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L’Atlante Farnese rappresenterà l’Italia a Expo 2025 a Osaka

da | 2 Set 2024 | Appuntamenti, Arte e Cultura, Mostre ed Eventi, Promozione e valorizzazione, Soft Power italico

L’opera arriva in Giappone per la prima volta.

A Expo 2025 a Osaka sarà l’Atlante Farnese a rappresentare il patrimonio culturale dell’Italia nel padiglione italiano. L’imponente scultura in marmo di quasi venti quintali per circa due metri di altezza appartiene alla collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN).  L’opera arriva in Giappone per la prima volta.

L’Atlante Farnese al centro del padiglione Italia

L’annuncio è stato dato dal Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, l’Ambasciatore Mario Vattani, durante la conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi al Villaggio Italia, il progetto itinerante di promozione delle eccellenze del patrimonio culturale, artistico, storico ed economico italiano realizzato in occasione dell’arrivo a Tokyo per la prima volta nella storia della Nave Scuola Amerigo Vespucci. L’Atlante Farnese sarà posizionata al centro della piazza semicircolare del padiglione Italia la cui architettura è ispirata alla Città Ideale del Rinascimento italiano, su progetto di Mario Cucinella – MCA Architects.

L’opera

Databile al II secolo d.C. (epoca Antonina intorno al 150 d.C.), l’Atlante Farnese è un’opera unica di cui non esistono copie. Rappresenta Atlante, con un lungo manto che gli copre la schiena, le ginocchia piegate e il corpo ricurvo, mentre regge sulle spalle il globo celeste tenendolo tra le mani. L’immagine è quella dell’enorme fatica alla quale Atlante è costretto, sovrastato dalla mole del globo. Il volto è contornato da capelli arricciati e una folta barba, scavato al di sotto degli zigomi, dando l’idea del tormento. La sfera, finemente scolpita, simboleggia l’Universo, con le costellazioni, i segni zodiacali, le quattro direzioni, il Cielo e la Terra secondo le teorie conosciute al tempo.

L’ Atlante Farnese ha segnato gli studi in campo astronomico-scientifico, divulgando il sapere e le teorie di Tolomeo tanto da diventare modello per i disegni dei primi globi celesti olandesi nel Cinquecento e punto di riferimento per gli scienziati delle epoche successive. Sul globo celeste, in rilievo di 6 mm sono segnati i cerchi meridiani che passano per i poli e per i punti dei solstizi e degli equinozi, l’equatore, l’eclittica, un circolo artico e uno antartico; sono anche presenti, in forma antropomorfa o di animale, le costellazioni australi e boreali e i dodici segni dello Zodiaco.

La storia

Tesoro apprezzato sin dal Cinquecento, fu acquisita da Alessandro Farnese nel 1562 da Paolo del Bufalo per 255 scudi, divenendo così parte della collezione Farnese a Roma. L’opera fu restaurata tra il 1550 e il 1560, quando fu collocata a Palazzo Farnese in quella che divenne la stanza dell’Atlante, dove rimase fino al 1786 quando giunse a Napoli sotto i Borbone. Da allora è esposta al Museo Archeologico Nazionale.

La mitologia

Secondo la mitologia, Atlante, figlio del Titano Giapeto e della Ninfa Climene, fratello di Prometeo ed Epimeteo, era un astuto e scaltro Titano. Durante la Titanomachia si schierò con Crono e contro Zeus, ma fu sconfitto e condannato per il resto dei suoi giorni a sorreggere la volta del cielo sul proprio capo e con le proprie mani. Il mito sembra forse nascere dalla sensazione visiva che gli antichi avevano, di una volta celeste poggiata sulle cime delle montagne più alte e da queste sostenuta. Le vicende di Atlante si intrecciano anche con le fatiche di Eracle; fu proprio il Titano ad aiutare l’eroe a completare l’undicesima fatica, rubando i pomi d’oro dal giardino delle Esperidi, in cambio dei quali Eracle doveva sorreggere la volta celeste al suo posto.

Atlante come personificazione del legame tra Oriente e Occidente

Atlante, personificazione del rapporto con l’Universo, ma anche del viaggio come legame ideale tra Oriente e Occidente, sarà il metaforico accompagnatore che il visitatore incontrerà nel percorso espositivo alla scoperta delle eccellenze italiane in mostra al padiglione Italia: le più sofisticate tecnologie italiane applicate allo spazio, al mare e agli abissi, al benessere dell’individuo e della società. Una narrazione del futuro che l’Italia sviluppa rifacendosi al pensiero filosofico e umanistico che si radica nella cultura greco-romana con uno sguardo rivolto all’interculturalità che il Mediterraneo ha da sempre rappresentato.

Sangiuliano: “Far conoscere a tutti un’opera che rappresenta l’eredità culturale della nostra Nazione”

Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha commentato: “Mettere al centro del padiglione Italia un capolavoro nonché icona di valore inestimabile come l’Atlante Farnese, nei giorni dell’Esposizione Universale di Osaka nel 2025, significa far conoscere a tutti un’opera che rappresenta l’eredità culturale della nostra Nazione. La preziosa scultura, insieme ad altre opere della collezione, ha contribuito a fare del MANN uno dei musei archeologici più importanti al mondo, determinando un forte impulso alla diffusione della nostra cultura e al riconoscimento dell’Italia come custode di un patrimonio unico a livello globale”.

Vattani: “l’Atlante Farnese racconta anche i valori che portiamo a Expo”

Ha dichiarato il Commissario Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, Mario Vattani: “Per la prima volta l’Atlante Farnese arriva in Giappone: si tratta di un’operazione logistica senza precedenti, resa possibile grazie alla fiducia del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a cui va tutta la nostra gratitudine. Ringraziamo la Direzione Generale Musei e il Museo Archeologico di Napoli e siamo certi del valore di questa scelta, perché l’Atlante Farnese, con la sua fortissima carica simbolica, racconta anche i valori che portiamo a Expo: la ricchezza del nostro patrimonio culturale e le responsabilità che ne derivano, e anche la scienza, la ricerca, la nostra alta tecnologia, lo spirito del viaggio e della scoperta di altre culture”.

Osanna: “La scultura vola per la prima volta Oltreoceano per incarnare lo spirito di questo importante evento internazionale”

Il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, ha spiegato: “È con orgoglio che la Direzione generale Musei e il Museo archeologico nazionale di Napoli hanno accolto l’invito del Commissariato Generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka, a sostenere la presenza dell’Italia, durante la prossima Esposizione Universale, con il prestito di uno dei capolavori più rappresentativi del Museo. La scelta dell’Atlante Farnese, opera unica e iconica, non è stata affatto casuale. La scultura, potente non soltanto dal punto di vista storico-artistico ma anche per i molteplici significati ad essa sottesi, vola per la prima volta Oltreoceano per incarnare lo spirito di questo importante evento internazionale: il superamento delle frontiere della conoscenza attraverso la curiositas, il desiderio di scoperta e l’attrazione per l’ignoto, connaturati nell’animo umano e che da sempre hanno contribuito a creare ponti e stabilire relazioni tra mondi e popoli diversi, tra Occidente e Oriente”.

Expo 2025 Osaka in pillole

Expo 2025 Osaka si svolgerà sull’isola artificiale di Yumeshima, situata nella baia di Osaka, dal 13 aprile al 13 ottobre 2025. Con una superficie di 1,55 km2, il sito avrà un’area padiglioni al centro, con acque nella sua parte meridionale, e verde nella sua parte occidentale. Il simbolo di Expo 2025 Osaka sarà ‘the Grand Roof – Ring’, il Grande Tetto ad anello, comunemente chiamato ‘Ring’. Disegnato dall’architetto Fujimoto Sou, progettista dell’Expo, rappresenta la filosofia dell’Esposizione Universale: ‘Uniti nella diversità’. La mascotte di Expo 2025 Osaka è Myaku Myaku, una strana creatura dalle forme mutevoli, di colore rosso e blu. La parte rossa rappresenta la cellula, mentre quella blu è l’acqua pulita, che mentre scorre si trasforma. Il suo nome deriva dalla parola ‘myaku’, che in giapponese significa ‘pulsazione0 e dunque vita. ‘Designing Future Society for Our Lives’, ‘Progettare la società futura per le nostre vite’ è il tema di Expo 2025 Osaka: un invito alla comunità internazionale a portare soluzioni concrete per la realizzazione di una società sostenibile, che supporti le idee degli individui e migliori la qualità della vita delle persone.

Il padiglione Italia a Expo 2025

Il padiglione Italia a Expo 2025 Osaka disegnato dall’architetto Mario Cucinella, MCA – Mario Cucinella Architects – è una rivisitazione in chiave moderna della Città Ideale del Rinascimento col teatro, la piazza e il giardino all’italiana quali luoghi topici dell’identità urbanistica e sociale del nostro Paese. Il progetto del padiglione Italia pone al centro della riflessione il valore della persona e le sue interazioni con il mondo circostante: la società, la tecnologia e la sostenibilità.
Per la prima volta nella storia di Expo il padiglione Italia ospiterà anche quello della Santa Sede.

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