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Giubileo e Milano-Cortina arrivi record con rischio overbooking

da | 28 Mar 2024 | Turismo

Secondo l’osservatorio sull’economia del turismo delle Camere di commercio, in Italia nel 2023 sono state registrate 852 milioni di presenze turistiche, 41% delle quali rappresentate da millennial (28-42 anni) che si confermano componente principale della domanda. Le presenze hanno premiato principalmente città d’arte e cultura (40,4%), mare (26,6%) e montagna (16,6%). Tra le principali motivazioni di viaggio nel periodo 2012-2023: la cultura conferma per il secondo anno il primo posto, l’enogastronomia passa dall’undicesimo al quinto posto mentre gli eventi, in salita al dodicesimo posto, attraggono oramai il 6,5% dei flussi turistici, in particolare nel target alto spendente. Non è dunque un caso che le previsioni per il Giubileo del prossimo anno e le successive Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026 confermino in pieno questo trend.

Le prospettive per il Giubileo e le Olimpiadi

Per il Giubileo, sono previsti 35 milioni di arrivi turistici (+170 per cento) che genereranno 105 milioni di presenze (+94 per cento). Calcolando una permanenza di circa 3 giorni la spesa turistica si ipotizza sia attorno ai 16,7 miliardi di euro. Per il 2026 a Milano, invece, sono attesi 513 mila visitatori per un totale di 1,8 milioni di presenze: la spesa turistica stimata ammonta a 281 milioni di euro. Numeri che sono stati commentati positivamente da Daniela Santanché, ministro del Turismo: “I dati mostrano che l’Italia è riuscita a salire. Siamo sul secondo gradino del podio. Nel 2022 eravamo in quarta posizione”.

Rischio overbooking

Secondo le stime Isnart (su dati Istat, Location Intelligence ed Airdna) per entrambi gli eventi emerge un rischio overbooking: molto elevato per il Giubileo, in considerazione dei 400mila posti letto dell’attuale capacità ricettiva che già oggi presentano un tasso di occupazione medio annuale del 66%; probabile per Milano-Cortina, considerati i 250mila posti letto oggi a disposizione, con un tasso di occupazione medio nel periodo del 63%, parzialmente mitigato dal fatto che le maggiori presenze si distribuiranno in un territorio più ampio.

“Difficoltà a reperire gli addetti”

“Bisogna guardare oltre i confini del luogo in cui si svolge l’evento per la sistemazione nelle strutture ricettive: ovviamente garantendo i servizi di mobilità”, – ha spiegato Andrea Prete, presidente di Unioncamere. – Sul fronte del lavoro invece: “Stiamo monitorando la difficoltà di reperire gli addetti. Su quasi 1 milione e 146mila entrate di personale programmate nel 2023, il 47,7% era difficile da reperire, nel 31,7% dei casi per mancanza di candidati. Il turismo è uno di quei settori in cui la difficoltà a trovare candidati è diventata quasi di tipo strutturale, considerando che la quota della difficoltà di reperimento nel 2019 era al 24,6%, inferiore quindi alla media 26,4%.”

Ospitalità filiera strategica

Quella dell’ospitalità si conferma, quindi, una filiera strategica e vitale per il sistema paese, avendo dimostrato una notevole capacità di reazione allo shock della pandemia. Un settore che ha svolto anche un significativo ruolo di tenuta sociale, sostenendo la crescita dell’occupazione femminile (+1,8% le imprese guidate da donne nel 2023) e quella delle imprese a titolarità estera (+62,4% le aziende aperte da stranieri), fasce tradizionalmente più svantaggiate nell’accesso al mercato del lavoro.

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