Via libera dal Consiglio Regionale del Lazio al Piano Triennale 2019 – 2021 in materia di servizi e di beni culturali. Si tratta di un piano atteso da molti anni (l’ultimo risale al 2002) che consentirà a musei, istituti culturali, archivi e biblioteche presenti sul territorio di lavorare con maggiore programmazione, avendo certezza dei finanziamenti nell’arco del prossimo triennio.
I punti principali del Piano, sono stati illustrati ieri in aula alla Pisana dall’assessore regionale al bilancio Alessandra Sartore: “il Piano Triennale ha l’obiettivo di consolidare e far crescere i sistemi territoriali dei servizi culturali già esistenti – ha spiegato l’assessore – ma anche incoraggiare la nascita di nuove aggregazioni che permettano alle comunità locali di creare nuovi rapporti di conoscenza sul proprio territorio e di accrescere le potenzialità di promozione, formazione e ricerca. Per valorizzare il patrimonio culturale diffuso su tutto il territorio regionale, il piano – ha aggiunto Sartore – stimola la sinergia tra i diversi enti coinvolti attraverso accordi inter-istituzionali, come disciplinato dall’articolo 112, comma 4 Dlgs 42/2004, il quale prevede che lo stato, le regioni e gli altri enti pubblici possano stipulare accordi per definire strategie ed obiettivi comuni di valorizzazione, nonché elaborare piani strategici di sviluppo sui beni culturali di pertinenza pubblica e anche sui beni di proprietà privata, previo consenso degli interessati”.
L’assessore Sartore, ha inoltre sottolineato che il Piano, introduce due novità fondamentali per semplificare i meccanismi di accreditamento. “Per i musei – ha detto l’assessore – fa riferimento all’attualissimo modello di accreditamento elaborato per il Sistema Museale Nazionale dalla Direzione Generale dei Musei del Mibac e sancito con il D.M. n. 113/2018. Inoltre, riconoscendo la grande eterogeneità del patrimonio culturale regionale, introduce elementi di flessibilità nei requisiti minimi degli orari di apertura che possono essere declinati su fasce orarie settimanali, garantendo un minimo di giornate di apertura annuali. Allo stesso tempo, incentiva le aperture straordinarie e serali dei luoghi della cultura, con l’obiettivo di renderli sempre più un punto di riferimento vivo per il territorio e i suoi abitanti”.
Il Piano sollecita e promuove l’accessibilità e l’apertura a tutte le fasce di pubblico attraverso: l’eliminazione delle barriere architettoniche; la promozione di iniziative finalizzate ad una maggiore partecipazione di tutte le categorie di cittadini, con l’utilizzo di strumenti didattici tradotti nelle lingue delle comunità straniere residenti, l’ausilio di percorsi dedicati ai bambini e laboratori e percorsi fruibili da persone non vedenti e non udenti; una grande attenzione all’innovazione tecnologica, alla comunicazione e alla formazione. Per raggiungere questi obiettivi, – rende noto la Regione – il Piano triennale mette in campo risorse concrete potenziando gli investimenti fatti negli ultimi anni e attingendo anche ai fondi europei disponibili, prevedendo forme di premialità per i servizi culturali già inseriti in forme sistemiche.
In sintesi gli investimenti previsti sono oltre 11 milioni per manutenzione straordinaria (es. spese per accessibilità e allestimenti) e innovazione tecnologica di cui: 6,835 milioni (Fondi Europei) con l’avviso pubblico “L’impresa fa cultura” destinato a micro, piccole e medie imprese; 4,544 milioni tra fondi ordinari per musei, biblioteche e archivi e azione cardine per musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici e complessi monumentali.
Inoltre, risorse per le attività e il funzionamento di musei, biblioteche e archivi storici: 1,7 milioni sul 2019 per valutare i risultati conseguiti e poi determinare gli stanziamenti per le annualità 2020-2021.
Infine, risorse per il sostegno al funzionamento e per lavori di ristrutturazione e arredi degli Istituti Culturali: 700 mila euro per il 2019 +350 mila per il 2020. Il processo di riforma avviato dal Piano proseguirà con la modifica alla legge regionale 24 novembre 1997 n. 42, “Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio”, che sarà approvata entro aprile in Giunta.