In Parlamento l’esame della “Nota di Aggiornamento 2018” del DEF: si decide su Beni Culturali e Turismo

da | 9 Ott 2018 | Formazione e Lavoro, Leggi e regolamenti

Arriva oggi al senato per l’esame, la Nota di Aggiornamento 2018 del Documento di Economia e Finanza (DEF) relatrice Michela Montevecchi, vicepresidente della 7a commissione. Il testo, trasmesso dal governo al Parlamento la scorsa settimana, prevede la programmazione della politica economica nazionale in una prospettiva di medio-lungo termine nei diversi settori di intervento.
Due paragrafi del documento trattano rispettivamente i beni culturali (“per il riordino della materia dello spettacolo e per la modifica del codice dei beni culturali”) e il turismo (“per la modernizzazione e l’innovazione nei settori dell’agricoltura, dell’agroalimentare, del turismo e dell’ippica”), ricorrendo a una serie di disegni di legge collegate alla Manovra e a “un piano straordinario di assunzioni, in modo da fronteggiare il grave deficit di organico” e senza tralasciare “la promozione della cultura tra i giovani”.
La carenza di personale è il tema più urgente; infatti, oltre alla “migrazione” di personale qualificato in materia Turismo al Mipaaft nel nuovo Dipartimento del Turismo, vanno sommati i numerosi pensionamenti avvenuti negli ultimi anni ed i prossimi nel breve tempo.
“La revisione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, anche per migliorare la capacità di prevenzione e il contrasto all’illegalità, nonché la capacità di valorizzare e mobilitare le vocazioni dei territori”.
Sono previsti importanti interventi: “mappatura dei beni culturali abbandonati e non utilizzati; prevenzione del rischio per i siti archeologici; realizzazione di un Catalogo Unico Nazionale Digitale del patrimonio culturale; monitoraggio della gestione dei siti UNESCO italiani; sviluppo di reti museali; sperimentazione di card digitali per usufruire di beni ed attività culturali; valorizzazione del patrimonio culturale della moda e del design”.
Inoltre, un posto centrale è riservato alla valorizzazione del Made in Italy, in chiave enogastronomica e promuovendo l’internazionalizzazione. “Soprattutto le aree interne che, se sviluppate adeguatamente, devono diventare uno dei fattori di maggiore attrattività del nostro Paese”, in particolare le specificità del Sud Italia. Si parla, pure, di provvedimenti sulla tassa di soggiorno, gli affitti brevi, le professioni turistiche, i tax credit, la Direttiva Bolkestein. Prevista la revisione della convenzione triennale con Enit.

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