Ottima la partenza del bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna con 25 milioni di euro nel biennio 2019-2020 per sostenere i progetti di riqualificazione e la ristrutturazione di alberghi, stabilimenti balneari e termali, tra contributi a fondo perduto e fondo regionale di contro-garanza.
Il 17 luglio scorso, nel giorno di apertura, si è esaurito infatti l’intero plafond disponibile per la prima finestra temporale utile. Un apposito nucleo di valutazione – spiega la Regione in una nota – è già al lavoro per l’esame del primo blocco di progetti presentati. La graduatoria finale di queste domande sarà approvata entro il prossimo mese di ottobre, con l’obbligo di realizzare entro il 2019 almeno l’80% dei progetti che avranno ricevuto il via libera, secondo il cronoprogramma fissato. La seconda e ultima finestra del bando, che potrà accogliere fino a 150 domande, si aprirà invece il 15 ottobre per chiudersi il 3 dicembre.
In poche ore sono arrivate un numero elevato di richieste, segno di aver intercettato correttamente la vivacità imprenditoriale del settore.
Stiamo accompagnando e sostenendo questo importante sforzo di innovazione e modernizzazione – commenta l’assessore regionale al turismo, Andrea Corsini – mettendo sul piatto, oltre ai 25 milioni destinati a incentivare gli investimenti privati, altri 20 milioni di euro per finanziare, con altri bandi rivolti alle amministrazioni comunali, interventi di riqualificazione e rigenerazione dello spazio urbano e del lungomare nelle principali località balneari della Costa adriatica.
I contributi coprono una parte delle spese sostenute per la realizzazione di opere murarie e impiantistiche, acquisto di macchinari, attrezzature, finiture e arredi, oltre alle dotazioni informatiche e ai servizi per la creazione di siti internet per l’e-commerce e per le attività di progettazione. Tutti interventi, che vanno nella direzione di creare un sistema forte tra pubblico e privato, per competere da vincenti nei mercati nazionali e internazionali. Un’opportunità rivolta a imprese individuali e società.
Non è fissata una soglia massima di spesa, pero’ è previsto un tetto di 200 mila euro al contributo concedibile ad ogni singolo progetto. Finanziamento che può arrivare fino a 210 mila euro a vantaggio delle imprese femminili e/o giovanili e di quelle localizzate in zone di montagna e in aree in ritardo di sviluppo. La dimensione minima dei progetti oscilla tra gli 80 mila euro per stabilimenti e strutture balneari e locali di pubblico intrattenimento e i 100 mila euro per alberghi, campeggi e stabilimenti termali.
La maggior parte delle 60 domande arrivate finora riguardano strutture alberghiere (43), seguite dagli stabilimenti balneari (11), strutture all’aria aperta (4) e, infine, stabilimenti termali (2). La quota più consistente dei progetti presentati spetta a Rimini con 24 domande presentate, seguita nell’ordine da Ravenna(15 domande), Modena (6), Bologna (5), Forlì-Cesena (4), Ferrara (3), Parma (1)e Piacenza (1).