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Napoli, Giardino Romantico Palazzo Reale: al via i lavori di restauro

da | 27 Set 2024 | Turismo

L’area riaprirà al pubblico la prossima primavera. Il progetto prevede anche il recupero di parti architettoniche e impiantistiche.

Presentato il progetto di recupero del Giardino Romantico del Palazzo Reale di Napoli e al via i lavori di restauro per una spesa di 900mila euro.
L’area sarà chiusa al pubblico almeno fino alla primavera del prossimo anno.

Epifani: ‘Una rinuncia temporanea’

“È una temporanea rinuncia per i visitatori del giardino storico, aperto gratuitamente tutti i giorni della settimana, che rappresenta un prezioso polmone verde nel centro della città – ha ricordato Mario Epifani, direttore del Palazzo Reale.
Il progetto, frutto di ricerche storiche molto approfondite, ha lo scopo di ridare al Palazzo Reale l’assetto che aveva quando era abitato dal re, prima che subisse una serie di trasformazioni incongrue dovute ai danni legati alla guerra e alla fine della monarchia.
“Per il grande impatto antropico da parte di un pubblico numeroso ed eterogeneo è necessario un alto livello di manutenzione sul patrimonio vegetale, nonché di un servizio di sorveglianza che lo preservi nel prossimo futuro – ha aggiunto Epifani -. Un analogo restauro filologico del verde, basato su uno studio approfondito dei documenti d’archivio otto e novecenteschi, interesserà in parallelo il Giardino Pensile e il Giardino Italia”.

Gli interventi in programma

Gli interventi sul Giardino Romantico rientrano nell’ambito del piano strategico «Grandi Progetti Beni Culturali» (finanziato con 23 milioni di euro dal Ministero della Cultura) e comprendono la demolizione della pavimentazione in asfalto del viale neobarocco perpendicolare all’accesso alla Biblioteca Nazionale e il rifacimento delle superficie pavimentate in cocciopesto di tufo, al fine di garantire una maggiore accessibilità e fruizione del complesso museale.
Inoltre, come sottolineato dall’architetto paesaggista Marco Ferrari, progettista e direttore dei lavori che ha illustrato gli interventi programmati insieme al direttore Epifani e alla responsabile del progetto Almerinda Padricelli, le attività di restauro non interesseranno solo i viali del giardino, quale luogo di connessione e di cerniera del complesso monumentale, snodo dei vari istituiti, dalla Biblioteca Nazionale al Teatro di San Carlo, ma l’intera “rete di drenaggio per far fronte a fenomeni metereologici sempre più importanti”.

Padricelli: ‘Non solo verde ma infrastrutture e servizi’

Oltre al ripristino della componente arborea, si interverrà anche sulle parti architettoniche e su quella impiantistica e strutturale, quale ultimo tassello del più ampio progetto di adeguamento degli impianti idrico-sanitario, antincendio e di irrigazione. È previsto, inoltre, il recupero di manufatti, arredi e di tutti gli annessi legati al giardino.
Non solo verde, dunque, ma anche “infrastrutture impiantistiche e servizi per offrire al pubblico una fruizione in sicurezza, consapevole e gradevole”, ha sottolineato Padricelli, ricordando che “a fine lavori sarà estesa anche a tutti i giardini del Palazzo la connessione wi-fi già presente nel museo, dando ai visitatori la possibilità di accedere a contenuti digitali che illustreranno le varie specie arboree”.

 

 

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