Un altro anno brillante per le-commerce viaggi, con un fatturato che supererà la soglia degli 11 miliardi di euro per il 2018. Il risultato, stimato da SpeedVacanze.it (il tour operator che ha inventato l’esclusiva formula dei viaggi per single) prevede quindi un aumento del 15% rispetto ai 10,7 miliardi del 2017.
Negli ultimi anni il mondo delle agenzie di viaggi si è profondamente trasformato e circa un terzo di quelli che erano i primi operatori turistici sono usciti di scena. Dai 7 miliardi di euro nel 2007 le vendite complessive sono via via diminuite fino a dimezzarsi nel 2016. Come Teorema, che dagli anni 90 fino al primo lustro del 2000 ha fatto storia, o Viaggi del Ventaglio”, che dopo il fallimento è rinata con un nuovo nome e nuove strategie commerciali, sono molti i tour operator che hanno passato momenti di crisi. Solo per citarne alcuni: Agamare, Columbus, Eurotravel, Maxitraveland, Todomondo, un tempo gli illustri del campo. Tutti travolti dalle OTA, acronimo inglese che sta per «online travel agency». Una ventina di superstiti tradizionali rimasti sul mercato hanno invece dovuto cercare dimensioni maggiori e cambiare modello di business. Eppure – secondo quanto osserva Roberto Sberna, direttore generale di SpeedVacanze.it- per chi ha saputo cavalcare l’era dell’online il settore ha raggiunto volumi impressionanti, destinati ancora a crescere nei prossimi anni.
Quello dei viaggi online è un settore che progredisce a ritmi frenetici: le neoimprese in questo business, sviluppate dal 2005 ad oggi sono 1500 e di queste: 250 sono nate solo nel 2017. In questo contesto cresce anche la tecnologia mobile nelle-commerce dei viaggi: secondo i dati di Expedia nel terzo trimestre del 2018 gli italiani che hanno prenotato da tablet o smartphone sono aumentati del 40% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Grazie anche al peso del turismo, in Italia questanno il valore dellattività economica online supererà complessivamente i 39 miliardi di euro, assestandosi a 39,3 miliardi con una crescita del 12% rispetto al 2017. Recupereremo così parte del ritardo a fronte di altri paesi come la Francia, dove il fatturato complessivo si aggira intorno agli 80 miliardi di euro.
