140 gallerie nazionali e internazionali, mostre, installazioni e performance: ecco le novità della quarta edizione in programma dal 22 al 24 novembre
Dall’astrattismo all’arte povera, dalla digital art all’arte plastica, passando per la scultura, la fotografia, la videoarte, la pittura, le installazioni e la street art, Roma si prepara ad accogliere dal 22 al 24 novembre la quarta edizione di Roma Arte in Nuvola, uno degli appuntamenti più attesi nel panorama dell’arte moderna e contemporanea nazionale e internazionale, ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la direzione artistica di Adriana Polveroni e promossa con Eur S.p.A.
Un Hub artistico a tutto tondo
Dopo il successo dello scorso anno, con oltre 35.000 visitatori e i favorevoli riscontri di critica e pubblico, anche questa quarta edizione è stata ideata partendo da un modello espositivo che, con un’offerta integrata, comprende 150 gallerie nazionali e internazionali, mostre, installazioni, performance e talk.
Un vero e proprio hub artistico a tutto tondo, dove artisti, gallerie, appassionati, insieme alle grandi istituzioni, anch’esse parte attiva nella programmazione della manifestazione, si incontrano per offrire un’esperienza visiva e sensoriale delle molteplici anime della creatività all’interno di uno scenario d’eccezione quale è la Nuvola.
“Non posso non esprimere la mia soddisfazione alla luce dei risultati raggiunti dalla nostra proposta progettuale e dalla sua continua crescita – ha commentato Alessandro Nicosia, durante la presentazione alla stampa della quarta edizione di Roma Arte in Nuvola –. L’obiettivo che mi ero posto quando ho ideato questo progetto nel 2019 si sta consolidando sempre più: non solo attraverso le gallerie, che rimangono al centro del progetto, ma anche grazie a numerose iniziative che consentiranno al grande pubblico di vivere un’esperienza ricca e diversa, calata nei 14.000 metri quadri di spazio espositivo divisi tra arte moderna, al general floor, e contemporanea, al piano forum, capaci di creare un dialogo vivace e articolato tra diverse espressioni artistiche”.
Le collaborazioni istituzionali
Nel vivace dialogo tra arte moderna e arte contemporanea che Roma Arte in Nuvola promuove con successo da tre edizioni, continua il percorso di crescita della fiera, reso possibile grazie alla partecipazione attiva di numerose istituzioni.
A sostenere fin dalla prima edizione il progetto ci sono Roma Capitale, che quest’anno allestisce un’importante esposizione dedicata a Giulio Artistide Sartorio; la Regione Lazio e la Camera di Commercio di Roma, che portano numerose gallerie del territorio.
Main sponsor Banca Ifis che, attraverso lfis art, sostiene Roma Arte in Nuvola per promuovere e valorizzare la fruizione dell’arte e il suo impatto sociale. Per l’occasione, Banca Ifis allestirà uno spazio che consentirà ai visitatori di immergersi nella produzione di uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi: Antonio Canova. A Roma Arte in Nuvola verranno esposti 12 busti inediti del maestro veneziano, recentemente ritrovati e restaurati grazie al supporto di Ifis art.
Fondamentale, inoltre, la collaborazione di EUR S.p.A che, anche quest’anno ha messo a disposizione la splendida cornice, luminosa e sontuosamente versatile, disegnata da Massimiliano Fuksas. “La Nuvola non è solo un centro convegni, ma un’opera d’arte in sé, che offre al suo interno uno spazio aperto ai cittadini e a un quadro internazionale – ha commentato Enrico Gasparra, Presidente di EUR S.p.A, durante la conferenza stampa, esprimendo inoltre il duplice augurio “che la Fiera possa raggiungere sempre più una dimensione internazionale affinché sia un marchio di successo non solo in Italia, e che possa al contempo generare una ricaduta culturale sulla città sempre più forte”.
Le iniziative del MiC alla Nuvola
A confermare l’ambizione di “fare rete con l’arte” c’è poi la collaborazione del Ministero della Cultura con la speciale partecipazione di alcune delle sue istituzioni museali e culturali più rappresentative. “La partecipazione del Ministero della Cultura a Roma Arte in Nuvola si inserisce coerentemente nell’impegno che il Ministero porta avanti in questi ultimi tempi: sostenere l’arte come pilastro dello sviluppo socio-economico dell’Italia e come un mezzo per diffondere, con orgoglio e passione, l’identità italiana nel mondo”, ha dichiarato Mario Turetta, Capo Dipartimento per le attività culturali del MiC.
La Direzione Generale Archivi parteciperà per la prima volta con un’isola informativa, esponendo documenti storici e opere originali, tra cui gli atti del processo relativi al disastro del Vajont e le lettere della prigionia di Aldo Moro.
L’istituto centrale per la grafica invece esporrà una selezione di opere, anche di recente acquisizione, rappresentative della varietà e della qualità delle sue collezioni, con particolare riferimento al Novecento.
Significativa la presenza, per il secondo anno consecutivo, della Direzione Generale Creatività Contemporanea che presenterà al pubblico un focus sulle produzioni fotografiche e video, acquisite attraverso alcuni dei più importanti programmi nazionali e internazionali di sostegno all’arte italiana: Strategia Fotografica, Italian Council e PAC – Piano per l’arte Contemporanea.
Non si possono non menzionare, poi, le opere che arriveranno alla Nuvola da alcuni dei più importanti Musei Nazionali. Per l’edizione di quest’anno sono state selezionate due opere di particolare rilievo dalla collezione del MAXXI: Casa senza titolo (1999) di Sislej Xhafa, collocata nel piano forum della Nuvola, e Climbing (2000) del duo Vedovamazzei, allestita all’interno di un’area espositiva a loro dedicata.
Attraverso Casa senza Titolo, presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia del 1999 durante i bombardamenti del Kosovo per mano della Nato, Xhafa pone l’attenzione sulla rappresentazione dell’identità nazionale (in questo caso la sua, albanese).
Climbing è stata invece prodotta in occasione della prima edizione del Premio per la giovane arte italiana (2000) il cui tema era “Migrazioni e Multiculturalità” e giustappone, in chiave ironica, un lampadario in ferro, una scala da alpinismo, un sacco a pelo di volpe argentina firmato Prada e un comodino di cartone.
Analogamente, il Museo delle Civiltà arricchirà la proposta della fiera con due stupefacenti cortecce della collezione Oceania, in dialogo con un tessuto di Isabella Ducrot.
Dal Portogallo alla Puglia: un viaggio tra internazionalità, eccellenza e attenzione al territorio
Tornerà anche il focus internazionale: quattro anni fa il Paese Ospite di Roma Arte in Nuvola era stato Israele, a seguire, l’Ucraina e l’Australia. Ora è la volta del Portogallo con “Uma Volta ao Sol” (Un giro attorno al sole), a cura di Sandra Vieira Jürgens, critica specializzata in arte contemporanea e nell’esplorazione delle nuove avanguardie artistiche. Con opere che dialogano con la vita in modo ravvicinato, poroso e flessibile, sarà un invito a sperimentare la dimensione ludica dell’arte e del gioco collettivo, offrendo uno spaccato di nuovi linguaggi, una commistione tra arte e tecnologia, e uno sguardo inedito sulla scena portoghese.
Jürgens, curatrice della Collezione di Arte Contemporanea del Portogallo, porta avanti il programma di circolazione internazionale della Collezione, che ha come obiettivo l’internazionalizzazione degli artisti portoghesi e la loro promozione all’estero. “C’è una grande attività artistica nel nostro Paese – ha commentato l’Ambasciatore del Portogallo Bernardo Futscher Pereira – siamo fieri di condividere questo dinamismo con il pubblico romano”.
Altro highlight della fiera, che mette in dialogo artisti e linguaggi, sarà il confronto inedito tra due pionieri dell’arte pugliese: Giuseppe De Nittis e Pino Pascali. Giovani, brillanti, geniali: Giuseppe De Nittis e Pino Pascali, entrambi innovatori nati a pochi chilometri di distanza in Puglia, vengono messi a confronto in un’inedita mostra vis-à-vis che esplora la loro capacità di sperimentazione.
Particolare visibilità sarà data, inoltre, agli espositori del Centro e Sud Italia provenienti tra i tanti, da città come Napoli, Catania, Pescara, Sorrento, Scicli, Avellino, Nuoro, Modica e San Pantaleo, che considerano la fiera per la propria proposta strategica un evento di assoluta importanza.
Consagra, Guccione e Giorgi: identità artistiche a confronto
Guardando alle identità artistiche, ma anche al confronto e alle intersezioni tra stili ed epoche, la fiera offrirà ai visitatori un viaggio tra installazioni, performance, talk ed eventi speciali. Tra questi “Lo studio di Pietro Consagra come performance di una vita” ricostruisce idealmente lo studio romano in via Cassia 1162 di questo protagonista internazionale dell’arte astratta, attraverso una serie vintage di fotografie scattate da Claudio Abate. Il progetto, a cura dell’Archivio Pietro Consagra, include anche nove preziose foto vintage di Ugo Mulas che ritraggono l’artista al lavoro nel suo studio.
Il viaggio di Roma Arte in Nuvola nei linguaggi dei pionieri prosegue con Piero Guccione, uno dei più importanti pittori italiani figurativi del XX secolo, protagonista di La città sognata – Opere 1959-1972. La mostra, realizzata dall’Archivio Piero Guccione a 70 anni dal suo arrivo nella Capitale, ripercorre il suo periodo romano accanto al maestro Renato Guttuso, con una selezione di 18 opere a olio su tela che catturano la bellezza meditativa del lavoro del “pittore del mare” insieme all’essenza della sua poetica.
Il Comune di Civita Castellana, noto per la grande tradizione artigianale nel campo della ceramica, presenterà, invece, la sua storia nonché l’opera di un’eccellenza: il Maestro Franco Giorgi. Passione e sperimentazione sono le caratteristiche di tutto il suo percorso artistico, che ha dato vita a forme inaspettate e articolate.
Talk e Performance
Oltre alle mostre, due che hanno per oggetto la fotografia, una della DGCC e una sul “Gioco delle identità” a cura di Arianna Catania, non possiamo tralasciare il programma di performance. Si tratta di un progetto speciale curato da Daniela Cotimbo e Adriana Polveroni quest’anno orientato per lo più sul suono, come si conviene a un progetto, quello di Roma Arte in Nuvola, che vuole marcare anche il territorio della sperimentazione. Ecco, quindi, Francesco Fonassi, Iginio de Luca e il duo Lu.Pa (Lulù Nuti e Pamela Pintus) accanto alla performance tra azione e femminismo di Francesca Cornacchini.
“I quattro artisti – ha sottolineato Polveroni – saranno protagonisti del talk della domenica, mentre negli altri giorni, nel piano talk, dove quest’anno presentiamo un nuovo progetto di Marta Roberti, “La signora degli animali” si parlerà di collezionismo, di sostegno attivo ai giovani artisti, di fotografia, di parchi d’arte e di restauro”.
Insomma, Roma Arte in Nuvola 2024 sarà un’occasione unica per intraprendere un viaggio emozionante tra le migliori proposte artistiche e le nuove avanguardie. “Il mio auspicio per questa edizione, così ricca di proposte diversificate e unite dal comune intento di raggiungere un vasto pubblico – ha aggiunto l’ideatore Nicosia – è che possa suscitare entusiasmo e consenso come nelle passate edizioni. Puntiamo a coinvolgere un’ampia utenza, con un’attenzione speciale ai giovani, nella speranza di coinvolgere le nuove generazioni e ampliare il loro orizzonte culturale. Il nostro obiettivo è rafforzare Roma Arte in Nuvola come punto di riferimento per il panorama artistico nazionale e internazionale, facendo di ogni edizione un’occasione sempre più rilevante per la diffusione e la valorizzazione delle diverse espressioni dell’arte”.