Fra i nomi che vengono alla mente Salvador Dalì che in Tuscia scoprì quel Sacro Bosco che avrebbe ispirato una parte della propria opera. Tarquinia, la città del poeta Cardarelli, scelta dall’artista cileno Sebastian Matta, poeta, pittore, scultore, architetto fra i più rappresentativi del secolo. E poi Balthus innamorato di Montecalvello che acquistò e restaurò nel ’70. E come non ricordare il buen retiro nella torre medievale di Chia di Pier Paolo Pasolini, l’artista americano Cy Twombly che stabilitosi in Italia nel ’57 possedeva un palazzo a Bassano in Teverina. Sulle colline del lago di Bolsena Plinio de Martis e Giorgio Franchetti nel casale di “Rentica”, già proprietà dei. Conti Cozza Caposavi crearono un punto di lavoro e un luogo d’incontro aperto agli artisti. Fra questi Tano Festa, Franco Angeli, Mario Schifano, Luigi Ontani, Carla Accardi. Non lontano, alla Serpara di Civitella d’Agliano le opere di Paul Wiedmer e di altri artisti hanno dato vita a un microsistema collezionistico indipendente diffuso sul territorio, che sfugge a quello classico dei grandi musei.
Sipicciano, frazione di Graffignano, provincia di Viterbo, citato per la prima volta nell’anno 840, seicento anime circa, è un piccolo centro della Tuscia che vanta alcuni monumenti di grande valore storico-artistico come il Complesso della Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo che conserva la Cappella Baglioni, esempio di rara pittura tardo – manierista in area viterbese, dedicata a San Francesco d’Assidi. Si trova alla sinistra dell’altare maggiore. Interamente affrescata e decorata con fregi e stucchi, col ricorrente stemma dei Baglioni, ricorda le nozze nel 1576 di Federico Baglioni e Curia Piccolomini Todeschini.
E oggi Spicciano col suo possente castello dalle torri angolari si apre all’arte. Arte contemporanea inserita in un contesto storico consolidato, una torre di origine medievale, utilizzata per la distribuzione dell’elettricità fino agli anni settanta, detta per questo Torre Enel. E’ all’interno di questa Torre in cima al paese che Antonio Arevalo, poeta, critico, curatore d’arte, già Addetto Culturale presso l’Ambasciata del Cile in Italia, ha fondato un MicroMuseo. Il progetto, promosso dall’Associazione Culturale Palimpsesto, vede il sostegno della Direzione Culturale del Ministero degli Affari Esteri del Cile, del Comune di Graffignano, dell’Università Agraria di Sipicciano, delle Accademie di Belle Arti di Palermo, Roma e Viterbo e della Pro Loco locale. Un MicroMuseo per una sola opera “Eccidio” creata da Ivan Navarro. Una scultura circolare, posta al centro dell’ambiente. Una cavità che sembra sprofondare verso l’abisso. Lungo le pareti si legge la parola “Eccidio” illuminata all’infinito.
Orario apertura: dal 30 giugno al 30 settembre da mercoledì a domenica ore 10.00 – 17.00
Dal 1° ottobre ’23 al 30 giugno ’24 venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.ooo
Ingresso gratuito. Informazioni: 347-4450667 /338-8497580