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La Mostra della Girandola torna a Castel Sant’Angelo con i suoi spettacoli pirotecnici

da | 28 Giu 2024 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Lo spettacolo pirotecnico della Girandola torna a Castel Sant’Angelo, dal prossimo sabato 29 giugno alle 21.30, fino al 29 settembre.

‘La maraviglia del tempo. La Girandola e l’arte pirotecnica’ è il titolo dell’esposizione che ha il merito di aver aperto i depositi del museo romano e di aver scoperto, grazie allo studio dello storico dell’arte Claudio Strinati, nuove attribuzioni di opere rimaste ignote fino a oggi. Quella della Girandola è l’evento pirotecnico storico e artistico più spettacolare di Roma, che si svolgeva già nel XV secolo anche per celebrare il giorno dedicato ai patroni della città, i santi Pietro e Paolo, il 29 giugno. Secondo la tradizione, lo spettacolo sarebbe stato ideato da Michelangelo Buonarroti  e nacque nel 1481 sotto il pontificato di Sisto IV, che affidò la progettazione delle macchine per i fuochi, vere opere di ingegneria, ai più importanti artisti dell’epoca. Rinnovate dalla fantasia di Michelangelo, vennero poi arricchite dal Bernini di nuovi giochi di luci, colori e suoni.  L’esposizione a Castel Sant’Angelo mira a ricostruire la tradizione della Girandola attraverso dipinti, stampe, manoscritti e macchine per fuochi e una serie di opere, finora conservate nei depositi e restaurati per l’occasione. È il VI secolo e da allora la Mole diventa Castel Sant’Angelo, dando vita alla tradizione della Girandola, celebrata oggi da questa mostra che ne racconta la storia, attraverso dipinti, stampe, oggetti, volumi e materiale documentario.  Interrotta a metà del secolo scorso, a partire dal 2006 la Girandola è tornata a regalare le sue emozioni vorticose, rievocata prima sul Colle Vaticano, per celebrare i 500 anni di fondazione della Guardia svizzera pontificia, poi, dal 2008, di nuovo a Castel Sant’Angelo, per essere trasferita nel 2016 sulla terrazza del Pincio fino al 2021. Da allora, lo spettacolo pirotecnico ha trovato la sua casa definitiva lì dove è nato, e il prossimo sabato 29 giugno alle 21.30 tornerà a illuminare i cieli sopra Ponte Sant’Angelo. Ideata da Eva M. Antulov, con la consulenza storico scientifica dell’architetto Giuseppe Passeri, la mostra è realizzata dall’Istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo e si avvale del contributo del comitato scientifico presieduto da Strinati, che oggi ha accolto con favore l’idea del presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone. All’interno delle varie sale del Castello, queste sono alcune opere presenti nell’esposizione: una copia da Alessandro Salimbeni, detto Ventura (Siena, 1569 – 1613) dell’ “Apparizione miracolosa dell’Angelo a Gregorio Magno”; una stampa dell’ “Apparizione di San Michele Arcangelo sulla Mole Adriana”; di Baldassare Croce (Bologna, 1558 – Roma, 1628) una rappresentazione fotografica della “Processione di San Gregorio Magno”; di Willem van Nieulandt II, detto Guglielmo Terranova (Anversa, 1584 – Amsterdam, 1635) una “Veduta frontale di Castel Sant’Angelo con la Girandola”; di  Pieter Coecke Van Aelst (attr.) – (Aalst, 1502 – Bruxelles, 1550) “Girandola a Castel S. Angelo”; di Giovanni Antonio Brambilla (Incisore milanese attivo tra il 1579 e il 1599) l’incisione a bulino “La Girandola al Castello”; di Giacomo Lauro (Incisore fiammingo attivo tra il 1583 e il 1645) “Festa della Girandola a Castel Sant’Angelo”.

Queste le parole del presidente Mollicone: “Questa esposizione è il completamento di un percorso storico iniziato nel 2006 e istituzionalizzato nel 2008, quando ero presidente della commissione Cultura di Roma Capitale. Oggi, questa tradizione è arrivata a essere riconosciuta come evento istituzionale dello Stato italiano. Il prossimo passo- ha concluso Mollicone- sarà la proposta di candidatura della Girandola come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. “E’ assolutamente vero che la Girandola è un bene immateriale della cultura e questa mostra è il primo passo per arrivare alla proclamazione”, ha detto, appoggiato anche dal direttore generale Musei del ministero della Cultura, Massimo Osanna, per il quale “questa mostra è una bella occasione che può corroborare la proposta di far entrare la Girandola di Castel Sant’Angelo nel patrimonio immateriale dell’Unesco, perché dall’esposizione viene fuori lo spessore storico e artistico di una delle manifestazioni più iconiche di Roma e questo contribuirà felicemente ad avviare l’iter per il riconoscimento. “La Girandola fa parte della cultura alta e popolare della città: alta perché ci riporta alla grande tradizione artistica rinascimentale e barocca; popolare perché anche oggi è una grande festa comunitaria”. Queste invece le parole di Claudio Strinati, presente all’inaugurazione: “E’ vero che la Girandola è un bene immateriale della cultura e questa mostra è il primo passo per arrivare alla sua proclamazione”. Massimo Osanna, direttore generale Musei, aggiunge: “Con questa mostra Castel Sant’Angelo rende omaggio a uno spettacolo straordinario, che da secoli è parte integrante della storia della città e del monumento stesso”.

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