Ieri il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli si è recato al Teatro alla Scala di Milano e nel corso dell’incontro con il sovrindentente Alexander Pereira ha annunciato che dalla prossima stagione tutti i ragazzi fino a 25 anni potranno entrare alla Scala pagando un biglietto ridotto a 2 euro. L’iniziativa, rivolta alle nuove generazioni, che spesso considerano la cultura con scetticismo – ha commentato il ministro – è stata proposta anche a tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche italiane, le quali hanno deciso di aderirvi all’unanimità. L’idea di riservare posti in teatro per i ragazzi, in modo da poter permettere loro di assistere agli spettacoli d’opera a un prezzo vantaggiosissimo di 2 euro, è una buona proposta che viene sicuramente accolta positivamente da tutti i sovrintendenti delle Fondazioni Liriche, ha dichiarato Cristiano Chiarot, presidente dell’ANFOLS e sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, che poi ha aggiunto: Tale promozione andrà sicuramente ad arricchire e rafforzare le politiche che i teatri italiani hanno messo in atto negli ultimi anni per incrementare la fruizione degli spettacoli da parte di tutti i pubblici e nello specifico ad avvicinare ancor di più i giovani alla musica sinfonica e all’opera. Siamo certi – conclude Chiarot – che il Ministro conosce bene le peculiarità del comparto e che si impegnerà – quello di oggi ne è un esempio concreto – per risolvere definitivamente le problematiche che da anni affliggono la lirica e la musica sinfonica in Italia. Solo così si avrà il rilancio di un settore fatto di artisti e maestranze che tutto il mondo ci invidia e che è sinonimo della più schietta e genuina italianità, uno dei biglietti da visita culturali di più alto profilo del nostro Paese. Soddisfazione è giunta anche dal sovrintendente della Scala Pereira, sia per l’iniziativa che per la visita del ministro Bonisoli; è la prima volta nella storia della Scala che un ministro è venuto qui, per discutere dei nostri problemi – ha affermato Pereira, che poi ha concluso dicendo: So che non lo fa solo qui, ma gli sono molto grato per il fatto di essere venuto in teatro. A marigine della sua visita alla Scala, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano dell’accesso gratuito ai musei statali la prima domenica del mese, Bonisoli ha precisato che dipende dai direttori: noi abbiamo definito un quadro di riferimento, un modello che possa essere allo stesso tempo comunicabile e a disposizione dei direttori per fare delle scelte che vadano bene per i loro musei. In parole povere – ha chiarito – ci saranno le sei domeniche del mese nel periodo di bassa stagione, da ottobre a marzo, poi ci sarà una settimana intera di gratuità (dal martedì alla domenica compresa) che sarà la stessa per tutta Italia e che sarà probabilmente a marzo 2019 ma dobbiamo ancora decidere, e poi ogni direttore avrà a disposizione otto giornate che potrà mettere come preferisce. Molti direttori mi hanno già anticipato che vorrebbero utilizzarle per le prime domeniche del mese anche in alta stagione e a me va benissimo, vorrà dire che in certe città si ritiene che questa sia la formula più interessante – ha poi proseguito, sottolineando che queste sono agevolazioni “che ogni direttore potrà utilizzare per cucirsi addosso la formula migliore che gli consenta di massimizzare i visitatori, di avere un ritorno economico interessante e soprattutto di avere un prestigio, una reputazione del museo all’altezza di quello che è il patrimonio artistico”. Chi ha già le idee chiare in materia di entrate gratuite o ridotte è il direttore della Pinacoteca di Brera James Bradbourne, pronto a lanciare, accanto all’effettivo descreto ministeriale, la formula Brera 3 2 1: ingresso a 3 euro il terzo giovedì del mese, biglietti ridotti a 2 euro per i giovani dai 18 ai 25 anni e infine, nei week-end, entrata a 1 euro per gli over 65.