Il ticket sale a 10 euro per i turisti last minute. Brugnaro: ‘Venezia città aperta che ha solo bisogno di regolamentare i flussi’
Proprio alla vigilia dell’arrivo degli ispettori dell’Unesco per stilare il nuovo rapporto dedicato a Venezia, il Comune vara il secondo anno di sperimentazione del ticket di ingresso alla città, che pure non ha influito minimamente sui flussi turistici, visto che gli stessi dati resi noto dalla Smart Control Room dell’Amministrazione dicono che durante i giorni di ticket si sono registrate mediamente 7mila presenze in più rispetto agli stessi giorni dell’anno precedente.
Quali sono le novità rispetto allo scorso anno?
I cambiamenti annunciati dal sindaco Luigi Brugnaro, dopo l’approvazione di una delibera ad hoc da parte della giunta che ora inizierà l’iter di approvazione da parte del Consiglio comunale della Serenissima, rivelano l’intenzione di un’ulteriore stretta sulle visite ‘mordi e fuggi’ per contrastare il fenomeno dell’overtourism.
Tra le novità principali vi è, infatti, l’aumento dei giorni in cui la visita a Venezia sarà su prenotazione e anche la tariffa, che raddoppia per i turisti last minute. Sarà, dunque, obbligatorio versare il contributo per l’accesso anche al venerdì: 5 euro come per il provvedimento in vigore, che diventano 10 euro per chi prenota solo tre giorni prima del suo arrivo a Venezia.
Il resto del regolamento resterà lo stesso, con il contributo dovuto a chi arriva in città tra le 8.30 e le 16, mentre non ci sarà obbligo di prenotazione per chi vorrà trascorrere la serata in Laguna.
Il ticket sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori, compresi il Lido di Venezia, Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, San Clemente, Poveglia. Non è dovuto per chi transita da piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima, senza entrare nel centro storico.
Ecco le giornate in cui è previsto il contributo d’accesso
In totale le giornate con il contributo d’accesso saranno 54 rispetto alle 29 del 2024. Si inizierà con un primo periodo dal 18 aprile al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17, 18, 23, 24, 25 e 30, 31), giugno (1, 2 e 6, 7, 8 e 13, 14, 15 e 20, 21, 22 e 27, 28, 29) e luglio (4, 5, 6 e 11, 12, 13 e 18, 19, 20 e 25, 26, 27).
Il contributo di accesso dovrà essere corrisposto dai visitatori giornalieri che non soggiornano a Venezia.
Non dovranno pagare i residenti, i lavoratori, anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in città. Sono esentati dal pagamento i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, i parenti dei residenti. Esenzione anche per i visitatori del Salone nautico Venezia (dal 30 maggio al 2 giugno) e per i partecipanti alla Vogalonga (l’8 giugno).
Riscossione e controlli
Anche nel 2025, il ‘cuore del sistema’ sarà la piattaforma multicanale e multilingua, realizzata da Venis Spa. La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app (raggiungibile al sito https://cda.ve.it) accedendo alla quale si potrà ottenere il Qr code da esibire in caso di controlli sull’effettivo pagamento del tributo, che il comune intende intensificare : “Sono previste anche sanzioni penali per chi rilascerà dichiarazioni false”, ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, ribadendo che “il contributo all’accesso non può essere sufficiente al controllo flussi, non è la soluzione per tutto, ma è importantissimo aver inserito un metodo, che non serve a fare cassa, ma è un modo per sconfiggere l’overtourism”.
Brugnaro: ‘Venezia città aperta che ha solo bisogno di regolamentare i flussi’
“Venezia è la prima città al mondo che affronta il tema dell’overtourism”, ha affermato il sindaco Brugnaro. “Riproponiamo il provvedimento nello stesso arco di tempo ipotizzato lo scorso anno. La variazione di quest’anno è che abbiamo aggiunto il venerdì e aggiunto i giorni del Salone nautico e del Redentore. Gli orari sono gli stessi, dalle 8.30 alle 16. Per premiare chi prenota in anticipo continuiamo a tenere il contributo di 5 euro, aumentiamo a 10 euro a chi prenota negli ultimi quattro giorni”, ha spiegato il primo cittadino.
“C’è chi chiede il numero chiuso, ma poi come si farà a impedire alle persone di arrivare? Servirebbero porte e barriere. Non siamo in questa fase, siamo una città aperta che ha solo bisogno di regolamentare i flussi. Vogliamo che la città sia viva e aperta e non abbia un portone”, ha assicurato infine Brugnaro, rivendicando il successo del provvedimento che ha introdotto il contributo per l’accesso.