Civita di Bagnoregio, il borgo medievale che ha ispirato il film di animazione Laputa Castello nel cielo, è una delle mete più ambite dagli asiatici. Commercianti e ristoratori hanno adottato una segnaletica adeguata per ridurre il gap linguistico.
La città incantata del viterbese lascia sempre di stucco i suoi visitatori. È conosciuta nel mondo come la città che muore, perché le pareti di tufo e argilla si assottigliano sempre di più con erosioni che arrivano a 7 centimetri ogni dodici mesi. Nel 2013, a causa delle intemperie e delle ripetute precipitazioni, lerosione calcolata era di 25 centimetri. Ma si sa, a tutto cè rimedio. Grazie allarrivo di alcuni personaggi famosi (come lo psicologo Paolo Crepet), ci sono stati degli investimenti nel borgo per la sua riqualifica e soprattutto per stabilizzare largilla su cui poggia.
Ad oggi, Civita conta 8 residenti, ma un flusso continuo di turisti. Un posto suggestivo che è riuscito a stregare Hayao Miyazaki, regista de La città incantata (2000) film danimazione vincitore dellOrso doro 2002 e dellOscar per miglior film danimazione nel 2003. Il regista giapponese ha rivelato in unintervista che il borgo della provincia di Viterbo è stato fonte di ispirazione per la realizzazione di Laputa Castello nel cielo. Del resto, come non notare la somiglianza tra Laputa e Civita di Bagnoregio. La prima è unisola sospesa nel cielo, una città-castello che viaggia nascosta dalle nuvole. La seconda è una città di origine etrusca fondata 2500 anni fa, arroccata su un acrocoro di tufo ed accessibile solo attraversando un ponte pedonale di 300 metri. È nelle giornate di nebbia che queste due città si assomigliano di più, poiché Civita sembra galleggiare come per incanto.
Sicuramente il film di Miyazaki ha avuto un ruolo fondamentale per laffluenza di turisti asiatici. Da soli rappresentano, come riportato da Repubblica, il «60% del fatturato». La città nel corso del tempo si è dovuto adattare: sulle vetrine dei negozi sono affissi cartelli in lingua cinese e in lingua giapponese. Stessa storia per i menù dei ristoranti. Commercianti e ristoratori hanno dovuto colmare, quindi, un dislivello linguistico per venire incontro alla massa di turisti asiatici.
Nel 2017 Civita ha raggiunto 850 mila visitatori paganti e questanno, durante la giornata di Pasquetta, è stato raggiunto il record giornaliero di 13 mila paganti. Nel corso degli anni, per cercare di sopperire a un turismo che la città non riusciva a sostenere, Civita ha alzato il biglietto dingresso da 1,5 euro a 3 euro per i giorni feriali e 5 euro per quelli festivi.