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Nasce ArcheoVerso, il metaverso della cultura

da | 27 Mar 2023 | Arte e Cultura

La collaborazione tra il Centro di Ricerca DigiLab dell’Università Sapienza di Roma e Coopculture ha portato alla nascita di ArcheoVerso, un progetto innovativo che permetterà di esplorare e visitare i complessi archeologici con la realtà virtuale. In questa direzione si prevede la realizzazione di una piattaforma scalabile, finalizzata alla creazione e all’articolazione degli ambienti virtuali.

Il progetto

Inoltre verranno sviluppati dei servizi per la valorizzazione del luogo della cultura e la costruzione dell’attività all’interno dell’ambiente virtuale per il coinvolgimento del pubblico. Ma anche lo sviluppo di pacchetti di didattica sulle tematiche relative a tecnologia, “cultural heritage” e innovazione sociale. Oltre che per le visite virtuali, altre migliorie possono giungere dall’utilizzo del metaverso per studi scientifici. La realtà avanzata, infatti, impone una serie di processi obbligati, che accelerano l’avanzamento o la trasformazione di alcune dinamiche presenti soprattutto in campo umanistico. Il confronto con un contesto, in termini di pubblico, nonché delle diverse modalità di fruizione è estremamente variegato, variabile e in evoluzione. Questo costringe a un continuo aggiornamento delle soluzioni tecnologiche e delle metodologie che garantiscano una corretta interazione con il portato cognitivo ed emozionale dell’utente.

Nuove esperienze virtuali

Come dichiarato da Paola Buzi, Direttrice presso il DigiLab, verranno dunque integrate esperienze virtuali e reali applicate a un selezionato numero di luoghi della cultura. Per ogni sito o museo individuato sarà creato un ambiente virtuale fruibile sia in remoto che in presenza, a supporto e non in sostituzione del normale processo di visita. Le Case Romane del Celio, l’antico complesso residenziale romano alle spalle del Colosseo, sono state il primo luogo culturale selezionato per la sperimentazione. “Costituiscono il caso sperimentale di un progetto di più ampia portata teso a sviluppare una serie di sinergie operative su un nuovo approccio tecnologico. Letti nella loro chiave territoriale, sondando nuove possibilità di interazione sinora impensabili con i sistemi digitali tradizionali” racconta Saverio Giulio Malatesta, project manager di ArcheoVerso. Scelta non casuale bensì dettata dalla volontà di studiare una fruizione più diffusa del patrimonio culturale della città e favorire così il decongestionamento dell’area intorno al monumento più visitato d’Italia. Una scelta quindi anche sostenibile.

Creare spazi socializzanti

La tecnologia consente nuovi modi di esplorare i luoghi della cultura ad oggi, però, la gran parte degli spazi non offre esperienze immersive. L’approccio, peraltro, è sempre esclusivamente personale, poco partecipato. L’intento con il metaverso, è creare luoghi dove l’individuo non sia solo ma possa interagire con altri, dunque spazi più socializzanti. La fruizione dell’ambiente culturale diventa quindi uno strumento relazionale ma anche di condivisione della conoscenze, per fare della cultura argomento di dibattito.

“La fruizione culturale come un’esperienza di relazione”

“La convenzione stipulata con Coop Culture per ArcheoVerso rappresenta una felice novità nel rapporto tra Centri di ricerca e imprese. – Commenta Paola Buzi,- Il fine è portare più soggetti a visitare un luogo digitale, gemello di quello reale, come se si trovassero insieme al suo interno, anche se in realtà sono fisicamente lontani, per fare della fruizione culturale un’esperienza di relazione. Non si tratterà di esperienze sostitutive della visita ma di attività preparatorie alla visita stessa. Nel corso di due anni, il progetto provvederà alla definizione delle tecnologie più idonee per rendere interessante l’esperienza dell’utente nel metaverso digitale, anche con la realizzazione di una piattaforma scalabile per la creazione e l’articolazione degli ambienti virtuali e di attività per viverli al meglio”. Tutto questo si inserisce in un contesto in cui sempre più gruppi di ricerca a livello internazionale hanno sondato le possibilità del digitale nel campo culturale, al crescere della consuetudine degli utenti con le esperienze immersive tecnologiche. Alcune stime prevedono che nel 2026 questo mercato in via di sviluppo sarà in grado di raggiungere oltre 750 miliardi di dollari.

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