fbpx

FAI, via alla dodicesima edizione del censimento ‘I luoghi del cuore’

da | 18 Set 2024 | Promozione e valorizzazione, Turismo

Il censimento a oggi ha registrato oltre 11 milioni di voti raccolti a favore di oltre 39mila luoghi votati in 6.508 Comuni

 

Al via la dodicesima edizione del censimento ‘I luoghi del cuore’, lanciata dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Tutti arruolati per partecipare dal 17 settembre al 10 aprile 2025 alla più grande mappatura spontanea del patrimonio culturale italiano che da vent’anni raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati dagli italiani.

Alcuni dati

Il censimento ‘I luoghi del cuore’ a oggi ha registrato oltre 11 milioni di voti raccolti a favore di oltre 39mila luoghi votati in ben 6.508 Comuni. Un modo per favorire la partecipazione delle comunità ma anche un mezzo per intervenire nel recupero di alcuni luoghi votati. Quest’anno il primo classificato otterrà 70mila euro ma anche i luoghi che non hanno vinto e hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti possono aspirare al contributo: basta presentare un progetto all’apposito bando che uscirà dopo il censimento. Dalla prima edizione a oggi sono stati sostenuti ben 163 interventi di tutela, restauro e valorizzazioni in tutte le regioni italiane.

La ricerca

Per valutare l’impatto de ‘i luoghi del cuore’ in vent’anni di attività è stata anche condotta una ricerca, commissionata da FAI e Intesa Sanpaolo a Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. Lo studio ha misurato gli effetti culturali, sociali, ambientali ed economici. La ricerca si è basata su tre principali fonti di indagine: i dati forniti dal FAI, come informazioni sullo sviluppo de “I Luoghi del Cuore” e delle molte attività collaterali realizzate nel tempo e dossier di approfondimento dedicati ai progetti sostenuti, che comprendono quadri economici, rendicontazioni, attestazioni di partnership, rassegne stampa; un articolato questionario relativo ai 163 progetti sostenuti, compilato dai referenti locali come sindaci, parroci e associazioni; basi dati esterne come SNAI – Strategia Nazionale Aree Interne, ISTAT Data e Eurostat data e Open Bilanci.

Il valore della comunità

Il punto principale emerso dalla ricerca riguarda la funzione di innesco che il programma del FAI esercita sui territori e sulle comunità: è stata registrata crescita di consapevolezza, ma si evidenzia anche crescita del volontariato e nuove conoscenze. Per citare un esempio, notevole è la chiesa rupestre del Crocifisso a Lentini (SR), dove il sostegno del programma ha portato all’attrazione di altri contributi, che hanno permesso nuovi restauri e la sistemazione dello scenografico sentiero di accesso; inoltre, la chiesa viene oggi aperta periodicamente da un gruppo di volontari.

Le aree interne sono quelle con più beneficio dal programma

A trarre beneficio del programma del FAI sono in gran parte le aree interne, con meno risorse a disposizione. Di 141 Comuni in cui ricadono i 163 progetti sostenuti, 58 sono classificati come aree interne: il 41 per cento. Qui i cittadini si mobilitano in pratiche di gestione del patrimonio, attivando meccanismi di partecipazione dal basso. In particolare, nei Comuni con meno di mille abitanti il sostegno del programma ha generato un ritorno economico diretto, con l’aumento delle attività degli operatori turistici nei luoghi finanziati e benefici a lungo termine nelle voci di spesa inerenti a sviluppo sostenibile, trasporti e urbanistica.

L’impatto economico

Il programma del FAI è un efficace strumento per attrarre contributi economici grazie alla visibilità acquisita durante il censimento: ben un quinto dei luoghi sostenuti dal programma ha la capacità di moltiplicare per venti volte il contributo iniziale assegnato. In alcuni casi le risorse raccolte superano addirittura 1 milione di euro. Questo è dovuto all’attiva collaborazione dei cittadini ma anche delle istituzioni e di attori territoriali disposti a investire. È quanto accaduto al Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), dove un luogo per anni negletto è ora valorizzato e visitabile: si tratta del Museo Vasariano, dove a I Luoghi del Cuore si sono uniti enti – dal Comune alla Soprintendenza al Ministero degli Interni – e finanziatori pubblici e privati, con un risultato altrimenti impensabile.

L’impatto ambientale

Notevole è anche l’impatto ambientale. L’elevato numero di luoghi votati – ben 12mila –  ma di cui solo 2.300 ricadono in aree naturali SIC o ZPS, evidenzia un bisogno delle comunità locali di salvaguardare beni non ancora tutelati e protetti da specifiche normative oppure a rischio, bisogno espresso proprio attraverso la partecipazione al censimento. Inoltre, i ‘Luoghi del cuore’ ha dato il via a molteplici effetti diretti: la riqualificazione di aree verdi degradate, progetti improntati all’ecosostenibilità o a sventare azioni lesive sul paesaggio ma anche iniziative strettamente ambientali. Un esempio è il progetto pilota ideato dal CNR IRSA di Verbania Pallanza a favore del Lago d’Orta e del suo ecosistema, che ha testato – con risultati positivi – la possibilità di risanare i sedimenti litorali mediante l’utilizzo di cozze di acqua dolce, che svolgono inoltre la funzione di biosentinelle, segnalando con la loro chiusura sversamenti inquinanti. Inoltre, la grande visibilità portata dalla partecipazione al censimento ha condotto alla stipula, tra oltre 70 soggetti pubblici e privati, di un Contratto di Lago, un importante strumento di governance dei processi di sviluppo locale, aggiungendo quindi a quello ambientale un importante effetto di tipo sociale.

Scuole in prima linea

Inoltre, per il 79% dei luoghi sostenuti, le scuole sono state coinvolte nella fase di censimento, in particolare delle primarie e medie inferiori. Inoltre, svariati luoghi restaurati o valorizzati grazie al programma hanno riscontrato un aumento del pubblico scolastico e delle visite d’istruzione, evidenziando ulteriormente l’attenzione crescente da parte delle istituzioni educative verso questo tema.

La curiosità dei beni ecclesiastici

Considerando i luoghi finanziati dal programma, i beni ecclesiastici superano sensibilmente le altre categorie. In generale, il rapporto tra il numero di luoghi sostenuti dal programma e quelli votati mostra come ci sia un totale equilibrio tra beni ambientali e beni architettonici, tanto come ripartizione dei voti, quanto come numero di progetti sostenuti. Tale rapporto si sbilancia per i beni ecclesiastici, con un numero di sostegni triplicato, a fronte di un totale di luoghi votati inferiore: un dato che dimostra quanto la diffusione territoriale del patrimonio religioso – di cui l’accorpamento delle parrocchie, in costante crescita, rende sempre più ostica la conservazione – esprima un notevole bisogno di intervento.

Le novità del 2024

L’edizione 2024 de ‘I luoghi del cuore’ vede importanti novità. Prima di tutto, è presente un rinnovato sistema di partecipazione online. Infatti, si può votare sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli cartacei scaricabili da ogni scheda luogo. Si possono votare tutti i luoghi del cuore che si desiderano, senza limite numerico. Se il luogo del cuore non è già presente sul sito, si può inserirlo in qualsiasi momento. Chiunque può votare: maggiorenni e minorenni, italiani e stranieri. Si può costituire un gruppo – e registrarlo attraverso la sezione ‘promuovi’ del sito – a favore di un luogo del cuore, su cui concentrare una raccolta voti, utilizzando i materiali disponibili in ogni scheda luogo.

Premi più alti

Ci sono anche nuovi premi economici per i vincitori. Sale a ben 600mila euro il contributo totale messo a disposizione per il sostegno ai progetti, 200mila euro in più rispetto alle edizioni precedenti. Il primo classificato si aggiudicherà 70mila euro, il secondo avrà 60mila euro, mentre il terzo otterrà 50mila euro, con 20mila euro in più per ognuno dei vincitori. Anche la dotazione del bando post censimento, che sarà aperto nel 2025, dopo l’annuncio dei risultati e a cui potranno partecipare i luoghi che avranno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti, vedrà un aumento conseguente: sarà infatti possibile richiedere contributi fino a 50mila euro (invece che fino a 30mila euro). C’è anche un nuovo logo e una campagna di comunicazione, ideati dall’agenzia milanese GB22.

Le piccole comunità si fanno sentire

Commenta il Presidente del FAI, Marco Magnifico: “Il risultato che mi è più caro di questi vent’anni di ‘Luoghi del Cuore’ è l’aver toccato con mano con quanto ottimismo molte piccole e piccolissime comunità si siano messe in gioco per ‘farsi sentire’, trovando il coraggio di gridare al mondo che anche la loro piccola storia è parte viva della Grande storia italiana. Centinaia di Comitati, migliaia di voti, molti piccoli e sconosciuti monumenti d’arte e natura salvati per ricucire una tela dove ogni punto ha il diritto di guardare al futuro”.

Un progetto che definisce l’identità italiana da vent’anni

Dichiara Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “La presenza di Intesa Sanpaolo a un traguardo così importante come i 20 anni de ‘I Luoghi del Cuore’ conferma la convinzione della Banca a sostenere un progetto ormai tradizionale e identitario per gli italiani: un appuntamento imperdibile con la bellezza e con il senso di appartenenza alla propria terra e un impegno concreto per tutelare i luoghi che fanno parte della nostra memoria. Un sostegno che prosegue sin dagli esordi del 2004 e che ci porta oggi a festeggiare insieme al FAI e a tutti gli italiani”.

I ‘luoghi del cuore’ dei testimonial del censimento 2024

Ma quali sono i ‘luoghi del cuore’ dei testimonial del censimento 2024? Per Alessio Boni il luogo del cuore è Borgo di Visso (MC): “Prima del terremoto del 2016 era uno dei borghi tra i più affascinanti che avessi mai visitato, a metà tra Medioevo e Rinascimento, bellissimo!  Immerso nella natura, circondato dai monti Sibillini, purtroppo a otto anni di distanza dal sisma che lo ha gravemente colpito si è ancora molto lontani dalla sua rinascita – nonostante la ricostruzione sia stata avviata – e per questo chiedo a tutti di votarlo per velocizzare il sogno di vederlo risorgere”. Il luogo del cuore di Cristiana Capotondi è la Basilica di Santa Maria in Trastevere, a Roma, “una bellissima chiesa nel meraviglioso quartiere in cui sono cresciuta”. Per Milly Carlucci il luogo del cuore è la Scatola Archeologica, a Roma: “Si tratta di un luogo stranissimo, perché scavato al di sotto di un palazzo comune… Sotto al quale sono stati trovati appunto una serie di reperti che risalgono addirittura all’VIII secolo a.C., quindi vi si può leggere una stratificazione di epoche diverse a partire dalla Fondazione di Roma fino all’epoca imperiale, quando lì sorgeva una domus di gente molto ricca, come testimoniano i pavimenti a mosaici e le meravigliose pareti dipinte. Un vero e proprio tesoro sotto a un palazzo, che invito tutti a visitare, come se ne trovano del resto in tutta Roma”.

Francesca Cavallin ha scelto l’Hotel des Bains a Venezia: “un albergo storico che ben rappresenta l’architettura e il fascino della Belle Époque, inaugurato nel 1900. È stato anche il set cinematografico del meraviglioso film di Luchino Visconti ‘Morte a Venezia’ qui girato nel 1971, nonché ambientazione dell’omonimo romanzo di Thomas Mann. Ebbene, da 15 anni quel luogo è chiuso e con mio grandissimo rammarico, perché credo sia uno dei più rappresentativi del fascino eterno e inimitabile di Venezia”. Marco Carrara ha scelto Maratea (PZ), mentre Licia Colò ha optato per Montalto di Cessapalombo (MC), borgo prima pieno di vita ma poi svuotato dopo il terremoto del 2016: “Questo borgo si può definire a tutti gli effetti come la porta dei Monti Sibillini, con il suo splendido giardino delle farfalle e i pochissimi residenti che fanno di tutto per resistere. Mi piacerebbe che tornasse a popolarsi, valorizzato come ingresso a uno splendido parco che merita una visita”.

Il luogo del cuore di Beppe Convertini è Martina Franca (TA), “un salotto a cielo aperto, un labirinto bianco con intarsi barocchi e molte splendide architetture – come il Duomo di San Martino, la Chiesa del Carmine, il Palazzo Ducale – immerse nella Valle d’Itria, ovvero la Valle dei Trulli, tra oliveti, vigneti e masserie”. Massimo Dapporto ha scelto Giove (TR), mentre Maurizio De Giovanni ha optato per Villamare (SA). Il luogo del cuore di Enzo De Caro è il bosco di Sant’Antonio, in Abruzzo; Sabaudia (LT) è il luogo del cuore di Maria Latella. Marisa Laurito ha scelto Palazzo Spagnolo, a Napoli: “Si tratta di un edificio stupendo, che conserva al suo interno imponenti scalinate ad ala di falco, progettate a metà del Settecento allo scopo di favorire la socializzazione, per permettere alle persone di incontrarsi e parlare… Era frequentato spessissimo da Re Carlo III, che vi si recava per sostituire i cavalli con i muli, con i quali poi affrontava la ripida  Salita delle Vergini”.

Per Teresa Mannino il luogo del cuore è la terra, inteso come “il terreno vero e proprio. Mi piacerebbe che nelle città ci fossero meno cemento, meno asfalto e più terra dove piantare fiori, orti, prati”. Il luogo del cuore di Sabrina Paravicini è Palazzo Malacrida, a Morbegno (SO), mentre quello di Benedetta Rinaldi è l’Altipiano delle Rocche (AQ). Paola Saluzzi ha scelto il Tempio di Hera, a Metaponto (MT), mentre Saturnino ha scelto Villa Bonaccorsi, a Potenza Picena (MC). Filippo Scicchitano ha optato per il Castello dei Conti d’Aquino a Roccasecca (FR), “fondato nel X secolo dall’abate di Montecassino nonché, secondo qualche storico, il luogo in cui nacque Tommaso d’Aquino”. Il luogo del cuore di Giovanni Scifoni è il Ponte Tazio a Via Nomentana, a Roma, mentre quello di Pino Strabioli è Vietri sul Mare (SA). Sebastiano Somma ha scelto la Chiesa di Sant’Anna, a Varano (NA), mentre Mario Tozzi ha preferito la Ferrovia dell’Italia centrale, che attraversa Sulmona, Terni e Rieti “innanzitutto perché le ferrovie intanto hanno un valore ecologico straordinario, inoltre perché quel tratto dell’Italia centrale è quasi sconosciuto ai più, mentre è un posto bellissimo”. Infine, Pamela Villoresi ha scelto Mondello (PA) e il suo antico stabilimento balneare ‘Charleston’.

Clicca sul banner per leggere Territori della Cultura