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Ludovico e Annibale Carracci: la mostra-dossier alle Collezioni Comunali D’Arte di Bologna

da | 21 Mag 2024 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Apre nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio a Bologna la mostra-dossier Ludovico e Annibale Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti, curata da Angelo Mazza.
L’esposizione, inaugurata sabato 18 maggio, in occasione della Notte Europea dei Musei e della Giornata Internazionale dei Musei, sarà visitabile fino al 22  settembre 2024.

Il nucleo del progetto espositivo

Nucleo centrale del progetto espositivo sono le opere: Morte di Didone di Annibale Carracci (Bologna, 1560 – Roma, 1609) e Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli di Ludovico Carracci (Bologna, 1555 – 1619), realizzate intorno al 1592 per due camini di Palazzo Lucchini, in Piazza Calderini a Bologna, poi passato alle famiglie Angelelli, Zambeccari e infine Francia Comi.
Staccati dal muro e riportati su tela per motivi conservativi, i due affreschi sono stati posti in vendita presso una casa d’aste di Firenze nel settembre 2022 e aggiudicati dall’imprenditore Michelangelo Poletti, la cui collezione specializzata nella pittura bolognese ed emiliana tra Cinquecento e Settecento arreda il castello di San Martino in Soverzano, nel comune di Minerbio.

Morte di Didone

Nota agli studi carracceschi anche se mai ammirata dal vero, la pittura Morte di Didone illustra il suicidio della regina e fondatrice di Cartagine descritto nel noto passo dell’Eneide di Virgilio (libro IV, 662-705). Abbandonata da Enea che si allontana da Cartagine con le imbarcazioni dei troiani alla volta del Lazio, Didone si toglie la vita ferendosi al petto con la spada, mentre Iris, inviata da Giunone, le taglia una ciocca di capelli favorendo il suo trapasso.
L’opera è citata per la prima volta nella Felsina pittrice. Vite de’ Pittori bolognesi (1678) e ne Le pitture di Bologna (1686) da Carlo Cesare Malvasia, che ricorda “in casa Luchini, ora Angelelli, in un camino, la bella Didone di Annibale”. In seguito, la menzione del dipinto ricorrerà in tutte le guide sulla città di Bologna scritte tra Settecento e Ottocento.

Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli

Realizzato nelle medesime circostanze del camino di Annibale, l’affresco di Ludovico, con il soggetto estremamente raro in pittura Alessandro Magno e Taide incendiano Persepoli, ne ha condiviso le vicende e la storia critica. Ad esso si riferiscono due disegni preparatori. Il primo, variato nella composizione, è conservato alla National Gallery di Washington (B 28 209) l’altro, che si avvicina maggiormente alla scena dipinta, è invece custodito all’Albertina di Vienna (inv. 2088).
I due affreschi sono stati dichiarati opere di eccezionale valore storico e artistico dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, Ufficio centrale per i Beni Archeologici, Architettonici, Artistici e Storici con decreto del 9/9/1996.

Esposizione al pubblico e opere correlate

Conservati gelosamente dalla precedente proprietà, il dipinto di Annibale Carracci non è mai stato esposto in pubblico, mentre quello di Ludovico Carracci ha fatto apparizione un’unica volta, nel 1993, nella mostra monografica sull’artista curata da Andrea Emiliani e allestita tra il Museo Civico Archeologico e la Pinacoteca nazionale di Bologna.
Grazie alla generosità dell’attuale proprietario è ora possibile presentare al pubblico queste straordinarie testimonianze della civiltà artistica bolognese, dopo il lungo intervento conservativo eseguito tra il 2023 e il 2024 da Giovanni Giannelli del Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale che le ha restituite a condizioni ottimali di leggibilità.
Accanto agli affreschi sono esposte due incisioni ad acquaforte di Carlo Antonio Pisarri (Bologna, 1706 – 1790) tratte da essi, concesse in prestito dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Le stampe che riproponevano queste opere circolarono numerose nel XVII secolo e contribuirono alla fama di questi dipinti.
In mostra anche altre opere dei Carracci e della loro bottega, inclusi affreschi staccati da cicli decorativi di palazzi bolognesi, come quelli provenienti da Palazzo Paleotti. Tra queste opere spicca un ciclo di Storie di Diana e Apollo attribuito a Ludovico Carracci e alla sua scuola.

Approfondimenti e visite guidate

La mostra fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
L’esposizione è accompagnata da una pubblicazione curata da Angelo Mazza con la collaborazione di Silvia Battistini. Il catalogo rievoca la storia degli affreschi e offre un approfondimento iconografico e conservativo, con contributi di studiosi come Giovanni Brizzi, Paola Bressan e Giovanni Giannelli. La pubblicazione è edita da Bologna University Press.
Durante il periodo di apertura i Musei Civici d’Arte Antica propongono un ciclo di visite guidate e laboratori gratuiti per famiglie. È possibile scaricare il dépliant della mostra con il programma completo delle attività sul sito www.museibologna.it
Il costo del biglietto è di € 6,00 intero / € 4,00 ridotto. Per i possessori di Card Cultura  l’ingresso è gratuito.

 

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