Nasce il Multi, il primo museo virtuale dedicato al racconto dell’italiano e della sua storia

da | 4 Giu 2023 | Arte e Cultura, Istituzioni, Soft Power italico

Nasce il Multi, il primo museo multimediale e interattivo interamente dedicato allo studio e al racconto della storia della lingua italiana, ideato da un gruppo di ricerca coordinato dall’Università di Pavia e comprendente le Università di Napoli L’Orientale e l’Università degli Studi della Tuscia, il cui sviluppo e progetto digitale è stato curato dallo studio di progettazione multidisciplinare Dotdotdot di Milano.
Realizzato grazie a un progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del FISR 2019 (Fondo integrativo speciale per la ricerca), il Multi è visitabile online liberamente a tutti a partire dal primo giugno 2023.

Un prodotto accessibile e inclusivo

L’obiettivo del Multi è quello di tradurre in modalità multimediale l’esperienza di visita che avviene in un museo fisico mantenendo come elemento di osservazione principale il ruolo che il museo riveste nel raccontare, conservare e tutelare un patrimonio culturale. I suoi percorsi digitali uniscono linguaggi narrativi, immagini, video e audio per conciliare il rigore scientifico della ricostruzione con un’esperienza immersiva e sorprendente.
Il Multi è inclusivo, interattivo e gratuito: tutti i testi sono disponibili anche in formato audio e – grazie alla versione in lingua inglese, che sarà completata nelle prossime settimane, si rivolge anche a un pubblico internazionale.
“Come per ogni nostro progetto, anche nel disegnare il Multi abbiamo dato centralità all’esperienza dell’utente, traducendo in modalità multimediale ciò che avviene in un museo fisico. La curiosità del visitatore viene guidata a partire da alcune domande che lo accompagnano lungo percorsi curatoriali di approfondimento alla scoperta della storia della lingua italiana. Lavorando fianco a fianco con i curatori, abbiamo realizzato un prodotto accessibile e inclusivo, capace di rivolgersi sia a un pubblico specializzato, sia a un pubblico generalista. Multi infatti combina contenuti di rilevante importanza scientifica – come reperti ad altissima risoluzione – a un livello di narrazione immediato, divulgativo e coinvolgente – come video e giochi interattivi” ha affermato Alessandro Masserdotti, co- founder e CTO di Dotdotdot, lo studio a cui sono stati affidati lo sviluppo della piattaforma e la progettazione dell’identità visiva e dell’esperienza utente.
Grazie a un’interfaccia intuitiva e a una struttura facilmente navigabile, il Multi si rivolge, dunque, a un pubblico vasto ed eterogeneo con l’intento di avvicinarlo all’italiano attraverso una selezione di reperti scelti tra i più rappresentativi della sua storia, anche recente. Dagli autografi di Dante e Petrarca, al memoriale scritto di proprio pugno nel Cinquecento da una donna accusata di stregoneria; dalla versione in alta definizione della prima edizione del Vocabolario della Crusca fino a Nel blu, dipinto di blu di Modugno e Migliacci o a una tavola di Zerocalcare.

La struttura del Multi

Strutturato come una inedita piattaforma di conoscenza e di ricerca, il Multi è pensato per conservare, tramandare e valorizzare il patrimonio culturale immateriale costituito dalla lingua italiana e dalle sue molteplici sfaccettature, facendola emergere come “cosa viva”, strumento di espressione e di crescita della società.
“La sfida del Multi è quella di raccontare la lingua italiana e la sua storia in un modo che possa coinvolgere e appassionare un pubblico ampio e variegato. Sei percorsi pieni di sorprese, in cui ogni visita potrà essere diversa dall’altra: ogni volta un’esperienza ravvivata da video, da spezzoni di film e canzoni, da giochi e quiz interattivi. E, a seconda delle competenze, una fruizione a più livelli grazie alle schede di approfondimento, agli articoli sempre rinnovati e a un’aggiornatissima bibliografia scientifica” ha dichiarato Giuseppe Antonelli, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia e coordinatore scientifico del Multi.
La narrazione è organizzata secondo la logica dello scrollytelling: è infatti proprio grazie al meccanismo dello scroll che si incontrano gli oggetti digitali che danno vita al racconto, attraverso testi, immagini, animazioni, video, audio e giochi interattivi, in linea con il principio del mixed media content, il contenuto multimediale misto.
Nello sviluppo progettuale e nella definizione della sua struttura, il Multi ha preso ispirazione dalla struttura sociale per eccellenza: la città. Lingua e città hanno infatti molte somiglianze: la ostruzione linguistica, esattamente come il paesaggio urbano, è un sistema ben definito ma al tempo stesso perennemente incompiuto, pianificato ma al contempo spontaneo. La città rappresenta inoltre il centro del fare sociale ed è il luogo dove la lingua si sviluppa e si trasforma, configurandosi quindi come l’elemento perfetto per simboleggiare il museo “disperso” della lingua.
In particolare, la visita alla “città” rappresentata dal Multi si articola in sei percorsi più un atrio introduttivo, vere e proprie narrazioni tematiche che illustrano snodi e questioni cruciali nella storia linguistica dell’italiano.
Ogni percorso si apre con una domanda tematica che ne introduce l’argomento ( Come è nata la lingua italiana? Chi ha stabilito le regole dell’italiano? Come è circolato l’italiano scritto? Come si è diffuso l’italiano parlato? Come suona l’italiano di chi non sa l’italiano? Quali lingue si parlano in Italia? Come si è diffusa la lingua italiana nel mondo?) ed è scandito in varie tappe.
All’interno di queste tappe si trovano i cosiddetti punti, singole unità di contenuto nelle quali si parla di un reperto. I reperti sono gli “oggetti” del museo, gli elementi che costituiscono la collezione museale di Multi.
A completamento della collezione si trovano gli approfondimenti, costituiti da articoli, video, podcast e giochi interattivi. Il ruolo della narrazione è determinante e fondamentale all’interno del sito e della sua costruzione.
Multi raccoglie contenuti e “oggetti” di varia natura e tipologia. La maggior parte dei contenuti è necessariamente verbale (i testi sono sempre disponibili anche in formato audio), ma si incontrano anche vari altri media, quali immagini e video, sia di repertorio, sia realizzati appositamente. Non mancano inoltre documenti, quali volumi a stampa o manoscritti – anche sfogliabili – gallerie, podcast e animazioni grafiche, oltre ad attività interattive e ludiche.

 

 

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