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Salpa la Amerigo Vespucci, la “nave più bella del mondo” si fermerà in 28 paesi promuovendo il Made in Italy.

da | 3 Lug 2023 | Istituzioni, Promozione e valorizzazione, Soft Power italico, Turismo

Ieri ha preso il largo dal porto di Genova, l’Amerigo Vespucci, nave scuola della Marina Militare. L’imbarcazione percorrerà il giro del mondo per forgiare i nuovi ufficiali promuovendo allo stesso tempo il Made in Italy in 28 paesi diversi. Un’avventura che durerà poco meno di due anni e si concluderà a febbraio 2025, con il rientro alla base de La Spezia. Si tratta del secondo giro del mondo nella storia del veliero, dopo quello compiuto tra il 2002 e il 2003. Le soste previste sono circa 31 in cinque continenti, a salutare la nuova missione, una nutrita rappresentanza del governo, con i ministri Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin, Daniela Santanchè, Andrea Abodi e il viceministro Edoardo Rixi. Presenti anche il governatore ligure, Giovanni Toti, e il sindaco di Genova, Marco Bucci. Nel pomeriggio, la nave Vespucci è stata salutata in mare anche da alcune imbarcazioni impegnate nel Grand Finale della Ocean Race, con il sorvolo delle Frecce Tricolore.

Alla bella età di 92 anni, il veliero affronta l’impresa con legni e ottoni tirati a lucido, armamento velico impreziosito dalle linee vita per la messa in sicurezza al cento per cento dei nocchieri. Una missione formativa ma anche promozionale per l’immagine dell’Italia, quella del Vespucci. Un progetto fortemente voluto dal ministro della Difesa Guido Crosetto e partecipato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dalla gran parte dei ministeri. “La nave più bella del mondo diventa ambasciatrice del nostro Paese, di quello che fa del nome Italia uno dei più evocati tra i popoli, il senso della bellezza, la cultura, la storia che nessun altro può vantare. Noi custodiamo questo patrimonio, che nessun governo merita per quanto consenso abbia. In ogni nazione in cui arriverà questa nave, arriverà l’Italia”.

In ogni tappa dove si fermerà il veliero verrà allestito un “village” dedicato a ciò che ha reso grande l’Italia nel mondo. Moda, arte, cultura, tecnologia ed enogastronomia. “Il cibo è un linguaggio universale che unisce le persone – sottolinea Lollobrigida -. Attraverso la sua diversità e autenticità, possiamo promuovere l’eccellenza e il gusto italiano in tutto il mondo. Farlo anche attraverso la bellezza e la storia dell’Amerigo Vespucci è un’occasione straordinaria che cogliamo con orgoglio”. L’obiettivo è quello di sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Ma il Vespucci non si limiterà ad esportare l’immagine migliore dell’Italia nel mondo. Il compito della nave scuola della Marina, oltre al corso per gli allievi presenti a bordo, sarà anche quello di monitoraggio del mare con particolare attenzione alla salute degli oceani. Avrà anche il compito di sostenere la campagna per la difesa dei mari e nel 2024 in occasione del giorno degli oceani quando attraccherà in Messico ne sarà il simbolo, tanto che anche il sottosegretario agli affari legali dell’Onu ha citato questo viaggio e la sua partenza.

L’idea di questa imbarcazione nacque nella seconda metà degli anni ’20 quando la Marina Militare Italiana, dovendo rinnovare le unità destinate all’addestramento degli allievi dell’Accademia Navale, decise di costruire un vascello che consentisse agli allievi di imparare i segreti del mare e del vento; una nave a vela, quindi, dove le manovre dovessero essere eseguite rigorosamente a mano. Il progetto fu affidato all’ingegnere e tenente colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi, nonché direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia, che si ispirò ai vascelli degli inizi dell’800 ed in particolare ai disegni della nave ammiraglia della Real Marina del Regno delle Due Sicilie, il Monarca. Il varo dell’Amerigo Vespucci avvenne il 22 febbraio del 1931 nel Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. La data non fu scelta casualmente; difatti il 22 febbraio 1512 morì a Siviglia il navigatore che presta il nome al veliero. La consegna alla Regia Marina cade il 26 maggio del 1931 mentre l’entrata in servizio risale invece al 6 giugno dello stesso anno. Solca i mari con poche interruzioni: nel 1940 per la guerra nel 1964, 1973 e 1977 per lavori di restauro. Sembra che l’episodio che ha ribattezzato l’Amerigo Vespucci la “nave più bella del mondo” sarebbe accaduto nel 1962 quando nel bel mezzo del Mar Mediterraneo, la nave scuola incontrò la portaerei statunitense “USS Independence”, nave da combattimento statunitense. Gli americani, avvistando il veliero, avrebbero chiesto – con un segnale luminoso – “Chi siete?”. Risposero gli italiani: “Amerigo Vespucci”. Un attimo e dalla portaerei i marinari USA avrebbero comunicato: “Siete la nave più bella del mondo”, un riconoscimento di cui ancora oggi la Marina Militare va fiera.

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