Il turismo funziona bene ed è essenziale investire su di esso per far crescere la Puglia. Il 2019 sarà lanno in cui la Puglia avrà modo di affermarsi ulteriormente nel settore turismo. Questo è quanto è emerso dalla conferenza stampa dellevento La Puglia del Turismo Le cose fatte nel 2018 I buoni propositi per il nuovo anno tenutasi ieri a Bari alla Fiera del Levante.
Lo dimostrano i dati riportati dallOsservatorio di Pugliapromozione: un aumento del 3% sugli arrivi (fascia di riferimento: gennaio – agosto) rispetto allanno precedente; +10% se si prendono in considerazione solo gli arrivi degli stranieri. Il tasso dinternazionalizzazione è passato dal 22,8%, registrato nel 2017, al 25,3% nel 2018. Un aumento di 2,5 punti. I dati positivi non finiscono qui, perché il numero degli addetti al settore ha guadagnato 5,3 punti percentuali, secondo i dati delle Camere di Commercio, mentre le strutture ricettive hanno registrato un incremento del 6,8%. I dati confermano quanto detto dallAssessore allIndustria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone: «Il vero settore strategico che sta trainando la Puglia è il turismo».
Con il piano strategico Puglia365 sono stati definiti degli obiettivi che dovranno essere portati a termine per migliorare i dati sopra riportati. Il primo obiettivo è lallungamento della stagione, o meglio una «destagionalizzazione», ovvero far sì che la domanda sia continua non solo in determinati periodi dellanno. Questo obiettivo, per forza di cose, è direttamente collegato agli altri due: internazionalizzazione della regione Puglia emiglioramento dellaccoglienza, «soprattutto esperienziale». «La destagionalizzazione ha sottolineato Capone – ha richiesto un “affondo” sui prodotti turistici come cultura, gastronomia e turismo lento. Oggi abbiamo beni, bellezze, bontà enogastronomiche. Stiamo lavorando, insieme agli esperti e alle associazioni di categoria, per trasformarli in prodotti turistici, aiutando gli operatori ad organizzarsi in reti, ad usare professionalità, competenze, capacità organizzative. Li stiamo accompagnando con analisi, informazioni, formazione. E in questo percorso verrà fuori la Puglia migliore, più creativa e collaborativa. Progetti e prodotti turistici per fare una Puglia grande! E l’impegno a cui stiamo lavorando e che vedrà ulteriori significativi passi avanti nel 2019».
LAssessorato, insieme a Pugliapromozione, ha presentato dei report interessanti sui prodotti turistici della Puglia. Da quello che emerge, il turismo enogastronomico prevale sugli altri. La Puglia è la terza regione, dopo Toscana e Sicilia, ad essere scelta come meta turistica per un viaggio enogastronomico: 350 prodotti tipici, 188 masserie didattiche, 10.700 ristoranti, 732 agriturismi, rendono variegata lofferta pugliese. Il turismo culturale, invece, è prevalentemente straniero (60% degli arrivi) e la regione deve puntare sulla valorizzazione dei borghi, paesaggi e piccole città. Infine, il turismo sportivo, di natura e di benessere non ha ancora raggiunto il livello degli altri due.
«La Puglia ha affermato il Presidente della Regione, Michele Emiliano – è una meta turistica amata perché custodisce la sua autenticità. Autenticità dei luoghi, dei paesaggi, delle tradizioni, della cultura dell’accoglienza. Il nostro lavoro è incessante per migliorare l’offerta turistica, tutelando l’ambiente e la qualità della vita, e promuovendo eventi e servizi di qualità. Siamo molto attenti ai trend internazionali e ai vari target turistici».