Il nuovo triennio rappresenta la conseguenza di quanto avvenuto finora: una rigorosa selezione, attraverso sei bandi annuali, ha permesso di individuare nel tempo le imprese culturali giovanili più promettenti del Paese, sul piano dell’innovazione e dal punto di vista gestionale e organizzativo. L’obiettivo per i prossimi anni di Funder35, promosso dalle 18 fondazioni di origine bancaria e dalla Fondazione Con il Sud, è di rafforzare le singole organizzazioni e, in un’ottica di rete, l’intera community. Differenti tra loro per ambito (arti visive, musica, teatro, danza, archeologia, turismo, arte circense, ecc.) e mercato di riferimento (dalla produzione artistica e creativa ai servizi di tutela e valorizzazione culturale), le imprese prescelte rappresentano una significativa comunità di buone pratiche.
“Con questa nuova fase di Funder35 vogliamo consegnare il modus operandi delle Fondazioni di origine bancaria ai giovani imprenditori della ‘comunità di Funder’ -ha ricordato il presidente Guzzetti- Quello che ricevono in dote dalle Fondazioni non sono soltanto risorse economiche, ma soprattutto una pratica consolidata, fondata sul lavorare insieme, mettendosi in discussione, nel confronto e nella messa in comune delle migliori pratiche. La cultura contribuisce a dare forma alla nostra identità fa crescere il senso di appartenenza e lo spirito di comunità. Ci fa aprire agli altri, con la certezza delle nostre radici e la speranza verso il futuro. Di tutto questo abbiamo un gran bisogno”.
Il Presidente del Comitato di Gestione Funder35, Antonio Cabras, ha specificato che “l’obiettivo implicito è quello di ‘creare valore’ sociale, culturale ed economico, non solo a beneficio delle organizzazioni che fanno parte del gruppo, ma anche dei giovani che intendono utilizzare l’impresa culturale come forma ideale e concreta di cambiamento”. Funder35 si rivolge più in generale a imprese giovanili di piccole dimensioni, caratterizzate da una forte fragilità strutturale e operativa e dalla dipendenza delle sovvenzioni saltuarie di finanziatori pubblici e privati. Un contesto sfavorevole aggravato dalle difficoltà legate ai bilanci pubblici e che impone l’adozione di nuove strategie per migliorare le capacità di affrontare il mercato.
Il fine è superare queste criticità, rafforzando le imprese sul piano organizzativo e gestionale. La community sarà arricchita da nuovi ingressi: in questi giorni sono state inserite circa 30 nuove imprese culturali individuate dalle singole Fondazioni promotrici . L’offerta formativa, curata da Fondazione Fitzcarraldo, prevede servizi, flessibili e personalizzabili, con una programmazione di formazione on line, l’avvio di gruppi di lavoro con accompagnamento mirato, la realizzazione di eventi in presenza per garantire occasioni di networking. Il primo di questi seminari nazionali con la community si terrà l’8 aprile a Napoli all’interno degli spazi di Fondazione Foqus nei Quartieri Spagnoli, simbolo di rinnovamento e cambiamento attraverso la cultura e l’innovazione sociale.
Sarà sviluppato inoltre il programma CrowdFunder35, sperimentato con successo già lo scorso triennio e curato dalla Fondazione Sviluppo e Crescita Cassa di Risparmio di Torino, che prevede un percorso di accompagnamento nella realizzazione di campagne di crowdfunding e il cofinanziamento delle donazioni raccolte secondo il meccanismo del ‘matching grant’: al raggiungimento del 50% dell’obiettivo fissato, le donazioni saranno raddoppiate da Funder35 fino al tetto massimo complessivo di 100mila euro.
La prima chiamata rivolta alle imprese della community sarà lanciata a maggio su Eppela, la principale piattaforma italiana di crowdfunding reward based (basato sul sistema delle ricompense). Il triennio 2018-2020 di Funder35 è promosso dal progetto Funder35, nato nel 2012 nell’ambito della Commissione per le Attività e i Beni Culturali di Acri, l’Associazione delle Fondazioni.