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Aprono a Firenze gli Stati Generali della Diplomazia culturale

da | 10 Ott 2023 | Arte e Cultura, Istituzioni, Istituzioni, Soft Power italico

Mazzi: “Gli Istituti Italiani di Cultura sono le ali con cui il nostro patrimonio culturale vola”

“Gli Istituti Italiani di Cultura sono le ali con cui il nostro patrimonio culturale vola e percorre distanze infinite a velocità straordinarie”. Queste sono le parole del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, intervenuto lunedì 9 ottobre all’avvio degli Stati Generali della Diplomazia culturale, che hanno preso il via a Palazzo Vecchio di Firenze. Un’occasione di incontro e confronto fra i Direttori e le Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura, sia con enti pubblici sia con organismi privati, sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero, nell’ambito della strategia di diplomazia culturale della Farnesina.

La Conferenza è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. I lavori sono iniziati con la presenza e le parole di importanti figure istituzionali: il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, il Sottosegretario di Stato del Ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti.

Come ha sottolineato il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, gli Istituti Italiani di Cultura assumono un ruolo fondamentale non solo per gli intellettuali e gli artisti ma anche per tutti gli italiani all’estero e per tutti coloro che desiderano avere un rapporto con l’Italia. Gli Istituti sono, infatti, luogo di incontro e dialogo, forza motrice per portare la pace nel mondo: “Solo attraverso un impegno comune possiamo garantire che la cultura italiana continui a proliferare, arricchendo il dialogo costruttivo su scala globale e accrescendo la comprensione tra le Nazioni attraverso l’unico linguaggio universale possibile: quello dell’arte, del talento e della cultura”.

A proposito degli Istituti Italiani di Cultura, Gianmarco Mazzi ha inoltre precisato: “Sono le istituzioni preposte a diffondere la nostra millenaria tradizione, stimolando la cooperazione, promuovendo le opere artistiche e cinematografiche, favorendo lo scambio di idee e divulgando conoscenza. È per questo che rivestono un’importanza strategica”.

Ha poi aggiunto: “Diventa fondamentale una collaborazione puntuale e incisiva tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero della Cultura, al fine di coordinare sforzi e risorse per massimizzare la visibilità dell’Italia nel mondo. Le eccellenze italiane hanno un potenziale di proiezione internazionale ineguagliabile e penso al Teatro alla Scala di Milano, alla Biennale di Venezia, alle Gallerie degli Uffizi, al Maggio Musicale, al Festival dell’Arena di Verona e al San Carlo di Napoli, solo per citarne alcune. Al patrimonio tangibile si aggiunge tutta la creatività italiana. Stiamo lavorando, infatti, per iscrivere nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO la Cucina Italiana e l’Arte dell’Opera che il mondo da sempre ama”.

Anche il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani ha ribadito l’importanza della diplomazia culturale: “La diplomazia culturale è uno strumento strategico al servizio dell’interesse nazionale, su cui dobbiamo puntare per alimentare l’attrattività e la capacità d’influenza dell’Italia nel mondo. L’economia culturale vale 90 miliardi di Euro con una ricaduta occupazionale di circa 1,5 milioni di posti di lavoro. Per questo ho voluto convocare a Firenze gli Stati Generali della Diplomazia Culturale con gli 86 Istituti Italiani di Cultura e i Ministri competenti, con un approccio di sistema Paese. Dobbiamo realizzare, grazie alla diplomazia culturale, un grande processo di internazionalizzazione e di investimento italiano all’estero, basato non solo sulla vendita di beni ma anche sull’esportazione di servizi culturali”.

I lavori proseguiranno a porte chiuse fino a mercoledì 11 ottobre e saranno articolati tra sessioni tematiche sugli obiettivi della diplomazia culturale come strumento di affermazione dell’interesse nazionale e sessioni di carattere operativo che aiutino a incrementare l’efficienza nella gestione degli Istituti Italiani di Cultura, a oggi 86 in tutto il mondo.

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