Il Parco Archeologico continua a stupire grazie alle innovative tecniche di restauro. Scoperto anche un affresco di mitologia greca
Nel Parco Archeologico di Pompei ha aperto al pubblico, l’8 marzo, la sezione femminile del complesso delle Terme del Foro, al termine dei lavori di manutenzione e restauro.
Per la prima volta fruibili al pubblico, le Terme hanno rivelato superfici dipinte, rimaste finora sconosciute a causa di spesse concrezioni che ne obliteravano la policromia già dal momento dello scavo dell’edificio nel 1823-24.
Un restauro con tecniche all’avanguardia
Grazie al lavoro meticoloso dei restauratori e con l’aiuto di uno strumento laser di ultima generazione, è stato possibile rimuovere le concrezioni e scoprire la bellezza della decorazione del primo ambiente, quasi come se fosse una nuova scoperta.
Al di sotto di uno spesso strato di calcare, era celata buona parte della decorazione di IV stile, caratterizzata dall’alternanza di pannelli colorati, e al di sopra della piccola vasca, dipinta di color verde acqua, si nascondeva una splendida decorazione con elementi vegetali e uccelli su fondo giallo.
Tramite l’impiego della tecnologia laser, è stato possibile scoprire che una decorazione vegetale ricorre anche nella struttura di sostegno del bacile, mentre numerosissimi graffiti diffusi sulle pareti ci raccontano la vita di chi fruiva delle terme.
L’intervento di restauro ha comportato l’esecuzione di diffuse opere di protezione dai fattori di degrado, il rifacimento dei manti di copertura e la sarcitura delle lesioni, che compongono un complesso quadro fessurativo, in buona parte testimonianza degli accadimenti subiti dal monumento nelle diverse fasi antiche – il sisma del 62 d.C., l’eruzione del 79 d.C.
Come visitare le Terme
Le Terme saranno aperte al pubblico tutti i giorni dalle 10:30 alle 14 (ultimo ingresso alle 13:30) con ingresso ogni 30 minuti, per gruppi di massimo 15 persone alla volta (ore 11 e 13 in inglese). Il costo di accesso, che include un accompagnamento con presentazione degli ambienti, è di 5 euro (in aggiunta al costo di ingresso al sito di Pompei). Gratuito per i bambini al di sotto dei 6 anni e per i possessori dell’abbonamento MyPompeii Card. È consigliata la prenotazione sul sito www.ticketone.it
La scoperta di un nuovo affresco nella Casa di Leda
Oltre ai dipinti delle Terme femminili, riportati alla luce con innovativi lavori di restauro, il Parco Archeologico continua a regalare sorprendenti scoperte.
A Pompei gli archeologi hanno scoperto un affresco ben conservato del mito greco dei fratelli Frisso ed Elle. L’affresco è stato trovato sulla parete di una stanza di una casa adiacente a quella di Leda ed è ancora parzialmente sepolto.
Il Mito di Frisso ed Ella
L’affresco è stato definito “in eccellente stato di conservazione” dal direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel che ha posto l’accento sull’attualità del tema raffigurato.
Il mito di Frisso ed Ella racconta di due profughi, un fratello e una sorella, in fuga via mare, costretti ad allontanarsi a causa delle trame malvagie di una matrigna che vuole sbarazzarsi di loro.
La scena ritratta nell’affresco fa parte del mito in cui i due fratelli vengono salvati da un ariete volante con un vello d’oro, che li protegge dalla matrigna che complotta per farli uccidere. Nella storia, Ella cade in mare e annega mentre Frisso fugge. L’affresco cattura questo momento, con Elle immersa nell’acqua e protesa verso il fratello.