Venere delle Polemiche, Armando Testa risponde alle critiche sulla campagna “Open to meraviglia” 

da | 28 Apr 2023 | Promozione e valorizzazione, Turismo

“Open to meraviglia” continua a regalare sorprese. Quella che doveva essere una semplice campagna pubblicitaria per promuovere il turismo nazionale, ha scatenato una grande bufera di polemiche, ironie e prese in giro. Infatti la Venere di Botticelli in versione influencer, firmata dall’agenzia pubblicitaria torinese Armando Testa, inciampa ancora e ancora. Giorno dopo giorno si moltiplicano le segnalazioni di sviste, errori e scivoloni. 

Le traduzioni tragicomiche

Ad animare il dibattito online, nelle ultime ore, sono state le traduzioni presenti sul sito dedicato Italia.it, specie nella versione in tedesco, non più visibile. I nomi delle mete, infatti, sono stati tradotti letteralmente, producendo risultati decisamente inattesi. Brindisi è diventata “Toast”, che indica proprio l’atto di alzare i bicchieri alla salute di qualcuno. Fermo si è trasformata in “Stillstand”, termine che significa stasi, arresto, stallo. E così via. Scalea è stata trasformata in “Treppe”, ossia scala. E Camerino si è fatta “Garderobe”, guardaroba o armadio, che dir si voglia. Al netto del contenuto e dei costi, la campagna pubblicitaria “Open to meraviglia” del ministero del Turismo sta regalando ogni giorno strafalcioni tecnici che fanno sorridere ma anche pensare. 

Un progetto diverso

In Italia infatti, non abbiamo bisogno di più visitatori, ma di un turismo migliore, meno impattante dal punto di vista socio-ambientale e più esperienziale. Riproporre i soliti luoghi comuni, quasi come se si dovesse ricordare a qualcuno che nel nostro paese ci sono Venezia o il lago di Como o che si mangia la pizza, risulta scontato. Sarebbe stato diverso, per esempio, il progetto avesse dato largo spazio al Made in Italy. La Venere avrebbe potuto indossare abiti di famosi stilisti nazionali, pubblicizzare cantine importanti o piccole imprese, ottenendo così promozione e sponsorship utili per finanziare la campagna. Ma soprattutto per portare ai fruitori un’immagine diversa e più ampia del nostro paese. 

La risposta del gruppo Armando Testa

Intanto il gruppo pubblicitario Armando Testa ha ringraziato il pubblico per l’accoglienza al lavoro svolto. “Quando una campagna di promozione turistica rompe il muro dell’indifferenza e riesce a dar vita in soli 5 giorni ad un dibattito culturale così accesso, rappresenta sempre qualcosa di positivo. Grazie a tutti coloro che hanno immaginato che il video destinato alla presentazione del progetto – e dunque realizzato con materiale di repertorio – fosse già lo spot ufficiale della campagna. Per i migliaia di commenti, meme, appassionate discussioni. Grazie a chi ci ha fatto sentire milionari! Ma i 9 milioni di euro di investimento previsto da Enit sono destinati alla pianificazione media in tutti i principali mercati. La Armando Testa ringrazia, e Venere con noi. Erano più di 500 anni che non si parlava tanto di lei”. Così è quanto, in parte, si legge sulla pagina del Corriere della Sera acquistata dall’agenzia pubblicitaria per spiegare che il video presentato ufficialmente dalla ministra Daniela Santanchè non è il video della campagna di comunicazione ma solo una “prova”. Ma alla ministra le è stato detto? E se si, perchè non è stato comunicato nella presentazione? Ovvero perchè è stato presentato se non definitivo? Attendiamo ora, di conoscere lo spot “vero” che presenterà al mondo, con la campagna “Open to Meraviglia” il nostro Paese.