Colosseo. Il rilievo 3D e l’HBIM presentati al Salone del Restauro

da | 8 Mag 2025 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Il Parco archeologico del Colosseo diretto da Alfonsina Russo ha completato per la prima volta il più importante progetto di digitalizzazione del Colosseo attraverso tecniche integrate di rilievo 3D e modellazione HBIM (Hertitage Building Information Modelling), creando il primo database geometrico-morfologico completo del monumento.
Il lavoro ha visto impegnati per due anni lo staff del Colosseo (Responsabile unico del Progetto Dott.ssa Federica Rinaldi e Direttore dell’esecuzione Architetto Barbara Nazzaro) e le imprese che hanno vinto l’appalto di servizi, ciascuna con le proprie specifiche competenze nel settore (Consorzio CFR di Ferrara – mandataria-, GEOGRA’ Srl di Sermide, ETS Srl e JANUS Srl di Roma).
Gli esiti di questo progetto di straordinaria importanza per la tutela del monumento come per le attività di studio e ricerca e ormai imprescindibile per gli interventi di manutenzione, restauro e valorizzazione, oltre che per ogni analisi strutturale e di vulnerabilità sismica, saranno presentati in due diversi momenti e incontri pubblici: il 7 e 8 maggio nella Curia Iulia del Foro Romano in occasione del convegno organizzato dal Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, dalla Direzione generale dei Musei, dal Parco archeologico del Colosseo e dai Musei Nazionali di Perugia – Direzione regionale Musei nazionali Umbria, dedicato al tema della conservazione preventiva e programmata nei luoghi della cultura statali e non; successivamente, il 14 maggio nell’ambito dell’annuale Salone del Restauro di Ferrara, dove sarà allestito uno stand promozionale “vestito” con le immagini del modello tridimensionale del Colosseo e dove sarà organizzato un panel interamente dedicato alla presentazione di dettaglio delle caratteristiche e delle potenzialità offerte dal rilievo.
Il panel illustrerà le fasi di lavorazione del modello 3D, partendo dal rilievo integrato (topografico, laser scanner e fotogrammetrico) fino alle elaborazioni digitali bidimensionali con documentazione architettonica e tematizzata. Il modello sarà segmentato per materiali, tecniche costruttive e degrado, utile per il restauro. Saranno inoltre analizzati aspetti strutturali, dissesto e archeologici, con documentazione dei rapporti murari, stratigrafia e elementi erratici. Infine, i modelli HBIM documenteranno e gestiranno il monumento, implementando informazioni su impianti e servizi. Grazie a questa attività, il modello identifica la geometria e la morfologia di ogni elemento del Colosseo, mappando materiali, tecniche costruttive, stratigrafia, fessurazioni e degrado.

Un approccio che non solo migliora l’efficienza degli archivi e della gestione, ma apre nuove prospettive per la ricerca scientifica, la conservazione preventiva e la fruizione culturale, trasformando il Colosseo in un laboratorio all’avanguardia per la gestione digitale del patrimonio archeologico.

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