La scorsa settimana il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale è tornato indietro sulle dichiarazioni fatte a fine luglio in merito alla volontà di abolire il decreto ministeriale per cui i musei gestiti dal Mibac, insieme ad alcuni musei civici e privati, sono tenuti a garantire l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese, affermando che l’iniziativa domenica al museo continuerà, ma soltanto nei mesi di bassa stagione, e che in aggiunta verrà stabilita una settimana di ingresso gratuito nel mese di marzo per dare il via alla stagione turistica; per gli under 25, sia italiani che stranieri, inoltre, dal 2019 i biglietti costeranno solo 2 euro. In seguito a questa rettifica e alle provocazioni tra Bonisoli e l’ex ministro Dario Franceschini sul tema delle domeniche gratuite ai musei, il direttore della Pinacoteca di Brera, James Bradburne, ha voluto esprimere il proprio parere sulla questione sostenendo che la nostra proposta è fare strategia e non polemiche. Fatto salvo che dobbiamo seguire le indicazioni ministeriali, quando ci sarà un decreto, la nostra idea è preparare una proposta aggiuntiva che chiameremo ‘Brera 3 2 1’ : il terzo giovedì del mese confermiamo l’ingresso a tre euro che già proponiamo; per la fascia 18-25, che il ministro vuole incentivare, ingresso a due euro; infine, nei week-end, biglietto a un euro per gli over 65. Fatte salve alcune giornate gratuite, è importante usare i prezzi in modo strategico”. Bradburne, architetto e museologo naturalizzato inglese, subito dopo la sua nomina a direttore avvenuta a luglio 2015, ha avviato un processo di rinnovamento della Pinacoteca che ha portato alla ridefinizione dei percorsi di visita, ora più coerenti e piacevoli per gli avventori, e all’ammodernamento delle Sale Napoleoniche. La qualità di un museo, secondo Bradburne, non è determinata dal numero di persone che lo visitano, ma dal tempo che queste decidono di trascorrerci dentro.