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Mibac. 207 candidati per la direzione di sei siti: Osanna si ricandida per Pompei

da | 13 Gen 2019 | Arte e Cultura, Persone e Carriere

Nella foto: Reggia di Caserta.

In una nota del Mibac si legge: “Lo scorso 22 dicembre sono scaduti i termini per la presentazione delle domande relative al bando internazionale 2018 per direttori dei musei italiani. A essere interessati sono tre istituti di livello dirigenziale di prima fascia e tre di seconda fascia. Alla prima fascia appartengono le Gallerie dell’Accademia di Venezia, la Reggia di Caserta e il Parco archeologico di Pompei. Alla seconda il Parco archeologico dell’Appia Antica, il Parco archeologico dei Campi Flegrei e il Palazzo Reale di Genova. Il numero totale di coloro che hanno presentato la propria candidatura per una delle procedure o per entrambe è di 207, di cui il 95,7% italiani e il restante 4,3% stranieri.”

Il direttore uscente del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna, ha presentato la domanda per il bando internazionale 2018 per direttori dei Musei italiani. Osanna, a quanto si apprende dal Mibac, si è candidato per la riconferma al sito di Pompei e concorrerà con altri 47 candidati, di cui l’8,3% stranieri. Per la guida di Pompei hanno presentato la propria domanda il 60,5% degli uomini e gli esterni al ministero sono il 68,8%.

Il bando, per quanto riguarda i beni culturali in Campania, prevede anche la nomina di altri due direttori, quello della Reggia di Caserta dopo l’uscita di scena di Felicori, andato in pensione, e quello per il parco Archeologico dei Campi Flegrei. Per il primo hanno fatto domanda 77 candidati, di cui il 5,8% stranieri. Per i Campi Flegrei, invece, 73 domande e solo il 2,7 per cento stranieri.

Le candidature saranno ora valutate da una commissione formata da cinque esperti che opereranno una prima selezione di massimo 10 candidati. Da tali selezioni verrà individuata una terna da sottoporre al ministro il quale individuerà, per gli istituti di livello dirigenziale generale, Pompei, e Reggia di Caserta, il candidato cui conferire l’incarico. Per gli istituti di livello dirigenziale non generale (come Campi Flegrei) la terna verrà sottoposta al direttore generale musei Antonio Lampis, che ricopre l’attuale interim alla Reggia di Caserta.

Alla guida di uno dei più importanti musei italiani dal 2015 c’è Eike Schmidt che potrebbe rimanere in carica, contrariamente a quanto aveva annunciato nel 2017 l’ex ministro della cultura austriaco Thomas Drozda il quale aveva affermato che Schmidt al termine del suo mandato a Firenze sarebbe diventato il prossimo direttore del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Difatti, secondo AgCult, “i risultati degli Uffizi nel 2018 si preannunciano ottimi ed è verosimile che la valutazione del ministero su Schmidt sarà positiva. Su questo il direttore non si sbilancia: ‘Presenteremo i dati sul 2018 in una conferenza stampa specifica a breve. I risultati sono molto buoni, frutto del lavoro non di un singolo ma di una squadra’, precisa. Di certo non nasconde che ‘sta andando tutto bene, quindi – scherza Schmidt – anche il direttore’”.

Invece, “per quanto riguarda i direttori di musei autonomi – il cui mandato scadrà l’anno prossimo – si procederà a ‘una valutazione del loro operato. Ma a seconda della valutazione andranno avanti automaticamente oppure no. Non dovranno partecipare di nuovo a un bando. Hanno un contratto di ‘quattro più quattro’, ha scherzato il ministro Bonisoli riferendosi alla scadenza del mandato stabilito dal bando vinto nel 2015 dagli attuali direttori. Inoltre, ha aggiunto, saranno fornite indicazioni ‘con un preavviso sufficiente’ perché si parla ‘di professionisti anche importanti’ e per ‘non lasciare un periodo di vuoto.’”

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