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Museo Egizio, tutti si schierano per Evelina Christillin

da | 20 Giu 2024 | Archeologia, Arte e Cultura, Istituzioni, Persone e Carriere

In occasione del bicentenario, in programma trasformazioni e incontri

Scadenza dei mandati al Museo Egizio di Torino. I soci della Fondazione del Museo delle Antichità Egizie hanno chiesto una proroga del mandato di Evelina Christillin, presidente della Fondazione, attraverso una lettera inviata al Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In occasione del bicentenario, tante le trasformazioni che vedono un pubblico sempre più coinvolto e attivo.

La danza delle nomine

La scadenza dei mandati al Museo Egizio di Torino tiene banco a causa di un disallineamento tra le date di scadenza degli incarichi. Il mandato di Evelina Christillin, presidente della Fondazione del Museo delle Antichità Egizie, scadrà alla fine del mese di novembre 2024, mentre quello del Consiglio di Amministrazione scadrà a settembre 2025. Inoltre, il mandato del direttore Christian Greco avrà termine a giugno 2025.

Lettera a Sangiuliano

Come riporta l’Ansa, i soci della Fondazione, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione Crt sono quindi scesi in campo per cercare di colmare questo disallineamento tra le date.  Infatti, hanno chiesto una proroga del mandato di Evelina Christillin attraverso una lettera inviata al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. La richiesta nello specifico è stata quella di confermare la Christillin fino a settembre 2025, in linea con le scadenze del CdA.

Cambio del timone?

La scelta di inviare la lettera al Ministro Sangiuliano è motivata dal fatto che la nomina del presidente della Fondazione spetta proprio al ministro della Cultura. Nonostante sia ammesso il quarto mandato, il ministro sarebbe favorevole a un cambio al timone dell’Ente.

La marcia in più

Evelina Christillin è in carica dal 2012 ed è già al terzo mandato. Grazie a lei sono nati molti degli accordi con gli sponsor per una ingente parte della somma necessaria per i lavori al Museo, pari a curca 23 milioni di euro. L’Ansa riporta una dichiarazione di Evelina Christillin in merito: “Nessuno di noi è attaccato alla poltrona, ma in questi lavori ci abbiamo messo il cuore e l’anima e anche tanti soldi nostri, tutti i risparmi degli anni scorsi. Vorremmo, al di là di tutte le decisioni politiche che non ci riguardano, essere in condizioni di finire questo progetto speciale”.

Lettera di 350 egittologi

Sempre l’Ansa e altre testate, riportano anche la notizia della lettera di ben 350 egittologi  a sostegno della permanenza di Evelina Christillin alla presidenza del Museo, in una lettera anticipata alla Stampa. Tra le firme ci sono quelle di Maurizio Harari, Gianluca Cuniberti, Stefano De Martino e autorità internazionali come John Baines, Salima Ikram, Tine Bagh e Dietrich Raue. Il messaggio è chiaro: “Chiediamo che la presidente venga confermata almeno fino alla fine dei lavori per il Bicentenario e che venga permesso al museo di continuare a lavorare al servizio dell’intera società, come ha fatto negli ultimi dieci anni”. Ancora: “Chiediamo con forza che il Museo possa continuare a rappresentare un punto di riferimento nazionale e internazionale per egittologi, archeologi, ricercatori, scienziati, professori universitari e studenti. L’eccellente lavoro svolto dalla presidente Evelina Christillin, che coordina una squadra affiatata ed efficiente, ha reso il Museo Egizio un esempio per altre istituzioni, facendo in modo che divenisse un ponte e un canale di comunicazione importante tra l’Italia e quindi l’Europa, e l’Egitto”.

Zahi Hawass presidente?

Secondo alcune indiscrezioni riportate da alcune testate giornalistiche, la presidenza del Museo Egizio di Torino sarebbe stata proposta  all’egittologo Zahi Hawass. Interpellato dall’Ansa, il noto egittologo ha però dichiarato: “Nessuno mi ha chiesto niente, non ho ricevuto alcuna proposta. Aspetterò di vedere se riceverò un invito in questo senso”.

L’anno delle trasformazioni

Il Museo Egizio è chiuso al pubblico dal 17 giugno fino al 12 luglio per i lavori di ristrutturazione per il Bicentenario. In occasione dei suoi 200 anni, che il Museo Egizio festeggia nel 2024, saranno tante le trasformazioni sia a livello dei riallestimenti sia dal punto di vista architettonico.

Alcuni cambiamenti

Fra i vari cambiamenti, il progetto prevede una rifunzionalizzazione del palazzo barocco (progettata dallo studio di architettura OMA) con l’obiettivo principale di dare una nuova vita al cortile trasformato in piazza coperta: sarà accessibile liberamente, profondamente connessa con l’esterno, per farne uno spazio accogliente da cui partire per percorsi di visita vari. Il nuovo Museo Egizio sarà infatti visitabile in modi diversi, in base al tempo, agli interessi e ai desideri di ciascuno, in un modo altamente personalizzato.

Il Museo del futuro

Saranno tante anche le conferenze e i progetti speciali, come quello  finanziato con un PNRR per rendere accessibili le informazioni offerte nelle sale. Fanno sapere dal Museo in una nota stampa: “L’anno del bicentenario ci offre l’occasione unica per riflettere sulle tappe e sulle circostanze che hanno portato a Torino una delle più importanti collezioni egizie al mondo fuori dall’Egitto, per mettere a terra collaborazioni e pluriennali ricerche multidisciplinari, per costruire il museo del futuro. Visitare il Museo Egizio nel 2024 significa vedere da vicino il ‘making of’ del nuovo Egizio, con i lavori straordinari, e di fruire di spazi espositivi rinnovati e nuovi strumenti per goderne”.

Alcuni appuntamenti

Tanti sono gli appuntamenti dell’anno: solo per citare qualche esempio, l’inaugurazione della Galleria dei tessuti, quella del Giardino egizio; e poi il Tempio di Ellesiya, Galleria dei re, ‘Archeologia invisibile 2.0’.  “Accessibilità e interpretazione saranno la ragione di riallestimento di una delle sale più importanti del museo, la numero 6, dedicata ai reperti di Deir el-Medina”.

Un Museo internazionale

Ampio spazio anche agli eventi, in un’ottica di internalizzazione. Ricercatori internazionali, curatori del museo e direttori delle più prestigiose istituzioni museali mondiali saranno i protagonisti di occasioni, sempre gratuite e disponibili in streaming, per scoprire le ricerche in corso sulla collezione direttamente dal racconto di chi le sta conducendo. “Un modo per approfondire le scoperte, gli ultimi scavi, i più importanti studi archeologici internazionali, nonché per riflettere sul presente e sul futuro dei musei con direttrici e direttori da tutto il mondo”. Il pubblico sarà dunque coinvolto da eventi importanti, che raccontano il museo e che moltiplicheranno le occasioni di incontro. Inoltre, il 20 novembre si terrà l’inaugurazione con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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