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Dialogo interreligioso in musica alla Basilica San Paolo fuori le Mura

da | 19 Ott 2023 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Un dialogo interreligioso fra Occidente e Oriente, fra Italia e Giappone, si terrà venerdì 20 ottobre nella splendida cornice della Basilica di San Paolo fuori le Mura, luogo deputato del dialogo interconfessionale, meta di pellegrinaggio e riferimento ineludibile della dottrina della fraternità umana. Nella tomba dell’Apostolo delle genti usi, costumi, lingue, tradizioni e religioni trovano momenti di incontro, motivi di dialogo e confronto. E anche in campo musicale.
La Fondazione Pro Musica e Arte Sacra presenta un concerto frutto di un singolare accoppiamento. Il suono del koto, un tradizionale strumento giapponese, suonato dalla musicista Rie Asai e da un ensemble giapponese dialoga con la Messa del Santissimo Natale di Alessandro Scarlatti, un capolavoro del secolo dei lumi, eseguito dal Coro e dall’orchestra della Cappella Ludovicea, sotto la direzione di Alessandro Mura.
Il koto è uno strumento a corde appartenente alla famiglia delle cetre, derivato dal più antico strumento cinese chiamato Guzheng. Uno strumento prezioso, dalle molte simbologie. “Il suono del Koto – dice Rie Asai – è simbolo di armonia, cooperazione, non conflitto. Pace, non guerra. Amore, non indifferenza”. In origine era utilizzato solo per la corte imperiale e soltanto dal XVII secolo fu accessibile alla popolazione giapponese r vennero composti ed eseguiti brani che sarebbero diventati dei classici della tradizione del Sol Levante.
E’ dunque, una novità, un’occasione imperdibile poter assistere a un concerto tipicamente giapponese affidato alla perizia di una delle sue più famose interpreti Rie Asai, musicista, compositrice, attrice che si è avvicinata allo strumento fin da piccola, grazie agli insegnamenti della madre. L’artista, che ha girato tutto il Sud Est asiatico, è a Roma per la prima volta, accompagnata da un gruppo di artisti giapponesi impegnati sia con strumenti della loro tradizione che occidentali. Ci sarà il “narimono”, tradizionale strumento a percussione, ma anche pianoforte, violino, clarinetto.
Il programma recupera l’antico patrimonio giapponese legato a cerimonie religiose e di corte, rivisitato in chiave moderna dalla stessa artista. Una musica che” va oltre i confini della religione e combina preghiere cattoliche e buddhismo giapponese” dice Rie Asai. Occidente e Oriente, antico e moderno s’incontrano.
Ad aprire un concerto di questa natura, nel segno del dialogo fra culture e religioni diverse, sarà il Coro e l’Orchestra della Cappella Ludovicea diretti da Ildebrando Mura che eseguiranno la “Messa per il Santissimo Natale”, uno dei capolavori del Settecento, che Scarlatti compose nel dicembre del 1707, appena nominato maestro di cappella di Santa Maria Maggiore. E’ per coro a nove voci, due violini e basso continuo, l’organico che aveva a disposizione. Un capolavoro che dopo l’esecuzione venne dimenticato e finì in archivio. Dovranno passare tre secoli perché venga recuperato e riportato all’attenzione dei cultori del repertorio barocco.

Info: 20 ottobre ore 21 – Ingresso libero previa prenotazione dal sito della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra Abside della Basilica di San Paolo fuori le Mura

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