Alessandro Giuli trasloca l’ufficio dove visse D’Annunzio e al Vittoriale dialoga con l’ologramma

da | 5 Mag 2025 | Arte e Cultura, Istituzioni, Mostre ed Eventi, Persone e Carriere, Promozione e valorizzazione

Al Vittoriale degli Italiani, l’ologramma del poeta

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, dialoga con Gabriele D’Annunzio grazie a un ologramma. È accaduto lo scorso 3 maggio al Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera, in provincia di Brescia. Inoltre, il ministro trasloca dal ministero di via del Collegio romano per ricavarsi un ufficio a palazzo Altemps, sede del museo nazionale romano, proprio dove visse D’Annunzio dopo aver sposato la proprietaria del palazzo.

La manifestazione al Vittoriale

Lo scorso sabato 3 maggio 2025 al Vittoriale degli Italiani è andata in scena la manifestazione ‘La cultura è più luminosa delle armi lunghe’, alla presenza del presidente della Fondazione ‘Il Vittoriale degli Italiani’, Giordano Bruno Guerri. Nel maggio 1975 la Prioria, casa di d’Annunzio al Vittoriale degli Italiani, aprì per la prima volta al pubblico alla presenza di Giovanni Spadolini, che aveva da poco creato il Ministero del Beni culturali. Il 3 maggio 2025 il Vittoriale degli Italiani e il suo presidente Giordano Bruno Guerri hanno festeggiato questo anniversario, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Inaugurata la Casa Cama

Inoltre, è stata inaugurata Casa Cama, ultimo edificio finora non utilizzato a fini museali, con una sala didattica e per piccole mostre; con un sistema di visori 3D per la Prioria e gli spazi della Clausura, non aperti al pubblico; presente anche l’Avatar Digitale di Gabriele D’Annunzio, un ologramma a grandezza naturale che risponde alle domande dei visitatori.

L’ologramma

L’ologramma rientra nel progetto AVaDa, Avatar Digitale D’Annunzio, unisce l’Intelligenza Artificiale e il ricco patrimonio culturale lasciato dal poeta. Un progetto che sicuramente pone in dialogo la cultura con la tecnologia, rendendola funzionale alla diffusione della tradizione culturale italiana. Il modello di Gabriele D’Annunzio è in scala 1:1, con una voce originale e la capacità di interagire con i visitatori. L’Avatar modula i toni in base al contesto e alle domande. L’estrema precisione è dovuta a una meticolosa ricostruzione linguistica e psicologica basata su documenti originali – come lettere, diari, interviste, poesie – e su 25 opere letterarie del poeta. Per arrivare a un ologramma con una personalità delineata è stato necessario integrare alla tecnologia, la letteratura, la storia e la psicologia, utilizzando il modello dei Big Five e altri modelli di psicologia della personalità. Così il visitatore può vedere un D’Annunzio che si entusiasma o che ironizza, riscoprendo lo stile inconfondibile del poeta.

Giuli parla con D’Annunzio grazie all’Intelligenza Artificiale

Durante la sua vista, Giuli ha sperimentato direttamente l’ologramma chiedendo al Vate di poter ascoltare il canto augurale per la Nazione Eletta. La risposta? Un’appassionata declamazione da parte del poeta. Come ha sottolineato Adnkronos, il ministro Giuli ha sottolineato l’importanza di Gabriele D’Annunzio e ha definito Guerri come “il miglior presidente del Vittoriale degli Italiani, la migliore personificazione di questa comunità, di questo splendido luogo che è un’anima che pulsa, che vive e nella quale tutti indistintamente siamo chiamati, siamo vocati a riconoscerci”. Inoltre, Giuli ha inoltre definito il Vittoriale come “un luogo di bellezza e creatività” e “avanguardista”.

Il ministro trasloca a palazzo Altemps

Non solo la visita al Vittoriale. Come cita un articolo di Repubblica del primo maggio, il ministro trasloca dal ministero di via del Collegio romano per ricavarsi un ufficio a palazzo Altemps, sede del museo nazionale romano, proprio dove visse D’Annunzio dopo aver sposato la proprietaria del palazzo. Situato a pochi passi da Piazza Navona, in prossimità della riva sinistra del Tevere, in Campo Marzio, il primo nucleo del palazzo fu edificato nel XV secolo per volontà di Girolamo Riario, signore di Imola, ambizioso nipote di papa Sisto IV. Passato in altra proprietà, nel 1568 l’edificio fu acquistato dal cardinale Marco Sittico Altemps, di origine austriaca, nipote di papa Pio IV. Il cardinale vi stabilì la propria residenza che, ampliata e impreziosita di decorazioni pittoriche, ospitò la collezione di antichità e la preziosa raccolta libraria.

Alla metà dell’Ottocento, la proprietà passò in eredità a Giulio Hardouin, padre della duchessina Maria, che nel 1883 sposò nella chiesa di S. Aniceto a Palazzo Altemps Gabriele D’Annunzio. Alla fine del secolo il fabbricato fu venduto alla Santa Sede che lo destinò al Pontificio Collegio Spagnolo. Nel 1982 il primo atto dell’acquisizione di Palazzo Altemps da parte dello Stato italiano. Nel dicembre 1997, aprì il museo al pubblico. Si passa dalle statue e ai rilievi delle collezioni Altemps, Boncompagni Ludovisi, Mattei, Del Drago, alle sculture Jandolo, Veneziani, Brancaccio, alla raccolta egizia; dai celebri affreschi Pallavicini Rospigliosi alle opere provenienti da rinvenimenti eccezionali e recuperate dal mercato antiquario. Inoltre, è presente la raccolta archeologica di Evan Gorga, eccentrico collezionista d’inizio Novecento.

Il Vittoriale in pillole

Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all’aperto, giardini e corsi d’acqua eretto dal 1921, a Gardone Riviera sulle rive del lago di Garda da Gabriele D’Annunzio con l’aiuto dell’architetto Gian Carlo Maroni, a memoria della vita del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale. Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone.

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