovendo una riflessione su come l’architettura possa contribuire a preservare, innovare e ripensare il rapporto con l’acqua in un contesto di cambiamento climatico e nuove esigenze urbanistiche.
Il progetto affronta, dunque, il tema delle fratture e connessioni tra terra e acqua, ponendo particolare attenzione alle aree portuali, alle infrastrutture costiere e alle nuove modalità di gestione sostenibile delle risorse idriche e territoriali. L’architettura diviene così uno strumento per rileggere il confine tra l’uomo e il mare, proponendo strategie di adattamento, nuove forme di tutela del patrimonio costiero e una riscoperta del valore simbolico e culturale dell’acqua nelle società contemporanee.

Il percorso espositivo

L’esposizione si configura come una “camera delle meraviglie”, un ambiente che fonde innovazione tecnologica e tradizione progettuale, stimolando il visitatore a immergersi in una narrazione che intreccia storia, cultura e futuro. Al centro dell’allestimento vi saranno le molteplici declinazioni del rapporto tra le città costiere e il mare, dagli antichi porti alle moderne infrastrutture marittime, dalle aree balneari alle riserve marine, fino alle zone sommerse ricche di archeologia e biodiversità.
Il progetto espositivo accoglierà contributi provenienti da istituzioni accademiche, studi di architettura e ricerca, oltre a proposte sperimentali emerse attraverso una call for visions and projects che ha raccolto oltre 600 candidature. Tra le risposte più significative, emergono anche quelle di studenti e giovani talenti. “L’inaspettato coinvolgimento di scuole primarie in questa call è stato particolarmente emozionante e dimostra quanto questo tema sia radicato nella nostra identità collettiva” ha commentato Salimei.
L’intera esposizione sarà accompagnata da un public program, intitolato Il mare dell’intelligenza. Dialoghi, che includerà seminari, conferenze, workshop e laboratori, pensati per coinvolgere un ampio pubblico e stimolare un confronto multidisciplinare sulla relazione tra paesaggio marittimo, architettura e società.

Un Tema in Linea con la Biennale Architettura 2025

Il progetto presentato per il Padiglione Italia si inserisce perfettamente nel tema generale della 19ª Biennale Architettura, intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective, curata da Carlo Ratti. La mostra affronterà il rapporto tra intelligenza umana, tecnologia e adattamento climatico, evidenziando come l’architettura debba passare dalla mitigazione all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Ratti ha spiegato: “L’architettura deve attingere a tutte le forme di intelligenza: naturale, artificiale, collettiva. Deve diventare flessibile e dinamica, proprio come il mondo per cui sta progettando.”

La Presentazione: Interventi e Dichiarazioni

Durante la conferenza stampa di presentazione, il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha sottolineato l’importanza del tema scelto e sulla necessità di una rinnovata consapevolezza ambientale: “Il mare può fare a meno di noi, eppure l’abbiamo trasformato in un reticolo, personalizzato come Thalassa con un’intelligenza divina. Questo progetto ci invita a riconnetterci con il nostro passato e a guardare avanti con una nuova sensibilità”.
Il Presidente della Biennale, Pietrangelo Buttafuoco, ha poi evidenziato la forza narrativa del progetto curatoriale e il suo legame con il tema generale della Biennale 2025: “Nel solco tracciato da Rem Koolhaas nel 2014, quando invitò i padiglioni nazionali a dialogare con il tema generale della Biennale, il lavoro di Salimei si inserisce perfettamente in questa logica”.
A seguire, Angelo Piero Cappello ha evidenziato il carattere inclusivo della call e la risposta ricevuta dalla comunità internazionale.
La presentazione si è conclusa con la consegna del nuovo numero della rivista della Biennale al Ministro Giuli.

Proventi, Sponsor e Programmi del padiglione Italia

Il Padiglione Italia beneficia di un finanziamento di 800.000 euro da parte del Ministero della Cultura, oltre a sponsorizzazioni private. Tra queste spicca il contributo di Banca Ifis, che per il secondo anno consecutivo sostiene l’iniziativa e ospiterà l’evento inaugurale: Il mare dell’intelligenza. Dialoghi.
Il public program prevede seminari, conferenze, laboratori e workshop in diverse sedi veneziane, coinvolgendo progettisti, studiosi e artisti per stimolare un dialogo interdisciplinare.
Il catalogo ufficiale, edito da Electa, sarà strutturato come un portolano di navigazione, raccogliendo riflessioni e contributi dei partecipanti alla call.

Ripensare il rapporto tra uomo e ambiente

Con il Padiglione Italia 2025, l’architettura si confronta con il mare per immaginare un futuro sostenibile. Un viaggio tra memoria e innovazione, dove la progettazione diventa strumento di connessione tra passato, presente e futuro. La Biennale Architettura 2025 si preannuncia come un evento cruciale per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente, attraverso il linguaggio dell’architettura e dell’intelligenza collettiva.
Appuntamento quindi a Venezia dal 10 maggio al 23 novembre 2025.

 

 

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