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Colosseo: “Contrastare il bagarinaggio con biglietti nominativi e documenti”

da | 20 Set 2023 | Arte e Cultura

Rendere i biglietti nominativi, come succede per gli eventi sportivi negli stadi o per alcuni concerti, tutti i ticket che ogni giorno vengono emessi per accedere al Parco Archeologico del Colosseo. Questo l’obiettivo prefissato dal ministero della Cultura che risponde alla richiesta di Roma Capitale di mettere un freno alla criticità del bagarinaggio per accedere a uno dei monumenti più visitati al mondo.
A luglio l’Autorità della Concorrenza e del Mercato aveva deciso di vederci chiaro. “È quasi impossibile – denunciavano molto turisti – trovare per tempo i biglietti del Colosseo sul sito del rivenditore ufficiale. Ingressi dal valore di 16 euro spariscono subito, finendo sui portali di varie agenzie a 50, 60, 80 euro”. Prezzi dunque quintuplicati, impossibilità di acquisto e un mercato giudicato opaco, la cui immagine si riversa sul più famoso monumento italiano.
E ora proprio dal ministro Gennaro Sangiuliano arriva la proposta: biglietti con nome e cognome dell’acquirente stampato e un documento d’identità all’ingresso. Una soluzione che dovrebbe rendere più difficile il lavoro di chi ha cercato di speculare acquistando biglietti in massa soprattutto online, con sistemi automatici detti bot utilizzando server all’estero.

“Stiamo ponendo rimedio ai disastri del passato – riferiscono fonti del MIC citate dall’agenzia DIRE -. In questi mesi abbiamo lavorato per giungere rapidamente al biglietto nominativo e superare la montagna di contenziosi giuridico-amministrativi ereditati dalla precedente gestione. Sin dalla sua istituzione il Parco Archeologico del Colosseo sta lavorando per contrastare il fenomeno del bagarinaggio. Inoltre, è già stata introdotta e sarà ampliata la quota dei titoli di ingresso riservata alla vendita in loco nel giorno in cui i turisti intendono visitare l’Anfiteatro” prosegue il ministero.

Già dallo scorso anno, con il superamento della fase pandemica, la reperibilità dei biglietti per la visita del Parco archeologico del Colosseo e dei Fori romani è divenuta più difficile. Se da un lato fino a maggio 2023 non è stata aperta alcuna biglietteria fisica presso gli ingressi dei siti, dall’altro i ticket che venivano emessi dal rivenditore ufficiale, CoopCulture, tramite la piattaforma online, si esaurivano entro pochi minuti dalla messa in rete. Colpa non solo degli ingressi limitati ma anche di un meccanismo non in grado di bloccare procedure di accaparramento da parte dei sistemi automatici di acquisto dei biglietti.

Nel 2022 la Consip ha tentato di cambiare le cose bandendo una gara a procedura aperta per l’affidamento in appalto del servizio di biglietteria. La decisione è arrivata in seguito all’approvazione di un protocollo di azione di vigilanza collaborativa tra l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), il Ministero della Cultura e Consip. Lo scorso 26 aprile 2023 il CNS (Consorzio Nazionale dei Servizi) si è aggiudicato la gara, rappresentando un cambio di rotta enorme, se si pensa che tra una proroga e l’altra il servizio era in mano a Coopculture da 25 anni. Ad oggi però il Consorzio non ha ancora avviato la propria attività a causa dei ricorsi presentati dalle altre società partecipanti al bando di gara, tra queste anche CoopCulture che, di fatto, non ha mai smesso di gestire la vendita dei biglietti del Parco archeologico del Colosseo.

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