Sangiuliano: ‘Una grande vittoria dell’Italia e del buonsenso’
Il Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Riad in Arabia Saudita, per la sua 45esima sessione, ha deciso di non iscrivere il sito ‘Venezia e la sua laguna’ nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO in pericolo.
La discussione è iniziata con la proposta presentata da Icomos, una delle tre organizzazioni incaricate di consigliare il Comitato Unesco nelle sue deliberazioni: “Le misure prese fino a oggi non sono state sufficienti” hanno detto gli esponenti di Icomos. “Se Venezia fosse messa nella lista dei siti in pericolo avrebbe l’effetto di mobilitare un’intera comunità a collaborare a trovare soluzioni per la città”.
Il grido di allarme di Icomos, al quale ha fatto eco nelle scorse settimane quello di una parte di cittadini che chiedevano di inserire Venezia nella black list per denunciare al mondo lo stato di pericolo, è stato rispedito al mittente, a partire dal Giappone, il primo Paese che si è schierato a spada tratta in difesa dell’Italia.
L’Italia, hanno detto, ha dimostrato il suo impegno nei confronti di Venezia con i 6,5 miliardi di euro investiti nelle barriere mobili anti-alluvione (Mose) e con la costruzione di alloggi all’interno della città. Inoltre, il provvedimento sul contributo di accesso, appena votato in un consiglio comunale in parte contestato da associazioni e cittadini, è stato visto dai Paesi votanti come uno sforzo per tentare di salvaguardare la città.
Sangiuliano: “Vittoria dell’Italia”
“Il lavoro di squadra svolto in questi mesi dal Ministero della Cultura insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, alla Regione Veneto, al Comune di Venezia e alle istituzioni che compongono localmente il Comitato di Pilotaggio del sito, ha fermato un’indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Venezia, quindi, non è in pericolo. Negli ultimi mesi il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città. Il Ministero della Cultura è al suo fianco e proseguiremo insieme il complesso percorso di salvaguardia e valorizzazione di un simbolo dell’Italia che è patrimonio dell’umanità. Nella discussione in Comitato, il Governo ha evidenziato i rilevanti progressi conseguiti negli ultimi anni per la salvaguardia del sito dalla minaccia dei cambiamenti climatici e dalle sfide poste dal turismo di massa- ha spiegato il Ministro- Il Comitato ha valutato positivamente l’impatto delle misure adottate per proteggere il patrimonio della città dal fenomeno dell’acqua alta, vedi il sistema MOSE e le barriere alla Basilica di San Marco, e per gestire gli afflussi turistici. In particolare, è stata riconosciuta l’importanza della recente approvazione, il 12 settembre scorso, del Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Contributo d’accesso alla città di Venezia”.
“L’organo dell’UNESCO ha rilevato che il sito deve affrontare importanti sfide legate alla complessità del suo ecosistema. Ha per questo chiesto all’Italia di proseguire con determinazione nell’azione di tutela del sito e l’ha incoraggiata a invitare l’UNESCO e i suoi organi tecnici a svolgere una missione conoscitiva a Venezia che potrà essere utile per avere un quadro aggiornato dello stato di conservazione del sito e della strategia messa in atto dal Governo nazionale e locale per garantirne la migliore salvaguardia”, ha concluso Sangiuliano.
Tajani e Santanchè: ‘Premiato gioco di squadra’
“All’UNESCO grazie al gioco di squadra del Governo italiano e di Venezia, abbiamo ottenuto un successo internazionale per la città lagunare. Continuiamo a lavorare per il forte rilancio del patrimonio culturale e del turismo in Italia”. Ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Grande soddisfazione anche per il ministro del Turismo Daniela Santanchè: “Apprendo con gioia che Venezia non sarà inserita nella lista dei siti a rischio dall’Unesco ed esulto, come ogni altro italiano, per questo straordinario risultato che premia l’impegno del Governo, della Regione Veneto e del Comune di Venezia che con il gioco di squadra hanno vinto una partita difficile. Questo, però, non deve assolutamente diminuire gli sforzi per proteggere una città che è un monumento a cielo aperto e che deve essere possibile ammirare da tutti fino alla fine dei tempi ed è per questo che Venezia potrà sempre contare sul mio impegno personale e di tutto il ministero del Turismo per tutelare la sua unicità e tipicità. Continueremo a lavorare per promuovere un turismo sempre più accessibile e sostenibile, come da visione industriale che abbiamo definito per il settore”.